Nuove ipotesi sull'estinzione di massa del tardo Devoniano: esplosione di una supernova collegata

Nuove ipotesi sull’estinzione di massa del tardo Devoniano: esplosione di una supernova collegata

Una nuova teoria suggerisce che l’estinzione di massa del tardo Devoniano, avvenuta 359 milioni di anni fa, potrebbe essere stata causata da radiazioni di una supernova vicina che abbassò i livelli di ozono.
Nuove Ipotesi Sull27Estinzione Nuove Ipotesi Sull27Estinzione
Nuove ipotesi sull'estinzione di massa del tardo Devoniano: esplosione di una supernova collegata - Gaeta.it

L’estinzione di massa che ha colpito la Terra durante il tardo Devoniano, avvenuta circa 359 milioni di anni fa, è uno degli eventi più studiati nella storia della vita del nostro pianeta. Recentemente, un gruppo di scienziati, guidato dall’astrofisico Brian Fields dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign, ha lanciato una teoria innovativa riguardo alla causa di questa catastrofe. Secondo il loro studio, l’esplosione di una supernova a circa 65 anni luce di distanza potrebbe essere stata responsabile di un drammatico abbassamento dei livelli di ozono, portando così a una serie di eventi devastanti per la vita terrestre.

Il contesto dell’estinzione del tardo Devoniano

Il tardo Devoniano è un periodo caratterizzato da un’enorme biodiversità, con l’emergere di numerose forme di vita marine e terrestri. Tuttavia, la fine di quest’era ha visto la scomparsa di circa il 75% delle specie presenti, in un evento che ha cambiato drasticamente il volto della vita sulla Terra. Le cause di questo evento di estinzione sono sempre state oggetto di dibattito tra scienziati, a partire dalle teorie più tradizionali che attribuivano queste crisi a disastri terrestri, come eruzioni vulcaniche o impatti di asteroidi.

L’ipotesi avanzata da Fields cerca di spostare l’attenzione verso cause cosmiche. La teoria sostiene che le radiazioni emesse da una supernova, un’esplosione stellare che avviene quando una stella esaurisce il suo combustibile nucleare, potrebbero aver avuto un impatto diretto sull’atmosfera terrestre, contribuendo così all’estinzione di massa.

Dettagli dello studio: le radiazioni e l’ozono

Le ricerche condotte da Fields e dal suo team hanno esaminato le ripercussioni di una possibile esplosione di supernova sulla stratificazione atmosferica terrestre. La loro analisi ha portato a concludere che le radiazioni emesse da una supernova vicina potrebbero aver diminuito drasticamente i livelli di ozono, uno strato fondamentale per proteggere la vita dall’ultravioletto nocivo del Sole.

Un abbassamento drammatico dell’ozono avrebbe potuto esporre forme di vita complesse a livelli pericolosi di radiazioni ultraviolette, portando a danni cellulari estesi che avrebbero compromesso le capacità di riproduzione e resilienza delle specie. Le radiazioni cosiddette “gamma” emesse durante l’esplosione potrebbero aver avuto conseguenze di lungo termine, influenzando l’ecosistema per milioni di anni a venire.

La ricerca di isotopi radioattivi come prova

Un elemento centrale nel dibattito sulle supernove è il ruolo degli isotopi radioattivi. In particolare, il ferro-60 ha attirato l’attenzione dei ricercatori. Questo isotopo è noto per essere prodotto da esplosioni di supernova e la sua presenza in vari strati geologici della Terra potrebbe costituire una prova della teoria di Fields. Tuttavia, ci sono isotopi ulteriori, come il plutonio-244 e il samario-146, che i ricercatori considerano potenzialmente indicativi del legame tra le supernove e le estinzioni di massa.

La scoperta di questi isotopi in strati geologici appartenenti al periodo dell’estinzione del tardo Devoniano potrebbe fornire prove concrete a sostegno dell’ipotesi. Finora, la scienza ha accertato che la presenza di isotopi radioattivi può indicare interazioni cosmiche significative, rendendo la ricerca in questo campo un’assoluta priorità per comprendere meglio le cause di eventi catastrofici nella storia della Terra.

Le implicazioni per la scienza futura

Se la teoria proposta da Fields dovesse ricevere il supporto di ulteriori evidenze, potrebbe invertire il modo in cui comprendiamo le dimensioni della vita e della morte sulla Terra. Questo nuovo approccio non solo amplierebbe il nostro campo di studio sull’impatto delle esplosioni stellari, ma potrebbe anche invitare alla riflessione su come eventi cosmici possano influenzare il nostro pianeta anche in epoche più recenti. Nonostante le prove tangibili della connessione tra supernove ed estinzioni di massa siano ancora da trovare, la direzione intrapresa dallo studio promette di aprire nuove vie per la ricerca e la comprensione della storia della vita sulla Terra.

Change privacy settings
×