Nessuna traccia di michael frison a un anno dalla scomparsa nelle campagne di valdicorru

Nessuna traccia di michael frison a un anno dalla scomparsa nelle campagne di valdicorru

La scomparsa di Michael Frison a Valdicorru nel 2024 resta un mistero; la famiglia, guidata da Cristina Pittalis, continua le ricerche mentre l’artista Nicola Urru sensibilizza con un’opera a Platamona.
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Michael Frison, 25enne inglese con madre sarda, è scomparso nel luglio 2024 nelle campagne di Valdicorru (Gallura). Nonostante ricerche e appelli, il suo destino resta un mistero, mentre la famiglia e la comunità continuano a cercarlo con speranza. - Gaeta.it

La scomparsa di michael frison, 25enne inglese con madre sarda, resta un mistero a distanza di un anno. Il giovane è sparito il 13 luglio 2024 nelle campagne di valdicorru, vicino luogosanto, in gallura. La vicenda ha attirato l’attenzione dei media italiani e inglesi, ma nonostante le ricerche ancora non si hanno segnali concreti sul suo destino.

La scomparsa di michael frison: cosa è successo il 13 luglio 2024

Michael frison è svanito nel nulla il 13 luglio 2024, dopo essersi inoltrato nelle campagne di valdicorru, un territorio rurale vicino a luogosanto, in gallura. Quel giorno non ha più dato notizie di sé. I soccorsi sono scattati rapidamente, supportati da volontari e forze dell’ordine, ma non hanno portato a risultati concreti. Le ricerche hanno perlustrato zone impervie, sentieri e boschi, ma non sono emerse tracce utili a ricostruire gli spostamenti o le condizioni in cui michael si trovava.

Il fatto che michael abbia origini miste – padre inglese e madre sarda – ha spinto anche media britannici a seguire la vicenda, mantenendo viva l’attenzione. La famiglia, in particolare la madre cristina pittalis, ha da subito lanciato appelli pubblici, sperando in testimonianze o indizi in grado di chiarire ciò che è accaduto.

La ricerca senza sosta della famiglia e gli appelli pubblici

Cristina pittalis ha utilizzato i social network – soprattutto facebook – per amplificare la richiesta di aiuto e mantenere alta la visibilità del caso. I post della madre raccontano la fatica di vivere con l’incertezza, un dolore invisibile che si rinnova giorno dopo giorno. Le immagini dei messaggi contengono richieste precise di informazioni e un invito a chiunque abbia visto michael in quei giorni a farsi avanti. Gli appelli si sono ripetuti più volte, coinvolgendo comunità locali anche lontane dalla gallura, con l’intento di non dimenticare il ragazzo.

Non sono mancati interventi nelle trasmissioni televisive e articoli su giornali internazionali. Il tema della scomparsa ha mobilitato diversi ambienti sociali e istituzionali, ma ogni mese trascorso senza notizie rischia di far diventare più flebili i segnali di speranza.

L’opera di nicola urru, un gesto d’arte per tenere viva la memoria

Recentemente, l’artista sardo nicola urru ha voluto partecipare sensibilizzando l’opinione pubblica. Ha realizzato un altorilievo sulla sabbia della spiaggia di platamona, nella provincia di sassari, che raffigura una madre intenta a ricomporre un puzzle simbolico, un gesto struggente che rappresenta la madre di michael che cerca di ritrovare il figlio scomparso.

Nei suoi post social, urru ha espresso parole di vicinanza per cristina, sottolineando l’amore incondizionato di una madre e la difficile convivenza con l’incertezza. Ha invitato chi osserva a riflettere sulla realtà di una persona scomparsa e sull’impegno quotidiano di chi non rinuncia a cercarla. Il messaggio dell’artista punta a mantenere viva l’attenzione sul caso e soprattutto a sostenere chi affronta questo tipo di sofferenza.

La scelta di un luogo accessibile come platamona, frequentato da turisti e residenti, ha il valore simbolico di portare fuori dal silenzio un fatto tragico che rischia di cadere nell’oblio. L’opera rimarrà visibile solo per un tempo limitato, ma ha già avuto eco sui media locali e social, contribuendo a rallentare lo scorrere del tempo senza risposte per michael frison.

Le ricerche continuano senza risposte, un mistero che si approfondisce

A un anno dalla scomparsa, le indagini e le ricerche su michael non hanno portato a indizi nuovi. Le forze dell’ordine mantengono vivo il caso, ma senza prove certe ogni pista rimane incerta. I territori di valdicorru e gli spazi intorno a luogosanto sono vasti e difficili da percorrere, specie in estate quando la vegetazione è fitta e i sentieri poco battuti.

La famiglia non si arrende, e nemmeno la comunità locale, che di tanto in tanto organizza giornate di ricerca o iniziative per non dimenticare michael. La speranza è di un giorno trovare almeno un segnale che possa confermare dove sia effettivamente finito il giovane e cosa gli sia successo.

La vicenda si inserisce tra i tanti casi di persone scomparse in Sardegna, che rimangono irrisolti senza una spiegazione chiara. Le difficoltà tecniche e geografiche, unite a un numero limitato di testimoni, rallentano il lavoro degli investigatori. Già si guarda al futuro con qualche timore, ma anche con la consapevolezza che una verità va cercata sempre, in ogni modo possibile, finché il tempo lo permette.

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