Mosciano Sant’Angelo presenta il Distretto Rurale Agroalimentare Terramàne: un progetto di valorizzazione locale

Mosciano Sant’Angelo presenta il Distretto Rurale Agroalimentare Terramàne: un progetto di valorizzazione locale

Presentato a Mosciano Sant’Angelo il progetto DIRU Terramàne, volto a valorizzare il settore agroalimentare locale attraverso cooperazione, innovazione e pratiche sostenibili tra le piccole e medie imprese.
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Mosciano Sant’Angelo presenta il Distretto Rurale Agroalimentare Terramàne: un progetto di valorizzazione locale - Gaeta.it

Un nuovo progetto per il potenziamento del settore agroalimentare è stato recentemente presentato a Mosciano Sant’Angelo, con l’obiettivo di mettere in risalto le esperienze e le strategie migliori degli operatori locali. Il Distretto Rurale Agroalimentare Terramàne è il fulcro dell’incontro organizzato dal Gal, il Gruppo di Azione Locale, che ha illustrato le fasi di progettazione e pre-incubazione che hanno preceduto la sua costituzione ufficiale.

Valorizzare le risorse locali attraverso un approccio inclusivo

Il progetto del Distretto Rurale, denominato DIRU Terramàne, ha adottato fin dall’inizio un metodo dal basso, mirato a coinvolgere le aziende operanti nel settore agroalimentare della zona. Questa iniziativa permette non solo di valorizzare il territorio, ma anche di promuovere l’innovazione tra le imprese, sfruttando opportunità di premialità nell’ambito della strategia 2023/2027 del Gal Terreverdi Teramane. I distretti rurali rappresentano un insieme produttivo caratterizzato da un’identità storica e territoriale ben definita, fondata sull’integrazione tra attività agricole e altri settori locali. La produzione di beni e servizi, caratterizzati da specificità che riflettono le tradizioni e le vocazioni del territorio, è un elemento chiave.

Le caratteristiche fondamentali identificabili nei distretti rurali comprendono l’integrazione tra attività primarie e secondarie, la produzione di beni unici, un’omogeneità territoriale e una forte interconnessione tra i contesti produttivi e istituzionali. Questo approccio consente una riqualificazione continua delle risorse e la creazione di un ambiente economico favorevole allo sviluppo di piccole e medie imprese.

L’importanza della cooperazione tra attori locali

Alla presentazione del progetto hanno partecipato importanti figure come il presidente del Gal, Pasquale Cantoro, e Fabrizio Luciani, presidente del CdA di Partners srl, che ha seguito ogni fase di progettazione del distretto. Cantoro ha sottolineato l’importanza della cooperazione tra attori pubblici e privati, promuovendo una cultura del “fare sistema” per il bene comune. La strategia del Gal prevede non solo iniziative pilota di cooperazione, ma anche la creazione di filiere corte e mercati locali sostenibili dal punto di vista economico, sociale ed ambientale.

Il coinvolgimento attivo del territorio rappresenta un principio cardine del progetto. Cantoro ha ribadito come il successo del DIRU possa essere attribuito alla partecipazione attiva dei membri. “Le relazioni interpersonali e la condivisione di conoscenze sono state identificate come fattori cruciali nella costruzione di un progetto che rispecchi le esigenze e le aspirazioni della comunità locale.” La gestione dei rapporti umani diviene, quindi, fondamentale per affrontare le sfide della competizione in un contesto collaborativo.

Progetti e idee dall’operato degli operatori locali

Durante l’incontro, si è dato ampio spazio ai rappresentanti delle aziende locali, che hanno presentato le loro idee e progetti legati all’attuazione del Distretto. Diversi operatori hanno illustrato le pratiche innovative che intendono mettere in campo. Tra questi, Matteo Montecchia del Frantoio Montecchia, Walter D’Ambrosio di Terra di Ea, e Simone Renzi del pastificio la Nuova Chitarra, hanno condiviso proposte concrete basate su un modello di economia sostenibile.

Walter D’Ambrosio ha evidenziato la necessità di ottimizzare risorse e saperi, suggerendo di condividere spazi e conoscenze tra le aziende più piccole. Questa sinergia offre un’opportunità per migliorare la pianificazione e le operazioni quotidiane. Simone Renzi ha presentato l’idea di un Agrihub, una piattaforma integrata per la gestione logistica delle piccole aziende. “Questo sistema avverrebbe sulla base di una logistica sostenibile, permettendo un migliore coordinamento nella gestione dei magazzini, per affrontare in modo più efficace le sfide logistiche.”

In questo modo, il Distretto Rurale Agroalimentare Terramàne si pone come un laboratorio di idee e pratiche che uniscono le forze per il progresso collettivo, mirando a costruire un futuro più sostenibile e integrato per le comunità locali.

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