L’analisi annuale dei dati aggregati sul credito specializzato, curata dalle associazioni Assifact, Assilea e Assofin, mostra un’inversione di tendenza nel mercato italiano. Queste organizzazioni rappresentano operatori del factoring, leasing e credito alle famiglie, settori che stanno registrando un aumento della nuova produzione a partire dal 2024, con un’accelerazione nei primi mesi del 2025. Malgrado la complessità dello scenario internazionale, i dati evidenziano una ripresa trainata da fattori economici interni e politiche monetarie meno stringenti nei confronti delle imprese e dei consumatori.
Andamento del credito specializzato e nuova produzione nel 2024-2025
Nel corso del 2024, la nuova produzione di credito nei comparti del factoring, leasing e credito alle famiglie in Italia è cresciuta del 2,2% rispetto all’anno precedente. Questo dato ha continuato a migliorare nei primi quattro mesi del 2025, con un aumento del 7,2%. La spinta principale arriva dalla diminuzione dell’inflazione e da politiche monetarie meno restrittive, che hanno facilitato l’accesso al credito nonostante le incertezze generate dalle tensioni geopolitiche e commerciali a livello globale.
L’analisi mostra come la domanda di credito si sia stabilizzata e rafforzata in tutti i comparti. Il credito alle famiglie ha fatto registrare la performance più significativa, con un incremento del 20,3% nelle erogazioni fino ad aprile 2025. I mutui immobiliari hanno segnato un’impennata del 44,4%, favoriti dal calo dei tassi d’interesse che ha reso più accessibili gli acquisti di case. Anche il credito al consumo ha avuto una crescita dell’8%, sostenuta dal miglioramento delle condizioni economiche delle famiglie. La dinamica del leasing ha visto un progresso del 4,7%, mentre il factoring ha aumentato i flussi del 3,3%, grazie soprattutto alle operazioni internazionali che supportano l’export delle imprese italiane.
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Dettagli sui risultati dei singoli comparti e dinamiche economiche nel 2024
Nonostante le tensioni a livello geopolitico e commerciale, la crescita del PIL italiano nel 2024 si è mantenuta debole, attestandosi allo 0,7%, in linea con il 2023. In questo contesto, le attività complessive svolte dalle imprese aderenti ad Assifact, Assilea e Assofin hanno raggiunto 408,2 miliardi di euro in flussi erogati, con un aumento del 2,2% rispetto al 2023. Questo valore equivale a circa il 18,6% del prodotto interno lordo italiano.
Il quadro settoriale mostra differenze significative. Il credito alle famiglie e il factoring hanno continuato a crescere, rispettivamente del 9,3% e dell’1%. Il leasing invece ha subito una contrazione del 3,9%, interrotta dopo tre anni di crescita consecutiva. Questa flessione si lega a dinamiche specifiche del mercato del leasing nel 2024, dove la domanda si è ridotta leggermente in termini di nuovi contratti.
L’ammontare complessivo dei crediti in essere al termine del 2024 ha raggiunto i 553,8 miliardi di euro, praticamente stabile rispetto al 2023, con una variazione dello 0,7%. Anche qui si evidenziano differenze tra i settori: il credito alle famiglie e il factoring hanno mostrato una lieve crescita rispettivamente dell’1,1% e dello 0,9%, mentre il leasing ha diminuito i crediti in essere del 2,2%.
Ruolo degli operatori specializzati e banche nel mercato del credito
L’analisi della provenienza dei flussi evidenzia che il 63,3% del credito erogato nel 2024 deriva da operatori specializzati, mentre il restante 36,7% è legato alle banche generaliste. Questo dato indica un ruolo importante degli specialisti del settore, che mantengono una presenza significativa nelle nuove erogazioni.
Tuttavia, per quanto riguarda lo stock dei crediti in portafoglio , la situazione si rovescia leggermente: le banche detengono una quota prevalente del 65,3%, una partecipazione stabile rispetto all’anno precedente. Questo equilibrio segnala una suddivisione netta tra chi eroga credito e chi mantiene i crediti in funzione patrimoniale.
Al termine del 2024, lo stock dei crediti specializzati rappresenta il 30,7% degli impieghi totali di banche e intermediari finanziari, una quota rilevante e in crescita. Le risorse erogate da banche e operatori associati hanno coperto il 6,9% degli investimenti delle imprese italiane e il 7% della spesa delle famiglie, confermando il peso del credito specializzato come strumento di finanziamento diretto per l’economia reale.
Contributo del credito specializzato all’economia italiana in tempi di incertezza
Malgrado i problemi legati a tensioni politiche e instabilità commerciale nel mondo, il credito specializzato in Italia continua a svolgere un ruolo decisivo. Le attività di factoring, leasing e credito alle famiglie, grazie ai servizi flessibili offerti dagli associati ad Assifact, Assilea e Assofin, mantengono un sostegno concreto alle esigenze finanziarie di imprese e cittadini.
Le associazioni rappresentano quindi un punto di riferimento per il mercato, mettendo a disposizione strumenti mirati che si adattano alle richieste specifiche di famiglie in cerca di credito al consumo o mutui, e imprese che necessitano di risorse per investimenti o per la gestione dei flussi attraverso il factoring. Nei primi mesi del 2025, i dati confermano questa tendenza positiva, nonostante il quadro esterno non favorevole. Le dinamiche indicate evidenziano come il settore rappresenti una componente stabile e vitale del sistema finanziario italiano.