La Provincia di Trento sta investendo significativamente nel rinnovamento delle infrastrutture idriche. L’Agenzia Provinciale per gli Appalti e i Contratti ha recentemente lanciato otto nuove gare per un ammontare di 30.811.293 euro, destinate alla riqualificazione degli acquedotti in vari comuni. Questo intervento coinvolge località come Pinzolo, Tione di Trento, Tenno, Tre Ville, Giustino, Bocenago, Vallelaghi e Cavedine. A queste gare si aggiungeranno ulteriori bandi, previsti per il prossimo lunedì, che abbatteranno i costi per i comuni di Predaia e Baselga di Piné. L’investimento totale per questi dieci progetti raggiunge quasi 40,2 milioni di euro.
Un ambizioso progetto per il futuro dell’acqua in Trentino
Il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e l’assessora all’Ambiente e all’Agricoltura, Giulia Zanotelli, hanno condiviso i dettagli relativi a questi investimenti durante una recente conferenza stampa. Fugatti ha voluto sottolineare come l’approvvigionamento idrico sia un tema cruciale per il territorio, soprattutto alla luce delle sfide che il Trentino ha affrontato in passato. “Veniamo da un anno in cui l’acqua è stata tanta”, ha dichiarato il presidente. “Tuttavia, due o tre anni fa, il problema della siccità era molto presente, e ciò ha reso fondamentale la modernizzazione degli impianti per ottimizzare l’uso dell’acqua pubblica e ridurre le perdite.”
Il presidente Fugatti ha evidenziato che, a seguito di tale emergenza, l’ente ha pianificato investimenti significativi sui Consorzi irrigui e sugli acquedotti, per i quali inizialmente era previsto un esborso di circa 250.000 euro. Questo pone le basi per una gestione sostenibile delle risorse idriche, un tema che non può essere sottovalutato nell’era attuale, dove il cambiamento climatico rende l’approvvigionamento idrico sempre più incerto.
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Nella seconda fase dell’iniziativa, la Provincia ha ottenuto un finanziamento di 110 milioni di euro dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la sistemazione degli acquedotti, che comprende ben 19 progetti distribuiti su 28 comuni. Zanotelli ha espresso ottimismo riguardo a questi fondi, affermando che “questa cifra sicuramente fa respirare” le casse comunali. Inoltre, l’assessora ha confermato che diversi progetti sono stati accolti, ma non finanziati, a causa di una carenza di risorse. Per affrontare questa situazione, la Provincia ha deciso di stanziare 15 milioni di euro come prima tranche, provenienti da un fondo provinciale.
I protocolli di collaborazione, previsti nei prossimi anni, si allineeranno con le risorse disponibili e le necessità espresse dai comuni. Questo approccio mira a garantire un’integrazione continua e una gestione efficace delle risorse idriche nel lungo periodo.
Tempistiche e prospettive future per i lavori
Raffaele De Col, direttore generale della Provincia, ha fornito aggiornamenti sulle tempistiche di attuazione dei progetti. Ha assicurato che tutti i lavori saranno aperti all’appalto entro la fine di febbraio e le aggiudicazioni avverranno nella prima settimana di marzo. A partire da maggio, quindi, si prevede l’avvio di operazioni che porteranno alla realizzazione di 120 milioni di euro di lavori. L’obiettivo è quello di rendere le infrastrutture idriche più efficienti e consolidate, assicurando così un futuro migliore per la gestione dell’acqua in Trentino.
Con questi piani, la Provincia non solo spera di rispondere ai bisogni immediati, ma anche di costruire una rete idrica più robusta e sostenibile, in grado di affrontare le sfide legate alle risorse idriche nei prossimi anni.