Oltre 90 persone al sit-in per villa Buonaccorsi a Potenza Picena, Ricci rilancia il turismo culturale nelle Marche

Oltre 90 persone al sit-in per villa Buonaccorsi a Potenza Picena, Ricci rilancia il turismo culturale nelle Marche

Oltre novanta persone si sono radunate davanti a villa Buonaccorsi a Potenza Picena per chiedere lo sblocco del passaggio di proprietà e rilanciare turismo e cultura nelle Marche, secondo il Pd.
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Un sit-in a Potenza Picena ha visto oltre novanta persone, promossi dal Pd, chiedere lo sblocco del passaggio di proprietà e il recupero di villa Buonaccorsi, puntando su turismo e cultura come leve di crescita per le Marche. - Gaeta.it

Un sit-in ha radunato oltre novanta persone davanti a villa Buonaccorsi, a Potenza Picena, lunedì scorso. L’evento è stato promosso dal Pd locale per denunciare il blocco nel passaggio di proprietà della villa dallo Stato agli enti territoriali. Presenti anche volti noti, come il candidato Pd alle regionali Matteo Ricci, che ha approfittato dell’appuntamento per parlare di un rilancio complessivo del turismo nelle Marche. Si è discusso degli investimenti fermi e di idee progettuali mai concretizzate, mentre i dem indicano nel turismo e nella cultura un possibile volano di crescita regionale.

La mobilitazione davanti a villa Buonaccorsi a Potenza Picena

Lunedì, più di novanta cittadini sono arrivati davanti a villa Buonaccorsi a Potenza Picena per partecipare a un sit-in organizzato dal Pd. Il numero dei partecipanti testimonia un’attenzione diffusa sulla questione di questo edificio storico, bloccato nella gestione e nel recupero da diversi anni. Tra loro c’era Matteo Ricci, candidato del Pd alle prossime elezioni regionali nelle Marche, in visita veloce prima di un incontro serale al teatro Annibal Caro di Civitanova. L’iniziativa è stata pensata per chiedere risposte chiare e soluzioni sul trasferimento della villa dagli uffici statali agli enti locali, un passaggio previsto ma ancora arenato.

L’intervento di Mario Morgoni

Mario Morgoni, ex deputato e figura di spicco del Pd, ha aperto il sit-in rimarcando come dal 2022, anno in cui è partito il tentativo di attuare il federalismo demaniale, non si sia fatto nulla di concreto da parte della Regione. La necessità di affidare la gestione di villa Buonaccorsi dai livelli nazionali a quelli locali è considerata strategica per accelerare i lavori di ristrutturazione e rendere fruibile il sito. La mancanza di progressi ha alimentato delusione e preoccupazione tra chi segue da vicino la vicenda.

Le critiche del pd sulla gestione degli interventi e dei fondi

Il ruolo del Pd emerge in modo netto con l’intervento del consigliere regionale Romano Carancini, che ha richiamato l’attenzione sull’iter burocratico partito nel 2021. In un’interrogazione presentata nei giorni scorsi, Carancini ha denunciato la paralisi degli investimenti. Il Partito democratico di Potenza Picena ha sottolineato come milioni di euro, annunciati più volte come destinati ai restauri di villa Buonaccorsi, restino invece inutilizzati da tempo. Questa situazione alimenta un clima di sfiducia nel futuro della struttura.

Aggiunge disagio anche il fatto che siano stati stanziati due incarichi professionali, entrambi da 35mila euro, per elaborare progetti simili o addirittura identici. Questo doppio investimento, a fronte di un immobilismo complessivo, solleva dubbi sulle scelte amministrative e sulla capacità di dare una direzione chiara al recupero dell’immobile. L’impressione è quella di un disimpegno, mentre la villa si degrada senza una prospettiva precisa.

L’intervento di ricci

Da questa vicenda è partito Matteo Ricci per tratteggiare una visione più ampia sullo sviluppo delle Marche. Il candidato Pd alla presidenza regionale ha ricordato che la regione occupa il terz’ultimo posto in Italia per arrivi turistici dall’estero, un dato che pesa su economia e occupazione. Ricci ha indicato nella cultura e nel turismo culturale la strada per ribaltare questo scenario.

Ha sottolineato la necessità di creare progetti ambiziosi e concreti, in grado di valorizzare non solo villa Buonaccorsi ma tutto il patrimonio storico e artistico marchigiano. La strategia deve puntare a trasformare queste risorse in attrattive solide, capaci di attirare visitatori e investimenti, senza disperdere le energie in iniziative frammentate. Un approccio che guardi con più attenzione alle possibilità offerte dal turismo internazionale.

Turismo e cultura come risposta al declino manifatturiero e alla crisi occupazionale

Il Pd ha chiesto di considerare turismo e cultura non solo come elementi del tempo libero, ma come strumenti di progresso civile ed economico. In una regione dove il comparto manifatturiero sta perdendo terreno e molti giovani faticano a trovare opportunità, puntare sulle ricchezze locali può offrire nuove occasioni di lavoro e sviluppo. Villa Buonaccorsi, come simbolo di un patrimonio non ancora valorizzato, rappresenta quindi un caso emblematico.

La mobilitazione di Potenza Picena e gli appelli che emergono da questa vicenda hanno acceso un dibattito serio sul futuro delle Marche. L’attenzione resta alta sulla necessità di interventi immediati e di strategie chiare per il recupero e la valorizzazione dei beni culturali. I prossimi mesi potrebbero essere decisivi per capire se la regione riuscirà a invertire un trend di sofferenza e a trasformare l’eredità storica in risorsa per i suoi cittadini.

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