A Napoli, l’amministrazione comunale sta intensificando gli sforzi per contrastare il problema degli sversamenti illeciti di rifiuti. Con l’implementazione di telecamere mobili e l’attivazione di nuove misure di sorveglianza, l’obiettivo è di tutelare l’ambiente e sensibilizzare i cittadini circa l’importanza del rispetto delle norme di smaltimento.
Iniziative dell’amministrazione comunale per la tutela ambientale
Il contrasto al fenomeno degli sversamenti abusivi di rifiuti è diventato una priorità per l’assessore all’Igiene Urbana, Vincenzo Santagada. L’amministrazione ha già avviato una serie di interventi che mirano a ridurre questo fenomeno, caratterizzato da una mancanza di consapevolezza e responsabilità ambientale. Santagada ha messo in evidenza l’importanza di affrontare questa criticità attraverso un impegno economico, deciso e costante. Queste nuove iniziative sono pensate non solo come un intervento repressivo, ma anche come strumenti di sensibilizzazione per l’intera popolazione.
Le nuove telecamere, che si aggiungono agli altri strumenti di monitoraggio, verranno collocate in punti considerati strategici, dove sono solitamente registrati gli sversamenti di rifiuti. La flessibilità delle telecamere mobili consentirà agli operatori di spostarle rapidamente in base alle necessità del territorio, una soluzione che mira a ottimizzare i controlli e le operazioni di verifica nei luoghi più critici della città.
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Collaborazione tra diversi assessorati e potenziamento della sorveglianza
Un elemento fondamentale per il successo di queste iniziative è la sinergia tra vari assessorati. In particolare, l’assessorato alla Sicurezza, diretto da De Jesu, ha collaborato attivamente alla progettazione del sistema di sorveglianza. In totale, sono state messe in campo 12 telecamere mobili, che potranno essere posizionate in base alla gravità e alla frequenza dei reati ambientali in determinati luoghi. Queste azioni si aggiungono al lavoro quotidiano effettuato dai 10 operatori di Asia, l’azienda che gestisce l’igiene urbana a Napoli. Questi operatori non solo effettuano la raccolta dei rifiuti, ma hanno anche il compito di monitorare il territorio per identificare e segnalare situazioni di degrado.
Misure di bonifica e impatti sull’ambiente
Un esempio concreto degli sforzi di bonifica è rappresentato dall’intervento in via Mastellone, dove è stato ripristinato un ex campo rom. Qui, sono stati investiti quasi 1 milione di euro per rimuovere 90 tonnellate di rifiuti, alcuni dei quali contenevano amianto. Questi interventi non solo migliorano la qualità dell’ambiente nella zona, ma rappresentano anche un messaggio chiaro riguardo l’impegno dell’amministrazione nel ripristinare la dignità e la salute pubblica in spazi precedentemente degradati.
L’assessore Santagada ha evidenziato il potenziale impatto positivo delle telecamere sulla raccolta differenziata. Con l’obiettivo di raggiungere il 45% di raccolta differenziata nel 2024, il coinvolgimento attivo e responsabile dei cittadini sarà cruciale. Il successo di queste iniziative dipenderà, infatti, dalla volontà dei napoletani di sostenere un cambiamento culturale in tema di gestione dei rifiuti e rispetto per l’ambiente.
La mobilitazione della comunità, assieme agli strumenti tecnologici, rappresenta una combinazione vincente per affrontare una delle problematiche più serie del territorio napoletano.