Pesaro si appresta a vivere un Natale meno festoso, con un incremento significativo delle tasse che rappresenterà un onere di circa 2,2 milioni di euro per le famiglie e le aziende locali. Durante una conferenza stampa che ha avuto luogo a fine anno, i rappresentanti del centrodestra pesarese hanno sollevato preoccupazioni sul futuro economico della città , sottolineando come le nuove misure fiscali potrebbero avere un impatto diretto sulle finanze domestiche e sulle attività commerciali.
Aumento dell’addizionale IRPEF e dell’IMU
Tra le principali voci dell’incremento fiscale si evidenziano i 1,9 milioni di euro che derivano dall’aumento dell’addizionale IRPEF. Questo provvedimento avrà un peso notevole sulle tasche dei cittadini pesaresi, portando a un carico maggiore per le famiglie già in difficoltà . Accanto a questa misura, c’è anche l’aggravio di 230.000 euro legato all’aumento dell’IMU, che sta creando malumori tra coloro che si trovano a fronteggiare già un periodo di congiuntura complessa.
I rappresentanti del centrodestra hanno avvertito che anche i turisti non saranno esenti da queste novità fiscali, con la revisione della tassa di soggiorno che si prevede potrà generare ulteriori 60.000 euro per le casse comunali. Questa scelta, pensata per far fronte ai buchi di bilancio, rischia di compromettere l’attrattività turistica di Pesaro, un aspetto fondamentale per l’economia locale. Il clima festivo potrebbe così essere offuscato da queste decisioni, contribuendo a indebolire il potere d’acquisto dei residenti.
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Rincari per la TARI e le bollette dell’acqua
Oltre agli aumenti già menzionati, si aggiungeranno i rincari della TARI, previsti intorno al 4,5%. Questa situazione di difficoltà economica potrà riflettersi non solo sul benessere delle famiglie, ma anche sulla capacità delle piccole imprese di mantenere la propria attività . Con gli aumenti delle bollette dell’acqua che ormai hanno toccato picchi considerevoli, hanno cercato di evidenziare l’inasprimento delle condizioni di vita a Pesaro.
La somma di questi fattori economici crea un fragile equilibrio per le famiglie e le imprese locali, già provate dalla crisi economica globale. Le preoccupazioni espresse dai consiglieri d’opposizione si concentrano sulla sostenibilità delle scelte fatte dall’amministrazione, che potrebbero amplificare i disagi senza garantire un reale miglioramento della situazione.
Il Documento Unico di Programmazione e la mancata visione
Il Documento Unico di Programmazione presentato dall’amministrazione comunale di Pesaro ha sollevato ulteriori critiche. I consiglieri di opposizione lo hanno definito “confuso e pieno di contraddizioni“, indicando che le misure proposte non offrono delle soluzioni efficaci a lungo termine, ma risultano piuttosto come un insieme di misure tampone. Si sostiene pertanto che l’amministrazione non ha dimostrato una chiara visione strategica per la città .
In una fase di incertezze, gli oppositori invitano a riflettere sulle scelte fatte, suggerendo che gli errori dei mesi passati abbiano evidenziato una mancanza di programmazione. I critici evidenziano l’importanza di un approccio più lungimirante e strutturato, per affrontare le difficoltà economiche senza scaricare il peso sulle spalle di chi già fatica a tirare avanti.
La narrazione che emerge da questi eventi sottolinea le sfide che Pesaro deve affrontare e la necessità di un cambiamento significativo nella gestione delle finanze comunali. Le prossime settimane saranno cruciali per il futuro della città e delle sue comunità , che attendono con ansia risultati concreti e una visione chiara per il rilancio.