Napoli: I carabinieri contrastano un’industria illegale di parcheggiatori abusivi con 323 denunce nel 2023

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Napoli: I carabinieri contrastano un'industria illegale di parcheggiatori abusivi con 323 denunce nel 2023 - Gaeta.it

A Napoli, il fenomeno dei parcheggiatori abusivi non è solo una questione di illegalità marginale, ma una vera e propria industria clandestina con guadagni quotidiani considerevoli. I carabinieri del comando provinciale sono in prima linea nella lotta contro questo problema, registrando un'imponente attività di repressione e prevenzione. Dall'inizio dell’anno, sono state effettuate 323 denunce, con una media di quasi due parcheggiatori abusivi identificati ogni giorno.

Il contrasto contro i parcheggiatori abusivi

Azioni di controllo intensificate

I carabinieri napoletani hanno attuato diverse operazioni a largo raggio con l’obiettivo di monitorare e ridurre il numero dei parcheggiatori abusivi nella città. Questi interventi non sono solo mirati a reprimere un fenomeno apparente, ma anche a studiare e comprendere a fondo le dinamiche del territorio. Sono state adottate misure di controllo finalizzate a combattere non solo l’illecita occupazione degli spazi pubblici, ma anche a colpire le reti di criminalità organizzata che ne traggono profitto.

Il racconto di una residente di Posillipo, aggredita da un parcheggiatore abusivo dopo aver parcheggiato nel posto "riservato", evidenzia l’aggressività di ulteriori elementi del problema: l’intimidazione e le minacce sono frequenti. Questa signora si è trovata a dover affrontare non solo la molestia, ma anche un abuso di potere da parte di qualcuno considerato un operatore illegale. Gli investigatori hanno identificato il soggetto, un uomo di 32 anni già conosciuto dalle forze dell’ordine.

Un fenomeno radicato e complesso

L’illecito traffico di parcheggiatori abusivi potrebbe essere considerato un aspetto folkloristico di Napoli, ma si tratta di una realtà ben più complessa. La criminalità organizzata spesso si infiltra in queste pratiche, controllando e gestendo queste attività illecite in modo strutturato. Le operazioni dei carabinieri hanno portato all’arresto di 11 persone legate al clan Contini, accusate di associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori. Tali arresti mettono in luce come il potere e il controllo economico di questi gruppi si estendano fino alle aree urbane della città, dove il business dei parcheggiatori abusivi fiorisce.

Numeri e statistiche sul fenomeno

Dati allarmanti e potenziale economico

I dati relativi ai parcheggiatori abusivi a Napoli sono preoccupanti. Nei primi sette mesi del 2023, 323 individui sono stati denunciati. Molti di loro possiedono un trascorso criminale, già noti alle forze dell’ordine per varie violazioni della legge. Quasi tutti sono sottoposti a misure di divieto di accesso nelle aree urbane, ma nonostante ciò, continuano a operare.

Questa rete di attività illegali produce introiti significativi per chi opera nel settore. Le tariffe applicate variano notevolmente in base alla località e all’evento in corso: per esempio, durante le partite del Napoli o concerti, i prezzi possono lievitare notevolmente, raggiungendo anche i 30 euro per un posto auto. A questi costi, si aggiungono situazioni di squilibrio economico che pesano sui cittadini, specialmente nei luoghi di grande affluenza come le spiagge o i teatri.

Aree in cui operano i parcheggiatori abusivi

Le zone più colpite da questa attività illecita comprendono il lungomare, il centro storico, e i titolari di parcheggi ufficiali che subiscono pressioni e minacce per cederne la gestione a questi operatori abusivi. In particolare, le aree che si concentrano intorno a eventi e movida notturna, come Chiaia e Vomero, sono teatro di tali aggressioni economiche, facendo aumentare la domanda di parcheggi durante i fine settimana.

La lunghezza della lista di zone strategiche occupate da parcheggiatori abusivi mette in evidenza la gravità e la pervasività del problema, rendendo necessaria un’azione coordinata continua da parte delle forze dell’ordine per ristabilire la legalità nel settore. Le stime suggeriscono che le cifre di profitto generate in questo contesto oltrepassano l’indecenza, forgiando un’industria del tutto illegale che il comando provinciale di Napoli sta cercando di estirpare attraverso operazioni costanti di monitoraggio e repressione.

Ultimo aggiornamento il 4 Agosto 2024 da Laura Rossi

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