Il convegno “Nazione Sicura” organizzato da Remind ha visto riuniti a Roma rappresentanti delle istituzioni, esperti e imprenditori per discutere delle tante sfaccettature della sicurezza nel Paese. Dalla protezione urbana ai rischi informatici, passando per la sicurezza alimentare e le infrastrutture, il tema è stato affrontato in modo trasversale e multidisciplinare. I partecipanti hanno puntato su un lavoro comune tra pubblico e privato per rispondere alle sfide attuali con strumenti concreti e lungimiranti.
La visione del presidente del senato ignazio la russa sulla sicurezza integrata
Ignazio La Russa, presidente del Senato, ha aperto i lavori sottolineando l’importanza di una strategia di sicurezza che contempli ambiti diversi e interconnessi. Ha citato la sicurezza urbana, nazionale, sanitaria e quella nei luoghi di lavoro evidenziando come solo un approccio condiviso tra istituzioni, imprese e società civile possa garantire risultati duraturi. Per lui la sicurezza si configura come valore da salvaguardare costantemente perché rappresenta la base della libertà, della legalita e della crescita economica e sociale. La Russa ha voluto mettere in luce anche il carattere strategico e complesso del tema, che esige un impegno diffuso e articolato nelle diverse dimensioni della vita quotidiana.
Sicurezza come presidio fondamentale
Il presidente del Senato ha definito la sicurezza non solo una condizione di protezione ma anche un presidio fondamentale che assicura stabilità e dignità agli individui. Ha riconfermato la necessità di un dialogo continuo e di collaborazioni concrete tra pubblico e privato. Questo permetterà secondo lui di rafforzare non solo la tutela dei cittadini, ma anche la civiltà stessa di un Paese.
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Il ruolo delle istituzioni e del dialogo con il settore privato nel garantire la sicurezza nazionale
La giornata ha coinvolto figure di spicco del mondo governativo e istituzionale accanto a imprenditori e professionisti. L’obiettivo era convergere in un dialogo fertile in cui partecipanti provenienti da background differenti potessero creare sinergie per sviluppare strategie concrete. Wando Ferro, sottosegretario dell’Interno, ha ricordato che la sicurezza non riguarda soltanto aspetti tecnici ma anche la tutela dei diritti e della privacy. Ha richiamato l’attenzione sulle nuove minacce digitali e sull’importanza di governare la sfida dell’intelligenza artificiale in modo sicuro.
Ferro ha auspicato una solida alleanza tra istituzioni, imprese e cittadini per rispondere alle sfide della cybersicurezza. Ha ribadito che solo con un impegno collettivo, che si fonda sul bene comune, sarà possibile proteggere l’Italia e assicurare libertà e sicurezza a tutti. Ha anche sottolineato la volontà di continuare un confronto aperto con Remind per approfondire i temi legati alla sicurezza.
Formazione e competenze: il pensiero di maurizio vallone sulla leadership nel settore sicurezza
Maurizio Vallone, direttore della scuola di perfezionamento per le forze di polizia, ha ricordato il ruolo essenziale della sua istituzione nel formare figure dirigenziali che sappiano affrontare la complessità della sicurezza moderna. Ha evidenziato la necessità di dirigenti preparati sia sul piano giuridico sia su quello tecnologico. Questi professionisti devono essere pronti a collaborare con il mondo accademico e con l’industria privata per anticipare le sfide.
Leadership e flessibilità
Vallone ha parlato di una leadership poliedrica, capace di trasformare problemi emergenti in opportunità per migliorare gli standard operativi. Per lui, i manager della sicurezza devono essere flessibili e competenti per restare un passo avanti rispetto alle forme di criminalità e alle nuove minacce. La formazione continua rappresenta così un fattore chiave per rafforzare la capacità di risposta delle forze di polizia e delle amministrazioni coinvolte.
Contributi di remind e l’importanza della sicurezza urbana e sussidiaria nello sviluppo nazionale
Giulio Gravina, presidente del dipartimento sicurezza urbana e sussidiaria di Remind e vicepresidente dell’Aniv, ha posto l’accento sulla costruzione di un sistema di sicurezza efficiente e partecipato. Ha parlato della protezione come presupposto per tutelare le famiglie e le imprese, ma anche per promuovere lo sviluppo culturale, sociale ed economico dell’Italia. Secondo Gravina, solo una collaborazione duratura con governo, parlamentari e istituzioni potrà produrre risultati concreti.
Remind ha promosso il “Libro bianco” sulla sicurezza, che mette in evidenza la necessità di sostenibilità, innovazione e investimenti trasversali su più livelli. L’idea è quella di affrontare la gestione della sicurezza come un processo integrato che coinvolga tutti i soggetti interessati e che tuteli il patrimonio del paese insieme alle persone.
Valorizzazione degli immobili pubblici: un impegno del governo per sicurezza e rigenerazione urbana
Lucia Albano, sottosegretario dell’Economia e delle Finanze, è intervenuta sul tema della gestione degli immobili pubblici. Ha spiegato che il Governo punta a ridurre la frammentazione delle competenze che ha portato negli anni a inefficienze. La strategia non riguarda solo la sostenibilità finanziaria, ma anche il recupero di valore economico e sociale attraverso processi di rigenerazione urbana.
