Oltre 5 mila partecipanti e un fondo ue da 100 miliardi per la ricostruzione dell’ucraina alla Ucr2025

Oltre 5 mila partecipanti e un fondo ue da 100 miliardi per la ricostruzione dell’ucraina alla Ucr2025

La conferenza internazionale di Roma riunisce oltre 5mila partecipanti per pianificare la ricostruzione e il sostegno militare all’Ucraina, con un fondo europeo da 100 miliardi di euro e impegni globali per il post-guerra.
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La conferenza internazionale di Roma ha riunito oltre 5.000 partecipanti per pianificare la ricostruzione e il sostegno militare all'Ucraina, con l'UE pronta a istituire un fondo da 100 miliardi di euro, confermando l'impegno globale nonostante il conflitto in corso. - Gaeta.it

La conferenza internazionale di Roma, Ukraine recovery conference 2025, ha riunito migliaia di rappresentanti da tutto il mondo per discutere delle necessità economiche e strategiche dell’Ucraina in vista della fine della guerra. Il dialogo si concentra non solo sulla ricostruzione materiale ma anche sul supporto militare, con l’Unione europea pronta a istituire un fondo da 100 miliardi di euro. L’appuntamento conferma la solidarietà globale verso Kyiv nonostante il recente peggioramento della situazione sul campo.

Un incontro globale per progettare la ricostruzione dell’ucraina

La quarta edizione dell’Ucr2025 ha visto una affluenza record: oltre 5mila partecipanti, tra delegazioni governative, rappresentanti di organizzazioni internazionali, imprenditori, autorità locali e esponenti della società civile. L’evento si è aperto in un contesto di ripresa degli attacchi russi, con un raid notturno che ha causato vittime civili e danneggiamenti anche in aree civili di Kyiv. Nel mezzo delle tensioni, alla conferenza si è riaffermato l’impegno internazionale a sostenere l’Ucraina nel lungo percorso post-bellico. All’iniziativa hanno preso parte circa 100 governi, 40 organismi multilaterali e i vertici di importanti istituzioni finanziarie.

Il piano marshall per l’ucraina

Da parte ucraina, il presidente Zelensky ha chiesto un piano simile al celebre “piano Marshall”, creando una base per un programma di rilancio senza precedenti. Sostiene che questa sia un’opportunità per avanzare insieme verso una società più solida e democratica. I leader europei hanno condiviso questa visione, dichiarando che l’evento rappresenta un momento chiave per immaginare un futuro libero e prospero per l’Ucraina. Nel discorso della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è sottolineato il legame profondo tra la ricostruzione e il processo di adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.

Le linee guida della ripresa e il ruolo dei finanziamenti

Il programma della due giorni a Roma ruota attorno a quattro pilastri: sviluppo economico, investimenti nel capitale umano, rafforzamento delle autonomie locali e regionali e avanzamento delle riforme per l’integrazione europea. A queste si aggiunge un’attenzione particolare alla protezione e alla valorizzazione del patrimonio culturale nelle zone più colpite dal conflitto. Circa 50 tra ministri e capi di governo hanno partecipato attivamente alle discussioni.

Impegni finanziari e cooperazione trasparente

Sull’aspetto finanziario la conferenza punta a consolidare o superare l’impegno preso a Berlino nel 2024, quando sono stati annunciati oltre 16 miliardi di euro in aiuti. Questi fondi serviranno a sostenere progetti di ricostruzione infrastrutturale, rilancio economico e programmi sociali. Le istituzioni presenti hanno rilanciato l’importanza di una cooperazione coordinata e trasparente, per evitare dispersioni e garantire che i fondi raggiungano i settori più bisognosi.

La presenza di numerose aziende e rappresentanti di enti locali mette in evidenza anche la volontà di realizzare partnership e investimenti diretti sul territorio. La ricostruzione non dovrà limitarsi a un mero ripristino, ma dovrà disegnare un’Ucraina che possa competere con altri paesi europei, in termini di infrastrutture e servizi pubblici. In questo quadro, le riforme approvate a Kyiv sotto pressione della guerra giocano un ruolo cruciale per migliorare la governance e l’efficienza delle istituzioni.

Sostegno militare e piano per un fondo europeo a sostegno di kyiv

Anche il fronte militare ha dominato i lavori di Roma. L’Unione europea valuta la creazione di un fondo dedicato da 100 miliardi di euro, destinato direttamente a consolidare le capacità difensive ucraine. Questa misura potrebbe essere inserita nel prossimo bilancio settennale europeo, trasformando il sostegno militare in una priorità politica e finanziaria di primo piano. Il piano riflette l’urgenza di garantire a Kyiv risorse sufficienti per resistere agli attacchi ancora in corso.

Dialogo internazionale sulla difesa

Parallelamente, si è tenuto un incontro virtuale con i cosiddetti “paesi volenterosi” guidati da Francia e Regno Unito, per fare il punto sulla situazione della difesa sul campo e coordinare ulteriori forniture e sostegni. Un segnale importante è stata la partecipazione del generale statunitense Keith Kellogg, rappresentante speciale di Washington per l’Ucraina, a indicare un rinnovato impegno americano.

Durante la notte precedente alla conferenza, Kyiv ha subito un grave bombardamento. Oltre alle vittime civili, sono stati danneggiati anche alcuni edifici civili, tra cui la Nunziatura Apostolica. Il fatto sottolinea la delicatezza del contesto nel quale si svolgono i lavori: la ricostruzione avrà luogo in una situazione ancora segnate da combattimenti continui e rischi elevati per la popolazione civile.

La conferenza di Roma ha riaffermato la determinazione della comunità internazionale a restare al fianco dell’Ucraina. Oltre all’impegno finanziario e politico, emerge chiaramente la necessità di un supporto militare costante e di un percorso di riforme interne per garantire stabilità e futuro a lungo termine.

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