Nuovo fascicolo della procura di Genova su maltrattamenti e tentata sottrazione di minori

Nuovo fascicolo della procura di Genova su maltrattamenti e tentata sottrazione di minori

Indagini su Nessy Guerra, madre sanremese trattenuta in Egitto con la figlia, per maltrattamenti e tentata sottrazione di minori. Coinvolto l’ex marito Tamer Hamouda, già arrestato per reati gravi.
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Nuovo fascicolo della procura di Genova su maltrattamenti e tentata sottrazione di minori - Gaeta.it

Le autorità di Genova stanno indagando su un caso complesso che coinvolge la giovane mamma sanremese, Nessy Guerra, attualmente trattenuta in Egitto insieme alla sua bambina di un anno e mezzo. La procura ha aperto un fascicolo per maltrattamenti e tentata sottrazione di minori, che si basa sulle segnalazioni dell’avvocata della donna, Agata Armanetti. L’inchiesta è sotto la supervisione del pubblico ministero Alberto Landolfi e coinvolge l’ex marito della donna, Tamer Hamouda, di 35 anni.

Dettagli sull’inchiesta

Il caso ha preso piede grazie alle denunce presentate dalla legale di Nessy, che ha sollevato seri interrogativi sulle condizioni in cui la madre e la figlia si trovano attualmente in Egitto. Secondo quanto emerso, l’ex marito avrebbe minacciato di sottrarre la piccola alla madre, anche a costo di utilizzare la forza. Questo aspetto ha fatto lievitare le preoccupazioni delle autorità italiane e ha portato all’apertura dell’inchiesta. Gli investigatori stanno ora cercando di raccogliere prove che possano confermare le violazioni dei diritti della madre e della figlia.

Intanto, la situazione legale si complica ulteriormente. L’avvocato Armanetti ha depositato una denuncia aggiuntiva per il crimine di revenge porn, in seguito alla diffusione di video intimi da parte di Tamer Hamouda presso le autorità egiziane, con l’obiettivo di accusare la madre di adulterio. Questa accusa è in fase di registrazione, ma evidenzia un quadro complesso di intimidazioni e molestie nei confronti di Nessy Guerra.

La custodia della bambina

Un altro aspetto delicato della vicenda è rappresentato dalla custodia della piccola. Le autorità egiziane hanno preso una decisione di prima istanza affidando la bambina alla nonna paterna. Tuttavia, secondo quanto riportato, Nessy e la sua bambina si troverebbero in una località segreta, sotto protezione dai nonni materni, per evitare che Tamer possa mettere in atto il suo piano di rapimento. La custodia della minore rimane un elemento cruciale che le autorità italiane stanno seguendo con grande attenzione, cercando di valutare il miglior interesse per la bambina.

La tensione continua a crescere, con Tamer Hamouda che è stato recentemente arrestato a causa di una condanna penale definitiva che lo ha visto coinvolto in reati gravi come maltrattamenti, stalking e violenza sessuale nei confronti di un’altra donna. Il fattore che aggiunge complessità al caso è la richiesta della procura generale di Genova di estradizione, che tuttavia potrebbe richiedere tempi lunghi a causa delle procedure legali internazionali.

Implicazioni per la giustizia italiana

La vicenda di Nessy Guerra ha messo in luce le difficoltà e i rischi connessi ai procedimenti di diritto di famiglia che coinvolgono coppie internazionali. L’iter legale per ottenere l’estradizione di Tamer Hamouda potrebbe stravolgere l’intera situazione, sia dal punto di vista giuridico che da quello umano. La procura di Genova, vigile nel monitorare l’evoluzione di questo caso, sta valutando le azioni necessarie per garantire la sicurezza della madre e della sua bambina.

Mentre in Egitto si svolgono i procedimenti legali, l’attenzione del pubblico e dei media resta alta, rendendo il caso emblematico delle sfide che molte donne affrontano quando si trovano coinvolte in relazioni tossiche e nei successivi conflitti legali, specialmente in contesti internazionali.

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