Il comune di Mosciano Sant’Angelo ha siglato un accordo per rafforzare la sicurezza nel proprio territorio. La novità riguarda un piano dettagliato per l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza, con l’obiettivo di monitorare punti chiave e zone periferiche, contrastando attività illecite e garantendo maggiore controllo sulle vie di accesso. Il progetto è stato presentato durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Teramo, coinvolgendo diversi rappresentanti delle forze dell’ordine e della prefettura.
Il patto per la sicurezza urbana e il ruolo del comitato provinciale a teramo
Il 2025 vede un passo avanti per la sicurezza nel comune di Mosciano Sant’Angelo, grazie al patto firmato ieri durante il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltosi in prefettura a Teramo. L’accordo sancisce la richiesta ufficiale di fondi ministeriali destinati alla realizzazione di nuovi sistemi di videosorveglianza urbana. A rappresentare l’amministrazione comunale era presente il vice-sindaco Mirko Rossi, incaricato delle tecnologie e dei servizi digitali.
L’importo complessivo del progetto raggiunge quasi 91 mila euro, con un cofinanziamento direttamente a carico del comune pari a circa 36 mila euro. L’iniziativa ha avuto un riscontro positivo tra i membri del comitato, formato dal prefetto, dal questore di Teramo e dai comandanti provinciali delle forze dell’ordine. Il riconoscimento formale dei soggetti istituzionali sottolinea l’importanza di un intervento coordinato per la sicurezza urbana e il monitoraggio del territorio.
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Caratteristiche del progetto di videosorveglianza e distribuzione delle telecamere sul territorio comunale
Il progetto proposto dall’amministrazione di Mosciano Sant’Angelo intende essere un primo step di un più ampio piano di rafforzamento della sicurezza, con future estensioni previste in sinergia con la polizia locale e la stazione locale dei carabinieri. Al momento, il sistema di videosorveglianza esistente comprende 64 telecamere di contesto e 3 dispositivi per la lettura delle targhe. L’intervento prevede l’aggiunta di ulteriori 27 telecamere di contesto e 5 per la lettura targhe.
Le nuove apparecchiature saranno distribuite in punti strategici, soprattutto nelle zone periferiche del comune. Le aree identificate includono Selva Piana, Mosciano Stazione, Convento, Montone, Contrada Mulinetto, l’area del cimitero e Croce di Mosciano. Tale disposizione mira a migliorare la sorveglianza sulle vie d’accesso, rendendo più semplice il controllo di traffico e movimenti sospetti. Questa implementazione garantirà anche un presidio più efficace in luoghi attualmente meno monitorati.
Il vice-sindaco Mirko Rossi ha ricordato come a marzo scorso sia stato convocato un tavolo tecnico con polizia locale e carabinieri per pianificare i dettagli operativi e assicurare che gli impianti rispondano alle esigenze di sicurezza segnalate dalle forze dell’ordine. La collaborazione tra queste istituzioni è fondamentale per la riuscita dell’intervento e per un uso efficace delle tecnologie installate.
Impegni finanziari e sostegno istituzionale all’ampliamento della videosorveglianza
Oltre alla richiesta di finanziamenti ministeriali, il comune di Mosciano Sant’Angelo ha deciso di non rinunciare all’intervento qualora non arrivassero i fondi statali. L’amministrazione si è infatti impegnata a finanziare parte del progetto autonomamente attraverso risorse proprie del bilancio comunale. La scelta mette in evidenza la priorità attribuita alla sicurezza pubblica, anche di fronte a incertezze economiche esterne.
Il sindaco Giuliano Galiffi ha evidenziato come il territorio comunale occupi un punto cruciale nelle infrastrutture viarie della regione Abruzzo, grazie alla presenza di importanti snodi autostradali e stradali come l’uscita dell’autostrada A14, la statale 80 e il collegamento con l’autostrada A24. Questi elementi confermano la necessità di un controllo attento per prevenire fenomeni criminali e salvaguardare i cittadini.
Supporto delle forze dell’ordine locali
Il progetto ha ricevuto appoggio anche da figure chiave delle forze locali. Il comandante della polizia municipale Enio Di Benedictis e il maresciallo capo Luca Giannace della stazione dei carabinieri di Mosciano hanno partecipato alla definizione delle azioni e all’allestimento del piano. Questa cooperazione ha facilitato l’individuazione delle priorità e dei punti critici da presidiare, definendo così un intervento mirato e concreto.