Nella società contemporanea, il dibattito sulle esperienze di pre-morte sta finalmente guadagnando attenzione, ma resta un argomento delicato e spesso trascurato. Nders Odv, un’organizzazione inaugurata per offrire supporto a coloro che hanno vissuto tali esperienze, mira a creare un ambiente protetto per la condivisione di racconti e pensieri. Fondata da Davide De Alexandris, l’associazione riconosce che il tema della morte e delle esperienze ad essa collaterali è ancora circondato da pregiudizi e timori. Durante il convegno ‘Le esperienze di pre-morte . Fenomenologia e cambiamenti‘, tenutosi recentemente a Roma, De Alexandris ha condiviso le motivazioni alla base di questa iniziativa.
La missione di Nders Odv
Nders Odv nasce con la precisa intenzione di costituire un rifugio sicuro per le persone che, dopo aver vissuto una NDE, si sentono sole e isolate. Lo stigma sociale intorno alle esperienze di pre-morte crea un ostacolo immenso per chi desidera condividere le proprie storie, aprirsi agli altri e cercare un sostegno in un ambito così sensibile. “Nessuno dovrebbe sentirsi costretto a nascondersi o a soffrire in silenzio”, ha dichiarato De Alexandris, sottolineando l’importanza di avere spazi di confronto dove ciascuno possa raccontare il proprio vissuto senza timore di essere giudicato. Questo approccio rappresenta una risposta a una triste verità : chi ha vissuto una NDE spesso si ritrova a dover fronteggiare non solo il trauma dell’esperienza, ma anche l’incapacità della società di accettarla.
L’obiettivo di Nders Odv è favorire momenti di incontro e discussione tra persone che hanno condiviso esperienze simili. Attraverso il sostegno reciproco, si struttura una rete di solidarietà potente e catartica, dove il dolore e la meraviglia di aver vissuto la soglia tra vita e morte diventano occasioni per crescere e comprendere. La programmazione di eventi e iniziative è uno dei punti focali dell’associazione, che si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica e di abbattere il muro di silenzio che circonda le esperienze di pre-morte.
L’importanza di un dialogo aperto
Il convegno tenutosi a Roma ha messo in luce come, nonostante i progressi, l’argomento delle esperienze di pre-morte continui a sollevare molti interrogativi e curiosità in ambito scientifico e culturale. “Il tabù esiste, ma è meno forte rispetto a qualche anno fa”, ha affermato De Alexandris, mirato a stimolare la riflessione su come la società può evolvere su questo tema. Esiste una certa critica riguardo alla rappresentazione delle NDE, relegandole spesso a curiosità o allineandole a fenomeni non scientifici, dai racconti di alieni alle teorie sulle scie chimiche.
Nders Odv si propone di essere un faro in questo mare di confusioni, aspirando a promuovere un’analisi scientifica delle esperienze di pre-morte. L’idea centrale è che tali eventi possano e debbano essere affrontati con un approccio serio e rigoroso, un passo fondamentale verso la comprensione e l’accettazione di fenomeni che, sebbene misteriosi, sono parte della meravigliosa complessità dell’esperienza umana.
Un futuro di studio e cura
Il sogno di De Alexandris e della sua équipe è quello di portare avanti progetti di studio dedicati, mirati a comprendere le esperienze di pre-morte non solo come eventi individuali, ma come fenomeni con un potenziale significativo per la crescita e la cura delle persone. “Desideriamo che l’argomento venga esplorato in un contesto scientifico e che si arrivi finalmente a studiarlo come merita”, ha chiosato il fondatore di Nders Odv. Il valore di queste esperienze non risiede solo nel loro impatto sulla vita di chi le vive, ma anche nella possibilità che offrono alla comunità di riflettere su questioni esistenziali di fondamentale importanza.
In una società che ancora stenta ad affrontare temi legati alla morte, l’impegno di Nders Odv rappresenta un’apertura verso un dialogo più inclusivo e consapevole. Rimanere in silenzio non è più un’opzione; è tempo di dare voce a chi ha attraversato esperienze profonde, promuovendo un cambiamento culturale che abbatta il silenzio e l’ignoranza.