Natale senza messa di mezzanotte a Caivano: la scelta di don Maurizio Patriciello

Natale senza messa di mezzanotte a Caivano: la scelta di don Maurizio Patriciello

A Caivano, la chiesa del Parco Verde non celebra la messa di mezzanotte per motivi di sicurezza, riflettendo le difficoltà sociali e l’abbassamento della partecipazione comunitaria durante il Natale.
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Natale senza messa di mezzanotte a Caivano: la scelta di don Maurizio Patriciello - Gaeta.it

A Caivano, nella chiesa del Parco Verde, il Natale di quest’anno ha segnato un cambiamento significativo: per la prima volta non è stata celebrata la tradizionale messa di mezzanotte. Questa decisione ha destato grande attenzione e discussione tra i fedeli e la comunità, poiché rappresenta un segno dei tempi difficili che molti stanno affrontando. Don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa, ha condiviso il contesto e le motivazioni dietro a tale scelta in un’intervista al quotidiano Avvenire, chiarendo che la sicurezza dei parrocchiani e dei bambini è al primo posto.

La ragione dietro la decisione della chiesa

Don Maurizio ha evidenziato le preoccupazioni legate alla sicurezza, affermando: “Ci sarebbe potuto essere qualche incidente. Voglio che nessuno si faccia male, da prete devo tutelare tutti”. Queste parole evidenziano un clima di tensione che ha colpito il Parco Verde nell’ultimo mese, dovuto principalmente agli sgomberi delle case occupate abusivamente dalla camorra. La situazione di instabilità ha portato a una diminuzione della partecipazione degli abitanti alla vita comunitaria, trasformando il Natale da un momento di celebrazione a uno di riflessione e preoccupazione.

Negli ultimi tempi, gli eventi di cronaca locale hanno fatto emergere un contesto difficile, caratterizzato da strascichi di violenza e paura che hanno coinvolto non solo gli adulti, ma anche i bambini. La messa di mezzanotte è sempre stata un momento di grande festa e di unità, ma quest’anno, secondo don Maurizio, le circostanze hanno reso impossibile la sua celebrazione. La paura di possibili alterchi o incidenti ha prevalso sulla sacralità dell’evento, con il parroco che ha sentito la responsabilità di proteggere i suoi parrocchiani da ogni rischio.

Un abbassamento della partecipazione in chiesa

Inoltre, don Maurizio ha sottolineato un dato preoccupante: “La frequenza in chiesa s’è più che dimezzata”. Questo abbassamento della partecipazione evidenzia non solo una crisi di presenza fisica, ma anche una diminuzione dell’interesse verso le attività religiose tra i giovani e le famiglie. L’impossibilità di celebrare la messa di mezzanotte è il riflesso di una comunità in difficoltà, in cui la paura si è insinuata nelle case e nei cuori.

La realtà del Parco Verde, sempre più segnata da problematiche sociali e ambientali, porta a una riflessione più profonda sul significato della fede e della comunità. Don Maurizio si rattrista in particolare per i bambini: “Il dolore più grande sono i bambini, tante famiglie non ce li mandano né all’oratorio, né al catechismo”. Questo isolamento sociale si riflette nelle dinamiche di vita dei più giovani, privandoli di esperienze formative ed educative e contribuendo a una spirale di disagio che può avere effetti a lungo termine.

La comunità di Caivano di fronte alle sfide

La situazione di Caivano solleva interrogativi su come la comunità possa affrontare questa fase delicata. In un contesto in cui la chiesa ha storicamente rappresentato un punto di riferimento, la mancanza di celebrazioni come la messa di mezzanotte segna una rottura. La risposta alle sfide sociali, economiche e di sicurezza richiede un impegno collettivo, dove i membri della comunità possano ritrovarsi uniti, nonostante le avversità.

Le parole di don Maurizio Patriciello sono un invito a riflettere sull’importanza della solidarietà e dell’inclusione. La chiesa, pur non celebrando la messa di mezzanotte, continua ad essere un luogo di conforto per molti. Il leader spirituale è determinato a cercare soluzioni per far tornare i bambini e le famiglie a partecipare attivamente alla vita della comunità, sottolineando che i legami umani e spirituali possono superare anche i momenti di crisi più profondi.

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