Il mondo delle produzioni ortofrutticole certificate in Italia si organizza attorno a un nuovo organismo capace di unire strategie e competenze. A Macfrut 2025, evento di riferimento che si svolge a Rimini, è stato presentato il comitato ortofrutta dop igp, nato per dare una guida collettiva ai consorzi di tutela e per rispondere alle nuove sfide ambientali e di mercato che interessano questo importante segmento agricolo.
Un nuovo coordinamento tra consorzi per le produzioni ortofrutticole certificate
Sono 32 i consorzi di tutela che hanno aderito al comitato, nato sotto l’egida di Origin Italia, uno dei principali operatori nel settore delle indicazioni geografiche. A guidare questa iniziativa è Ernesto Seppi, rappresentante del consorzio di tutela della DOP Mela Val di Non, che svolge un ruolo chiave nel coordinare le attività comuni. L’obiettivo è valorizzare in modo unitario le produzioni ortofrutticole certificate DOP e IGP, ottimizzando la collaborazione e condividendo strategie per affrontare le difficoltà del settore.
Una gestione integrata per il futuro del settore
La nascita del comitato riflette la crescente necessità di una gestione integrata, che dialoghi con soggetti pubblici, operatori privati e centri di ricerca. L’esperienza già maturata in altri comparti come quello dei formaggi o dei prodotti a base di carne ha mostrato come il coordinamento fra consorzi possa rafforzare le posizioni sul mercato e produrre effetti concreti sulla qualità e sulla competitività , anche sui mercati internazionali.
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Il confronto con ismea e crea sulle sfide del settore ortofrutticolo
Nel corso della presentazione a Rimini, il comitato ha promosso un incontro con protagonisti istituzionali rilevanti. Livio Proietti, presidente di ISMEA, ha descritto le azioni già messe in campo dall’istituto per sostenere il settore ortofrutticolo. “Ismea lavora su strumenti finanziari e misure mirate capaci di supportare le aziende nel miglioramento competitivo, soprattutto in una fase segnata da evoluzioni climatiche rapide e da nuove esigenze produttive.”
Prospettive future secondo crea
Maria Chiara Zaganelli, direttrice generale del CREA, ha posto l’attenzione sulle prospettive future delle produzioni a indicazione geografica. Si è soffermata soprattutto sulle cultivar, evidenziando quanto sia urgente rivedere e aggiornare i disciplinari di produzione. Le modifiche dovranno tenere conto dell’aggravarsi del cambiamento climatico e delle nuove fitopatie, malattie delle piante che rischiano di ridurre fortemente le rese e la qualità dei prodotti.
Questo scambio di idee e informazioni tra i consorzi e gli enti di supporto scientifico e finanziario è fondamentale per impostare interventi condivisi e articolati nel medio termine. Nelle parole dei rappresentanti istituzionali emerge la necessità di azioni tempestive e coordinate, capaci di mantenere e rafforzare la presenza delle produzioni ortofrutticole italiane di qualità nei mercati nazionali e internazionali.
La sinergia tra consorzi come chiave per affrontare le sfide future
Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, ha sottolineato l’importanza del nuovo comitato per tutto il comparto ortofrutticolo. Ha richiamato l’esperienza già consolidata nel settore dei formaggi e degli insaccati, dove la collaborazione fra consorzi e la condivisione di competenze hanno permesso di reagire meglio a sfide complesse e di rafforzare la propria posizione sul mercato.
Baldrighi ha evidenziato che il settore ortofrutticolo sta finalmente riconoscendo l’urgenza di agire in squadra, unendo capacità imprenditoriali, istituzioni pubbliche e centri di ricerca in una visione strategica condivisa. Questo approccio mira non solo a rispondere alle emergenze climatiche e alle nuove malattie delle piante, ma anche a migliorare la promozione e la valorizzazione dei prodotti certificati.
Un dialogo continuo per la sostenibilitÃ
Il comitato, quindi, rappresenta non solo uno strumento di coordinamento ma anche una piattaforma su cui costruire un dialogo continuo e pragmatico fra tutti gli attori coinvolti, promuovendo decisioni concrete e adattate alle reali esigenze del settore ortofrutticolo certificato in Italia. Già dalle prime iniziative, la collaborazione tra consorzi e istituzioni promette di indirizzare la produzione verso una maggiore sostenibilità e resilienza.