Sabato 10 maggio, piazza Caduti sul Lavoro a Settimo Torinese è stata teatro di un altro episodio violento. Un diverbio tra tre persone, tra cui un uomo già noto alle forze dell’ordine e destinatario di una proposta di daspo urbano, è degenerato in una rissa. Le forze dell’ordine sono intervenute per sequestrare le immagini di videosorveglianza, che hanno permesso di identificare i coinvolti. Le autorità locali hanno aperto una denuncia e l’iter per l’applicazione del daspo prosegue per evitare ulteriori problemi in quella zona.
Dettagli sull’episodio di sabato 10 maggio in piazza caduti sul lavoro
Alle ore serali di sabato 10 maggio, in piazza Caduti sul Lavoro, un diverbio ha coinvolto un uomo già noto alle forze dell’ordine, al quale è in corso la proposta di un daspo urbano. L’uomo si sarebbe prima scontrato verbalmente con un ragazzo minorenne e poi con il genitore di quest’ultimo. La tensione è rapidamente salita, portando allo scoppio della rissa.
Secondo i carabinieri intervenuti, la responsabilità dell’accaduto è attribuita a tutti e tre i soggetti coinvolti, senza esclusioni. Le immagini raccolte dalle telecamere di videosorveglianza sono state decisive per ricostruire la dinamica del confronto e identificarli con precisione. L’uomo coinvolto aveva già avuto problemi simili in passato, tra cui un episodio avvenuto il 4 aprile sempre nel centro di Settimo Torinese, quando un alterco con due ragazze era degenerato in un lancio di bottiglie.
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Il percorso verso il daspo urbano e le implicazioni legali
Il soggetto principale della rissa è attualmente in attesa della decisione finale della divisione Polizia amministrativa della questura, che dovrà valutare la richiesta di applicazione di un daspo urbano. Questo provvedimento mira a limitarne la presenza nelle aree pubbliche più frequentate della città, limitandone l’accesso a spazi sensibili per prevenire ulteriori episodi di violenza.
I carabinieri hanno sottolineato l’importanza del daspo, ricordando che una sua eventuale violazione comporta conseguenze penali. Si rischia infatti un procedimento penale con pene che possono arrivare fino a due anni di reclusione. Tale misura è prevista per tutelare l’ordine pubblico e disincentivare comportamenti aggressivi nelle zone cittadine critiche.
Contesto e motivazioni ancora da chiarire
Al momento restano da chiarire le cause scatenanti del diverbio. Le indagini sono in corso e le autorità aspettano di concludere l’iter per l’emissione del daspo per garantire la sicurezza in piazza Caduti sul Lavoro e nelle zone limitrofe. Non si esclude che la tensione possa derivare da rapporti personali preesistenti o da questioni legate a dinamiche locali.
L’attenzione rimane alta sulle azioni che verranno intraprese a breve, con la speranza che il provvedimento impedisca altri episodi simili. La ripetizione di tali scontri in spazi pubblici mostra l’urgenza di controlli più serrati e di misure efficaci contro chi alimenta situazioni di pericolo per i cittadini.
Gli investigatori monitorano il soggetto coinvolto e i suoi movimenti, cercando di evitare che interferisca con la vita della comunità nei luoghi più sensibili. La città di Settimo Torinese resta impegnata nel garantire la sicurezza pubblica con l’appoggio delle forze dell’ordine e di provvedimenti mirati come il daspo urbano.