La scomparsa di Water Brugiolo, avvenuta all’età di 63 anni, segna la fine di un’era per la musica italiana e per il mondo dello spettacolo. Brugiolo, noto per la sua intensa e precoce carriera, è stato un simbolo per generazioni di artisti e appassionati. Malato da tempo, era ricoverato presso il Policlinico di Sant’Orsola a Bologna al momento del decesso. La sua vita è stata un viaggio ricco di esperienze, che lo ha visto brillare sul palcoscenico già in tenera età.
Gli inizi di Water Brugiolo: dal talento infantile allo Zecchino d’Oro
Water Brugiolo nasce a San Venanzio di Galliera, un comune della pianura bolognese, dove scopre fin da subito la sua passione per la musica. A soli sei anni, partecipa con entusiasmo allo Zecchino d’Oro del 1967, l’indimenticabile festival canoro dedicato ai bambini, dove interpreta la celebre canzone “Popoff”, vincitrice di quell’edizione. Questo debutto lo catapulta nel cuore della cultura pop italiana, facendolo diventare rapidamente uno dei volti più amati. Il suo talento naturale e la sua innata capacità di intrattenere lo portano a conquistare il pubblico, segnando l’inizio di una lunga carriera.
Nel corso degli anni successivi, Brugiolo non si limita a un’unica esperienza; diventa protagonista di diversi spot pubblicitari durante il famoso programma “Carosello”. La sua immagine e la sua voce, riconoscibili e affascinanti, catturano l’attenzione dei telespettatori, consolidando la sua popolarità. Tra il 1967 e il 1970, oltre ad attività pubblicitarie, emerge nel panorama dei “musicarri”, collaborando con artisti affermati come Al Bano e Romina Power, Little Tony e Mario Tessuto. Queste esperienze lo arricchiscono sia professionalmente che artisticamente, rendendolo un personaggio versatile e amato.
Il legame con Antoniano di Bologna e la carriera educativa
Nonostante la sua crescente notorietà nel mondo della musica e della televisione, Water Brugiolo non ha mai dimenticato le sue radici e il suo legame con l’Antoniano di Bologna, un’istituzione di rilevanza sociale e culturale per il territorio. Qui ha continuato ad impegnarsi attivamente, mantenendo vivo il ricordo della formazione che ha ricevuto. In età adulta, Brugiolo non si limita a esibirsi; decide di dedicarsi anche all’educazione, diventando direttore della scuola elementare di Galliera intitolata a Mariele Ventre, una figura che ha avuto un forte impatto sulla sua vita. Questa scelta evidenzia il suo desiderio di trasmettere agli stessi ragazzi che una volta cantavano con lui i valori dell’educazione e della crescita personale.
Il collegamento con la Fondazione Mariele Ventre, legata alla celebre educatrice e animatrice dell’Antoniano, dimostra il profondo senso di comunità che ha sempre caratterizzato l’indole di Brugiolo. Non soltanto come artista, ma anche come educatore, ha cercato di fare la differenza nelle vite di molti giovani, utilizzando la musica come strumento di insegnamento e di socializzazione.
L’ultimo capitolo della sua carriera musicale
Negli ultimi anni della sua vita, Water Brugiolo ha ripreso l’attività canora e si è unito ai ‘Vecchioni di Mariele’, un coro composto da ex partecipanti dello Zecchino d’Oro. Questo gruppo ha permesso a Brugiolo di ritornare sul palcoscenico, riprendendo un contatto diretto con la musica che lo aveva reso celebre in gioventù. Il coro non è soltanto un luogo di ritrovo per celebrare il passato, ma un’importante occasione per trasmettere passione e amore per la musica a nuove generazioni.
Brugiolo ha dedicato il suo ultimo periodo di vita alla cura di questo progetto, mostrando ancora una volta come la musica possa essere un medium universale, capace di unire e generare forti emozioni. Il suo impegno e la sua dedizione rimarranno nel cuore di tanti e testimoniano un amore per l’arte che ha saputo durare nel tempo. La sua carriera, sebbene segnata da una prematura scomparsa, continuerà ad ispirare e a generare ricordi speciali nel pubblico che ha avuto il privilegio di vederlo e ascoltarlo.
Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Marco Mintillo