Albano ha segnalato un approccio incentrato su tre direttrici principali: social housing, student housing e senior living, aggiungendo una quarta “S” dedicata alla sicurezza. La messa in sicurezza del patrimonio immobiliare è per lei un passaggio necessario per garantire la fruibilità e la stabilità degli immobili destinati a vari usi. Ha sottolineato l’importanza di un coordinamento tra istituzioni e il coinvolgimento del settore privato in iniziative di partenariato strategico.
Immobili pubblici come risorsa
La sua visione promuove un uso degli immobili pubblici come risorsa funzionale ai bisogni della comunità, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale. La sinergia con il privato, in tale contesto, punta a favorire progetti lungo termine capaci di generare impatti positivi per tutti.
Sicurezza a 360 gradi: fabrizio curcio e l’integrazione tra safety e security
Fabrizio Curcio, capo dipartimento dell’amministrazione generale del Mef, ha rimarcato la necessità di un approccio complessivo alla sicurezza. Ha distinto tra la “safety” legata alla protezione da eventi naturali o incidenti industriali e la “security” riferita alla tutela dall’ordine pubblico e dalle minacce terroristiche. Ha auspicato una sintesi tra queste due dimensioni perché attualmente le sfide impongono un lavoro integrato.
Curcio ha osservato che solo un coordinamento multilivello e interdisciplinare permette di attuare misure efficaci per limitare i rischi di qualunque natura. Una gestione con questa visione sostiene l’uso migliore delle risorse in campo umano e tecnologico, favorendo così una risposta più rapida e mirata tanto in caso di emergenze naturali quanto in ambito di sicurezza pubblica.
Sovranità alimentare e resilienza territoriale: l’intervento di angelo rossi nel dialogo sulla sicurezza
Angelo Rossi, consigliere del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, ha evidenziato le vulnerabilità che emergono a causa di conflitti globali e problemi nelle catene logistiche. Ha richiamato l’attenzione sulla necessità di puntare alla sovranità alimentare come elemento strategico in grado di garantire qualità, diversificazione e innovazione tecnologica nella produzione.
Rossi ha indicato l’agricoltura come uno snodo essenziale per la protezione ambientale e per generare benessere nei territori. Sostiene un metodo che metta in relazione questi aspetti per costruire una linea di sviluppo che l’Italia potrebbe guidare anche a livello europeo. Ha ricordato come l’attuale governo abbia adottato politiche decisive che vanno in questa direzione, segnalando la sovranità alimentare come base per la crescita futura.
Proteggere le infrastrutture stradali: le parole di giuseppe pecoraro e il valore strategico delle reti viarie
Giuseppe Pecoraro, prefetto e presidente di Anas, ha illustrato il valore centrale delle reti stradali nel sistema infrastrutturale nazionale. Oggi le strade, oltre a permettere i flussi di persone e merci, ricoprono un ruolo decisivo nella gestione delle emergenze e nella resilienza economica. L’efficienza e il presidio tecnologico garantiscono una risposta più rapida sul territorio in caso di crisi.
Pecoraro ha parlato delle infrastrutture come “driver” per lo sviluppo economico e come moltiplicatori della capacità dello Stato di intervenire in situazioni critiche. Ha sottolineato l’importanza di un’azione coordinata che assicuri un sistema viario solido, aggiornato e sorvegliato con attenzione, per fronteggiare rischi naturali, attacchi o altre minacce.
Partecipazione e sinergie tra pubblico e privato nel convegno di remind per rafforzare il sistema italia
La manifestazione ha avuto un parterre folto, con rappresentanti di primo piano del governo, Parlamento e forze dell’ordine insieme a esponenti di aziende, istituti di ricerca e associazioni. Presenze istituzionali come Lorenzo Guerini, Maurizio Gasparri e Fabrizio Curcio si sono unite a figure del mondo imprenditoriale e dei servizi per costruire un confronto su diversi fronti della sicurezza.
Dal pubblico al privato si è registrato un clima di dialogo che ha permesso di mettere a sistema competenze e competizioni. La partecipazione ha rappresentato una sorta di “laboratorio” per elaborare riflessioni e proposte capaci di incidere in modo concreto sul futuro del Paese. L’evento ha rimarcato come la stabilità e la coesione nazionale passino da una gestione integrata di tutte le componenti di sicurezza.
Sicurezza e libertà secondo paolo crisafi: un rapporto di reciproca dipendenza nella democrazia
Paolo Crisafi, presidente di Remind, ha richiamato il significato vero della sicurezza che non va mai intesa come limite alla libertà, ma piuttosto come condizione della sua esistenza. Ha osservato che vivere senza timori in uno spazio giusto è il presupposto per esercitare i diritti individuali e collettivi.
Nel suo intervento ha ribadito che la sicurezza in tutte le sue forme crea le condizioni perché una società possa funzionare in modo stabile e giusto. Crisafi ha affermato che l’obiettivo di “Nazione Sicura” è offrire un modello concreto che promuova la sicurezza come garanzia di diritti e opportunità. Un’Italia più sicura, sostiene, sarà inevitabilmente anche più libera.