Mortale intervento chirurgico: indagini sulla morte di Laila Vasintoni in clinica a Roma

Mortale intervento chirurgico: indagini sulla morte di Laila Vasintoni in clinica a Roma

La morte di Laila Vasintoni, 77 anni, dopo un intervento per diverticolite solleva interrogativi sulla sicurezza chirurgica e avvia un’inchiesta della Procura di Roma su possibili negligenze mediche.
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Mortale intervento chirurgico: indagini sulla morte di Laila Vasintoni in clinica a Roma - Gaeta.it

La tragica vicenda di Laila Vasintoni, 77 anni, ha scosso la comunità e sollevato interrogativi sulla sicurezza degli interventi chirurgici. Laila è deceduta lo scorso agosto a seguito di complicazioni insorte dopo un’operazione per diverticolite. La Procura di Roma ha avviato un’inchiesta, segnalando l’ipotesi che l’intervento possa aver provocato una perforazione di un polmone. Le autorità indagano ora su quanto accaduto, con un focus particolare sulle pratiche adottate dai medici durante e dopo l’intervento.

La dinamica della morte e l’interesse della Procura

Laila Vasintoni è deceduta il 26 agosto, a pochi giorni dall’intervento chirurgico che avrebbe dovuto risolvere i problemi di salute accusati dalla donna. Il pubblico ministero Fabrizio Tucci è attivamente coinvolto nel caso e sta indagando sulla possibile responsabilità dell’equipe medica, ipotizzando l’accusa di omicidio colposo. Per chiarire le cause del decesso, è stato incaricato il professor Luigi Cipolloni come consulente, con l’obiettivo di effettuare un’analisi approfondita della situazione.

La Procura ha avviato l’inchiesta dopo esser stata allertata dai medici del Policlinico Umberto I, dove è stata condotta un’indagine post mortem. Durante un primo esame, il medico della Asl ha riscontrato anomalie e ha così richiesto ulteriori accertamenti. L’ipotesi di una perforazione polmonare emersa a seguito di tali indagini ha spinto l’autorità a coinvolgere gli inquirenti, dando il via a un’inchiesta volta a stabilire eventuali negligenze nella cura della paziente.

La vicenda di Laila: dal malore al ricovero

Il calvario di Laila Vasintoni è iniziato mentre si trovava in vacanza nelle Marche con la famiglia. A causa di un malore addominale, decide di rientrare a Roma per una visita specialistica. La diagnosi rivela una diverticolite acuta, una condizione che richiede un intervento chirurgico. Già dal primo momento, i medici le consigliano di rivolgersi alla clinica Villa Margherita, conosciuta per le sue strutture e il personale specializzato.

Laila, sicura della qualità dell’assistenza, si ricovera in clinica il 8 agosto. Purtroppo, il suo calvario non finisce qui. Dopo cinque giorni di attesa, il 13 agosto viene operata. I medici optano per una laparoscopia, ma le sue condizioni non migliorano. Sin dal risveglio, la donna accusa forti dolori addominali e un generale stato di malessere, complessi che gli specialisti attribuiscono inizialmente a coliche renali.

Un intervento problematico e le indagini successive

Nonostante le rassicurazioni degli operatori sanitari, la salute di Laila continua a peggiorare. Dopo giorni di preoccupazione e dolori crescenti, il 22 agosto viene eseguita una TAC che rivela una grave situazione: un versamento ematico significativo, compatibile con la possibilità di una perforazione. In questo contesto, si procede a una nuova operazione per affrontare la situazione.

Durante questo intervento, il team medico scopre sangue nei polmoni della paziente, una condizione che secondo fonti legali potrebbe derivare dall’erroneo posizionamento del tubo di drenaggio utilizzato durante l’operazione precedente. Nonostante gli sforzi della equipe medica, l’intervento si rivela tardivo; la salute di Laila è ormai compromessa e il suo cuore smette di battere pochi giorni dopo, il 26 agosto.

La storia di Laila Vasintoni non solo evidenzia una serie di malintesi e problemi nella pratica chirurgica, ma dimostra anche l’importanza di accertare le responsabilità e identificare eventuali errori nel trattamento. La cittadinanza, ora interessata all’esito dell’inchiesta, attende con trepidazione risposte in merito a questo tragico avvenimento.

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