Napoli: il padre spara accidentalmente alla figlia di sette anni, si cerca l’arma

Napoli: il padre spara accidentalmente alla figlia di sette anni, si cerca l’arma

Un uomo di Napoli ferisce accidentalmente la figlia di sette anni, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza e il possesso di armi da fuoco da parte di individui con precedenti penali.
Napoli3A Il Padre Spara Acciden Napoli3A Il Padre Spara Acciden
Napoli: il padre spara accidentalmente alla figlia di sette anni, si cerca l’arma - Gaeta.it

A Napoli, un episodio preoccupante ha suscitato indignazione e timore nella comunità. Un uomo ha accidentalmente ferito la propria figlia di soli sette anni, e ciò ha sollevato interrogativi sul possesso di armi da fuoco e sul precedente penale del genitore. Questo incidente getta un’ombra sul delicato tema della sicurezza e del crimine nella città.

L’incidente e le sue conseguenze

L’episodio si è verificato quando Gennaro Cozzolino, un uomo di 46 anni con legami noti al clan Mazzarella, ha accidentalmente fatto partire un colpo mentre si trovava in casa con la figlia. Il proiettile ha colpito la bambina alla spalla, ma fortunatamente non ha riportato lesioni gravi. Tuttavia, l’evento ha riaperto le ferite di un passato già buio: Cozzolino non è nuovo a tali incidenti. Nel 2016, infatti, aveva ferito un’altra bambina durante una spedizione punitiva contro venditori ambulanti che si rifiutavano di pagare il “pizzo”. Per quell’episodio fu condannato a nove anni di carcere, ma rilasciato dopo soli cinque.

Attualmente, Gennaro Cozzolino è indagato per lesioni colpose aggravate dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi. La situazione è aggravata dal fatto che, nonostante i precedenti penali e il rischio rappresentato dalla sua condotta, l’uomo non è stato immediatamente arrestato, alimentando la paura e l’ansia tra i cittadini.

Le indagini e le dichiarazioni ufficiali

Dopo l’incidente, Gennaro Cozzolino è rimasto irreperibile per circa 24 ore, prima di presentarsi presso la Questura. Nel suo incontro con le autorità, ha riconosciuto la sua responsabilità, ma la pistola rimane ancora irrintracciabile. Cozzolino ha dichiarato di aver gettato l’arma in un luogo sconosciuto, probabilmente in preda al panico dopo quanto accaduto.

La ricerca dell’arma rappresenta un compito cruciale per le forze dell’ordine, che devono chiarire non solo l’ubicazione dell’arma ma anche come Cozzolino fosse in possesso di un’arma da fuoco, vista la sua storia criminale. La preoccupazione è alta in città, dove il fenomeno delle armi illegali continua a destare allarme sociale. L’assenza di immediate misure coercitive ha portato a far crescere il sentimento di insoddisfazione tra i cittadini.

Le reazioni politiche e sociali

La vicenda ha evocato una forte risposta da parte della politica locale. Francesco Emilio Borrelli, deputato dei Verdi, ha espresso il suo disappunto riguardo all’assenza di arresto per Cozzolino. Borrelli ha affermato che è inaccettabile che un individuo con un passato criminale, e che ha sparato alla propria figlia, non finisca in carcere. La sua dichiarazione ha colpito nel segno, sottolineando la necessità di misure più severe contro chi mette in pericolo la vita di minori.

La comunità è in fermento e attende con trepidazione l’esito delle indagini, evidenziando un desiderio collettivo di maggiore sicurezza e giustizia. La richiesta di pene severe per offenders come Cozzolino si fa sempre più pressante, con tanti cittadini che chiedono un cambio di rotta da parte delle istituzioni allo scopo di fermare questa spirale di violenza. Sotto il riflettore, la questione del controllo delle armi e delle responsabilità legali di chi ha precedenti penali è diventata più urgente che mai.

Change privacy settings
×