Una violenta perturbazione temporalesca ha colpito nella mattinata del 18 aprile 2025 la città di napoli e i comuni dell’area flegrea, con piogge intense capaci di generare allagamenti, danni a infrastrutture e disagi alla popolazione. Il fenomeno, anche se di breve durata, ha provocato disagi soprattutto a bacoli, monte di procida e nella zona di posillipo, mettendo in evidenza le fragilità del territorio nei confronti di eventi atmosferici estremi.
Criticità a bacoli per emergenza idrica e danni
Il comune di bacoli è stato il territorio più colpito dal maltempo. Qui la quantità di pioggia caduta in pochi minuti ha superato i livelli registrati negli ultimi anni, generando situazioni di allarme. Il sindaco josi gerardo della ragione ha riferito che in tutta la mattinata sono stati almeno dieci gli interventi di soccorso per cittadini rimasti bloccati nelle auto a causa degli allagamenti. Nonostante la gravità della situazione, non si sono registrati feriti.
Tra i danni rilevati, il crollo di un muro laterale di un canale pluviale ha aumentato la complessità degli interventi. Già in passato l’amministrazione comunale aveva fatto pulizia delle caditoie per limitare i rischi, ma la quantità d’acqua precipitata ha superato ogni previsione. Il primo cittadino ha evidenziato come le misurazioni regionali abbiano confermato che bacoli ha subito la pioggia più intensa in tutta la campania durante questo episodio.
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Le squadre tecniche e il centro operativo comunale, già attivo per risposte all’emergenza bradisismo e agli eventi sismici recenti, hanno messo in campo tutte le risorse per gestire la situazione e monitorare lo smaltimento dell’acqua nella rete fognaria. Lo scenario resta comunque critico, con evidenti difficoltà a causa della quantità elevata di acqua caduta in poco tempo, situazione che richiederà interventi mirati nelle prossime settimane.
Smottamenti e viabilità compromessa a monte di procida
Anche monte di procida ha subito danni significativi. La pressione dell’acqua ha provocato l’innalzamento notevole della rete fognaria, facendo saltare i tombini in più punti della città. Sono emersi smottamenti e si sono formate diverse buche nella pavimentazione stradale, rendendo la viabilità pericolosa e difficile da gestire.
La protezione civile locale ha avviato un sopralluogo per valutare l’entità dei danni e redigere un rapporto dettagliato da inviare agli enti preposti. I disagi per gli automobilisti e i residenti sono stati evidenti fin dalle prime ore dopo il nubifragio, con zone rese quasi inaccessibili a causa dell’acqua stagnante e della rimozione temporanea dei detriti.
L’attenzione si concentra ora sull’urgenza di interventi di manutenzione straordinaria in più punti sensibili del territorio, per evitare che fenomeni simili causino danni peggiori. I residenti chiedono risposte immediate, soprattutto considerando che gli eventi meteorologici estremi si stanno diffondendo con maggior frequenza nella regione.
Posillipo e napoli: criticità nelle infrastrutture e richieste di interventi urgenti
Nel capoluogo, la zona di posillipo ha affrontato problemi considerevoli. Il nubifragio ha causato improvvisi innalzamenti del livello dell’acqua nelle strade, con la rottura e il sollevamento di numerosi tombini fognari diventati impossibili da reggere per la pressione delle acque piovane. Questo ha comportato interruzioni del traffico e pericoli per gli automobilisti che si sono trovati a dover affrontare vere e proprie aree allagate.
Situazioni simili si sono verificate lungo via posillipo, tra piazza donn’anna e largo sermoneta, dove sono stati segnalati accumuli d’acqua tali da bloccare la circolazione veicolare per ore. L’episodio ha suscitato la reazione di rappresentanti politici locali, come il deputato di alleanza verdi-sinistra francesco emilio borrelli e il consigliere municipale di europa verde lorenzo pascucci.
Entrambi hanno sottolineato come la rete fognaria napoletana non sia più adeguata a supportare le piogge intense che stanno diventando sempre più frequenti. Hanno ribadito l’urgenza di accelerare i lavori per il collettore fognario donn’anna, un progetto già finanziato ma ancora in attesa di realizzazione, fondamentale per mettere in sicurezza un’area particolarmente delicata per la città.
L’appello è rivolto ai governi locali e regionali affinché si diano priorità a investimenti su infrastrutture capaci di affrontare eventi eccezionali, ormai destinati a ripetersi. La fragilità del sistema urbano napoletano davanti a questi fenomeni si è mostrata evidente, richiedendo decisioni concrete e tempestive per la sicurezza dei cittadini.
Un segnale della vulnerabilità del territorio campano
Questa nuova ondata di maltempo nella campania ha riproposto l’urgenza di rivedere la pianificazione per la gestione del territorio. Le interrogazioni e le segnalazioni raccolte oggi testimoniano i rischi connessi a infrastrutture vetuste e insufficienti di fronte a precipitazioni forti e rapide.
L’esperienza di bacoli, monte di procida e posillipo mette sotto i riflettori la necessità di interventi su scala ampia, capaci di migliorare il drenaggio e limitare i danni causati dall’acqua che invade le strade e le abitazioni. Le autorità locali e regionali sono chiamate a definire strategie che considerino anche i mutamenti climatici ormai evidenti nella zona.
Per ora le emergenze vengono affrontate tramite i centri operativi e le squadre di soccorso, ma il rischio reale è che senza una rete più solida aumentino eventi di maggiore gravità nei prossimi anni. Il fulcro resta la tutela delle aree urbane, con particolare attenzione alle zone più fragili come l’area flegrea, che presenta una situazione geologica già complessa.