Nuove misure per sostenere le zone montane in Italia: il Senato approva il disegno di legge

Nuove misure per sostenere le zone montane in Italia: il Senato approva il disegno di legge

Il Senato approva un disegno di legge per sostenere le aree montane italiane, destinando 200 milioni di euro a servizi essenziali, incentivi per professionisti sanitari e agevolazioni fiscali.
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Nuove misure per sostenere le zone montane in Italia: il Senato approva il disegno di legge - Gaeta.it

Il recente disegno di legge approvato dal Senato, volto a incentivare lo sviluppo delle aree montane italiane, rappresenta un’importante iniziativa per contrastare il fenomeno dello spopolamento e garantire servizi essenziali in questi territori. Con 77 voti favorevoli, 5 contrari e 45 astenuti, il provvedimento punta a promuovere non solo la crescita economica, ma anche quella sociale delle comunità montane. Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha sottolineato come l’approvazione segni un primo passo concreto a favore delle montagne italiane, mettendo a disposizione oltre 200 milioni di euro dal Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane per finanziare le nuove misure.

Obiettivi del disegno di legge

Il disegno di legge si propone di affrontare diverse problematiche che affliggono le zone montane, tra cui la desertificazione economica e l’accesso ai servizi pubblici. Tra i principali obiettivi vi è la promozione della digitalizzazione delle attività commerciali e produttive, insieme al supporto per l’ambiente e alle iniziative che garantiscano un accesso equo all’istruzione, alla sanità e ad altri servizi pubblici. Un elemento cruciale del provvedimento è la sua componente tassonomica: entro 90 giorni dall’entrata in vigore del disegno di legge, il governo dovrà definire i criteri per identificare i Comuni montani, prendendo in considerazione fattori come l’altimetria e la pendenza. Questo elenco sarà soggetto a revisione annuale, assicurando un monitoraggio costante delle aree beneficiarie.

Agevolazioni fiscali e strategia per le montagne

Una significativa modifica apportata dal Senato riguarda la delega al governo per il riordino delle agevolazioni fiscali a favore dei Comuni montani. Il ministro per gli Affari regionali dovrà presentare ogni tre anni una strategia triennale per la montagna, che guiderà le politiche e le priorità in questo ambito. La legge di bilancio del 2022 ha già creato un fondo di 200 milioni di euro per finanziare interventi in queste aree dal 2023. Il fondo sarà utilizzato per sostenere progetti di competenza regionale e nazionale, garantendo che le risorse siano un ulteriore supporto ai trasferimenti già esistenti.

Nuove opportunità per i professionisti del settore sanitario

Una parte fondamentale del disegno di legge è rappresentata dagli incentivi destinati ai medici e agli operatori sanitari attivi nei Comuni montani. Il provvedimento prevede un doppio punteggio per la valutazione dei titoli di carriera nei concorsi pubblici per coloro che lavorano nelle strutture sanitarie di montagna. Inoltre, per chi si trasferisce in questi comuni, è previsto un contributo per l’affitto che può arrivare fino al 60% del canone annuo, con un massimo di 2.500 euro. Anche chi acquista un immobile con mutuo potrà beneficiare dello stesso credito d’imposta, garantendo supporto alle famiglie che scelgono di stabilirsi in aree più isolate.

Indennità per il personale sanitario

Il disegno di legge introduce anche una nuova indennità per personale sanitario e dirigenti che operano in strutture pubbliche nelle aree montane. Questa misura prevede un tributo accessorio, assegnato sulla base della presenza effettiva in servizio, con un plafond di 20 milioni di euro all’anno, a partire dal 2025. Tuttavia, i tecnici del Senato hanno evidenziato che i documenti presentati non forniscono dettagli sufficienti per valutare l’adeguatezza dei fondi stanziati. Per quanto riguarda i crediti d’imposta, si stima che, con un beneficio medio di 2.500 euro, circa 8.000 soggetti potrebbero beneficiare di queste misure. Con l’attenzione massima rivolta ai lavoratori del servizio sanitario nazionale, l’emolumento annuale per ogni dipendente potrebbe aggirarsi tra i 300 e i 400 euro, a seconda del numero di comuni montani coinvolti nella proposta.

L’approvazione di questi provvedimenti segna un passo significante verso il sostegno delle comunità montane italiane, con l’auspicio che possano invertire le tendenze attuali di spopolamento e garantire un futuro più sostenibile per le popolazioni locali.

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