La tragica scoperta del neonato morto nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista di Bari ha scosso profondamente la comunità. Questo evento ha avuto luogo il 4 gennaio, ma nei giorni precedenti si sono verificati eventi che hanno sollevato interrogativi inquietanti. Una donna, residente nelle vicinanze, ha affermato di aver sentito un pianto, che inizialmente ha scambiato per il miagolio di gatti. La situazione ha spinto le autorità a indagare ulteriormente.
I dettagli della scoperta
Il drammatico ritrovamento del neonato è avvenuto il 4 gennaio, all’interno della culla termica situata nella chiesa di Bari. La culla è stata installata per garantire la sicurezza dei neonati abbandonati, offrendo un luogo sicuro per la loro custodia. Tuttavia, la notizia della morte del piccolo ha suscitato preoccupazione e tristezza. Le prime indagini hanno subito messo in luce una serie di eventi precedenti al ritrovamento.
Due giorni prima di questo sconvolgente evento, alle 20.30 del 31 gennaio, una donna residente in una palazzina di fronte alla chiesa ha riferito di aver udito dei pianti che provenivano dalla culla. Tuttavia, a causa della presenza di numerosi gatti nella zona, molti dei quali adottati da residenti, la donna ha scambiato i suoni per miagolii. Questa confusione ha sollevato domande sulla tempestività della reazione e sul potenziale caso di vita del neonato.
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La testimonianza che si è rivelata cruciale
Dopo il ritrovamento del neonato, la donna ha deciso di recarsi dai carabinieri il 4 gennaio per fornire una dichiarazione spontanea. Gli agenti hanno trasmesso l’informazione alla squadra mobile, che ha successivamente ascoltato la pensionata come persona informata sui fatti. La sua testimonianza è ora considerata un elemento chiave nelle indagini in corso.
Questo dettaglio potrebbe rivelarsi cruciale per gli investigatori, poiché fornisce un’indicazione temporale del momento in cui il neonato potrebbe essere stato lasciato nella culla. Le autorità stanno ora approfondendo la questione per capire meglio le circostanze che hanno portato a questo tragico evento.
L’eco nella comunità
La notizia della morte del neonato ha scosso il quartiere circostante, creando un clima di inquietudine e tristezza. I residenti, molti dei quali erano a conoscenza della presenza della culla termica, si sono interrogati su come sia stato possibile che un neonato venisse abbandonato in tali condizioni. La culla, pensata per garantire la sicurezza dei neonati, è diventata, in questo caso, il luogo di una tragedia.
Le istituzioni locali hanno avviato iniziative per sensibilizzare la comunità riguardo alla scelta di lasciare i neonati in sicurezza, invece di abbandonarli. Questo triste episodio invita a riflettere sull’importanza del supporto sociale e sull’assistenza alle madri in difficoltà.
La situazione rimane sotto attenta osservazione e le forze dell’ordine continuano le indagini nel tentativo di chiarire quanto accaduto. La comunità rimane in attesa di novità, sperando che la verità emerga e che si possa trovare un senso a un evento così tragico.