Una nuova incursione di droni ha colpito Mosca nella notte del 2025, costringendo le autorità a chiudere per ore tutti e quattro gli aeroporti principali della città . L’episodio ha scosso la capitale russa mettendo in evidenza come il conflitto tra Russia e Ucraina coinvolga ormai direttamente anche le infrastrutture civili e aeroportuali in una delle aree più sensibili del Paese.
Attacco simultaneo da più direzioni su mosca
Il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha reso noto che almeno 19 droni lanciati dall’Ucraina sono stati intercettati e abbattuti dalle difese antiaeree russe prima di poter colpire la città . I droni sono arrivati simultaneamente da più direzioni, creando un attacco coordinato che ha costretto alla chiusura temporanea degli aeroporti Sheremetyevo, Domodedovo, Vnukovo e Zhukovsky.
L’Autorità per l’aviazione civile ha confermato che gli scali sono rimasti chiusi per diverse ore durante la notte, interrompendo ogni attività di volo. Alcuni frammenti di droni abbattuti sono caduti su una delle strade principali verso Mosca, ma non si sono registrati feriti o vittime tra i civili.
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Attacchi analoghi in altre regioni russe
Le autorità delle regioni di Penza e Voronezh hanno riportato anch’esse attacchi analoghi con droni nella stessa notte, segnalando l’ampiezza dell’offensiva sul territorio russo. Fonti ufficiali russe hanno parlato di 105 droni ucraini abbattuti in tutto il Paese nella notte, a conferma dei tentativi di colpi ripetuti attraverso questa tecnologia.
Raid aereo russo e tensioni al confine orientale
La controparte ucraina non ha commentato direttamente il raid su Mosca. Nel frattempo, il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha segnalato un raid aereo russo sulla città , durante il quale un edificio residenziale ha preso fuoco. Per ora, non sono stati confermati decessi o feriti nell’attacco.
Questi episodi dimostrano la persistenza della tensione lungo il confine orientale, con colpi incrociati fra eserciti e una situazione di diffusa instabilità .
Impatto sulla regione di kursk
Nel territorio russo, la regione di Kursk ha subito attacchi attribuiti all’Ucraina. Il governatore Alexander Khinshtein ha riferito di almeno tre morti e sette feriti trasportati negli ospedali della zona dopo raid che hanno colpito soprattutto il distretto di Glushkovsky, situato vicino al confine fra i due Paesi.
Questo racconto conferma come la guerra coinvolga oggi anche aree abitate e zone rurali, con un impatto pesante sulla popolazione civile.
Piano della lituania per rafforzare il confine orientale
In risposta al clima di crescente tensione nella regione, la Lituania ha annunciato un piano da 1,1 miliardi di euro per rafforzare le proprie difese lungo il confine con Russia e Bielorussia nei prossimi dieci anni. Lo scopo principale è frenare e rallentare un eventuale tentativo di invasione, soprattutto in un punto nevralgico come il corridoio di Suwalki, che collega il Paese alla Polonia e rappresenta una via strategica per la Nato sul fianco est.
Il governo di Vilnius destinerà circa 800 milioni di euro all’acquisto e all’installazione di mine anticarro, misura tanto controversa quanto decisa per consolidare la difesa terrestre. Dal 2026 al 2030, la Lituania prevede di aumentare la spesa militare dal 5 al 6% del PIL ogni anno, in risposta alla crescente minaccia percepita negli ultimi anni.
Strategie per la difesa baltica
Questa manovra conferma come i Paesi baltici si preparino a un possibile aggravamento delle tensioni con Mosca, puntando soprattutto a rendere arduo ogni tentativo di avanzata militare dal confine orientale.
Mosca resta sotto pressione per i nuovi attacchi, che evidenziano una dinamica di conflitto in grado di colpire aree strategiche e infrastrutture critiche. Kiev non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’ultima incursione, mantenendo un clima di tensione non sviluppo. Sul fronte occidentale, la risposta dei vicini come la Lituania indica un aumento della sorveglianza e della preparazione militare che potrebbe influenzare il quadro di sicurezza nell’Europa orientale nei mesi a venire.