Modena: confisca di beni e indagini sul subappalto irregolare nel settore edile

Modena: confisca di beni e indagini sul subappalto irregolare nel settore edile

Indagine della Guardia di Finanza di Modena svela irregolarità nel settore edile legate a un imprenditore campano, con tre arresti per trasferimento fraudolento e subappalto illecito, evidenziando infiltrazioni mafiose.
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Modena: confisca di beni e indagini sul subappalto irregolare nel settore edile - Gaeta.it

Un’indagine della Guardia di Finanza di Modena ha portato alla luce una serie di irregolarità legate a un imprenditore campano, già destinatario di una misura di confisca per reati associati alla criminalità organizzata. La procura di Modena ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari per tre indagati, accusati di trasferimento fraudolento di valori e subappalto illecito. Questa operazione rientra in un quadro più ampio di indagini che ha coinvolto un numero significativo di persone e società legate al settore edile, evidenziando l’anello di congiunzione tra affari e infiltrazione mafiosa.

Persone e società coinvolte nell’inchiesta

Nel registro degli indagati ci sono sette persone, fra cui il principale sospettato, che ha fittiziamente intestato due aziende, una a Mirandola e l’altra a Carpi, al fine di sottrarsi alle misure di interdizione antimafia già stabilite in sua carico. Le indagini hanno rivelato che queste società, legate all’imprenditore campano, hanno svolto attività di subappalto irregolare per l’esecuzione di lavori pubblici altamente sensibili, come la riqualificazione energetica di istituti scolastici. Questi atteggiamenti non solo compromettono l’integrità del mercato, ma mettono a rischio anche la sicurezza degli edifici pubblici, un tema di primaria importanza, specialmente in un periodo in cui le normative antisismiche e di efficienza energetica stanno diventando sempre più stringenti.

Il coinvolgimento di tre società nel settore edile, tutte riconducibili al principale indagato, ha reso più complessa l’indagine, rivelando un sistema di operazioni mascherate da lavoro legittimo, ma in realtà realizzate senza le dovute autorizzazioni e controlli. Questo fatto può avere impatti diretti non solo sulla legalità, ma anche sulla fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni che si occupano di appalti pubblici e di sicurezza.

Misure di prevenzione e la lotta contro la mafia

L’operazione della Guardia di Finanza è stata caratterizzata da una stretta collaborazione tra le varie autorità, un aspetto fondamentale nella lotta contro la mafia e i suoi tentacoli nel tessuto economico del territorio. Le aziende in questione erano già state oggetto di interdittive antimafia sia nella provincia di Modena che in quella di Bologna. Ciò riflette la presenza di un sistema di controlli antimafia che, seppur presente, deve essere costantemente monitorato e aggiornato per contrastare efficacemente l’infiltrazione criminale nel mercato legale.

In particolare, l’ente prefettizio di Modena aveva già bocciato la domanda di iscrizione delle società coinvolte alla white list, un chiaro segnale della loro possibile connessione con elementi mafiosi. L’assenza di controlli adeguati potrebbe minare la fiducia della comunità nei confronti delle istituzioni, aggravando un problema che in passato ha già infierito su diverse regioni italiane.

L’importanza delle indagini e l’eterogeneità dei crimini

Le indagini sono al centro di un articolato asse temporale, che abbraccia gli anni 2020-2023. Durante questo periodo, le attività delle società in questione si sono svolte senza impedimenti, nonostante i chiari segnali di allerta provenienti dalle autorità competenti. L’aspetto più preoccupante risiede nella possibilità di reiterazione dei crimini, motivo per cui le misure di custodia cautelare sono state ritenute indispensabili per garantire la sicurezza.

La figura della coniuge del principale indagato assume un ruolo chiave nelle indagini, suggerendo che il fenomeno del crimine organizzato non riguardi mai solo singoli individui, ma tenda piuttosto a diffondersi attraverso reti interconnesse, dove la famiglia gioca un ruolo cruciale. Proseguendo con un’attenta analisi, sarà fondamentale monitorare come le autorità procederanno nel trattare queste complesse dinamiche sociali ed economiche in continuo mutamento.

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