Recenti scavi archeologici nella Città di Fondi stanno fornendo nuovi importanti elementi che arricchiscono la comprensione della storia locale preromana. Sotto la direzione del professor Massimiliano Di Fazio, esperto di archeologia dell’Italia preromana, il progetto ha avuto luogo in una zona di notevole rilevanza culturale e naturale all’interno del Parco naturale dei Monti Aurunci. Le scoperte, che includono reperti di grande valore come un frammento di alabastron di origine orientale, alimentano l’interesse e la curiosità per il patrimonio storico di quest’area.
La seconda fase dello scavo archeologico
La recente campagna di scavi a Fondi rappresenta la seconda fase di un progetto avviato da un gruppo di ricerca della Università di Pavia. Questa nuova indagine è stata accolta con grande entusiasmo e il professor Massimiliano Di Fazio ha annunciato che sono emersi ulteriori reperti significativi, che contribuiranno a scrivere nuove pagine della storia della città. Il ritrovamento di oggetti decorativi, in particolare, ha rivelato un legame tra la città di Fondi e culture lontane dell’epoca preromana.
Il sito archeologico si presenta come un’area di interesse multistrato, e le indagini hanno rivelato elementi che datano a diverse epoche. Questo suggerisce che Fondi avesse un ruolo rilevante nei commerci e nelle comunicazioni con altre civiltà del mondo allora conosciuto. Il lavoro degli archeologi si concentra sull’analisi di queste relazioni, e i risultati ottenuti hanno il potenziale di modificare le informazioni attualmente in possesso degli storici riguardo alla zona.
Dettagli della conferenza stampa
I risultati della ricerca saranno presentati alla cittadinanza in una conferenza stampa programmata per sabato 28 settembre, alle ore 10:30, presso il Museo civico archeologico di Fondi. Questo incontro, che rappresenterà un’opportunità per il pubblico di conoscere da vicino le nuove scoperte, vedrà la partecipazione di diverse figure istituzionali tra cui il sindaco Beniamino Maschietto e il direttore del Parco naturale dei Monti Aurunci Giorgio De Marchis.
Il protagonista della conferenza, il professor Di Fazio, introdurrà il lavoro svolto e i suoi risultati, mentre altri esperti, tra cui il professor Edoardo Vanni e i dottorandi Omar Scarrone, Elena Marazzi e Federico Saccoccio, offriranno analisi più specifiche sui reperti rinvenuti. L’evento rappresenta un importante momento di comunicazione del sapere scientifico alla comunità, sottolineando l’importanza della collaborazione tra istituzioni culturali e accademiche.
L’impatto della scoperta sulla comunità
Le scoperte archeologiche non solo arricchiscono il patrimonio culturale locale, ma hanno anche un forte impatto sull’identità della comunità di Fondi. Parole di entusiasmo sono state espresse dall’assessore Claudio Spagnardi, il quale ha potuto visitare lo scavo personalmente. La sua impressione ha evidenziato non solo la qualità dei ritrovamenti, ma anche la dedizione e passione dei giovani ricercatori coinvolti nel progetto.
Il sindaco Beniamino Maschietto, insieme all’assessore alla Cultura Vincenzo Carnevale, ha invitato non solo gli appassionati di storia e archeologia, ma anche i cittadini e i turisti a partecipare attivamente all’incontro. Durante la conferenza si approfondirà come i nuovi reperti, connessi tra loro, stiano contribuendo a formare un affascinante puzzle storico. Questa crescente valorizzazione della propria eredità culturale può stimolare ulteriormente l’interesse turistico, rendendo Fondi una meta sempre più ambita per chi vuole scoprire le radici del nostro passato.
Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Armando Proietti