mobilità sostenibile nel cilento, attivo il nuovo servizio di bike sharing a vibonati e villammare

mobilità sostenibile nel cilento, attivo il nuovo servizio di bike sharing a vibonati e villammare

Il comune di Vibonati lancia un servizio di bike sharing tra museo Logos e Corso Italia a Villammare, promuovendo mobilità sostenibile e tutela ambientale nel cuore del Cilento durante la stagione estiva.
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Il comune di Vibonati ha inaugurato un servizio di bike sharing estivo con due postazioni tra il centro storico e il lungomare, promuovendo una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente nel cuore del Cilento. - Gaeta.it

Il comune di Vibonati, nel cuore del Cilento, ha lanciato un servizio di bike sharing pensato per facilitare gli spostamenti in chiave ecologica. Si tratta di un progetto che riguarda principalmente il centro storico e il lungomare, con due postazioni distribuite strategicamente tra il museo Logos e Corso Italia di Villammare. L’iniziativa si allinea a un piano nazionale che punta a ridurre l’impatto ambientale del trasporto urbano e a far scoprire il territorio con attenzione e rispetto.

Due postazioni bike sharing per spostarsi nel centro storico e sul lungomare

Il nuovo servizio bike sharing è partito con due punti di sosta per le biciclette, entrambi pensati per favorire spostamenti brevi e semplici. La prima stazione si trova vicino al museo Logos, nel borgo antico di Vibonati, zona frequentata da residenti e visitatori interessati alla cultura locale. La seconda postazione è stata collocata in Corso Italia, principale via che si affaccia sul lungomare di Villammare, rinomata meta estiva nel Cilento.

Questa disposizione permette di collegare due luoghi simbolo del comune facilitando così la mobilità dolce. Gli utenti possono muoversi rapidamente e senza emissioni di CO2, abbinando l’esperienza culturale a quella paesaggistica. Le bici a disposizione aiutano a evitare l’uso dell’auto per spostamenti brevi, riducendo traffico e rumore, oltre che l’inquinamento che grava nelle zone più frequentate.

Il progetto come risposta ai cambiamenti climatici e alla tutela ambientale

L’idea di creare questo servizio nasce nell’ambito del piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, che mira a promuovere sistemi di trasporto più sostenibili. Il sindaco Manuel Borrelli ha sottolineato che “la mobilità dolce costituisce una priorità per la comunità”, parte di un impegno volto a proteggere il paesaggio che spazia dalle colline fino al mare.

Il progetto non è soltanto un modo per spostarsi, ma vuole esportare una consapevolezza nuova, invitando attivamente cittadini e turisti a muoversi senza danneggiare l’ambiente. La scelta delle aree di bike sharing riflette proprio questo approccio, puntando su luoghi che raccontano la storia e la natura del territorio. L’iniziativa quindi fa parte di un disegno più ampio per mantenere pulito e vivibile il territorio, evitando di compromettere i suoi valori naturali e culturali.

Una stagione estiva all’insegna della riscoperta lenta e sostenibile

Il servizio bike sharing è operativo durante la stagione estiva. Questa tempistica non è casuale, visto che coincide con il periodo di maggiore afflusso turistico. L’obiettivo è offrire un mezzo comodo per godersi la zona senza ricorrere all’auto a noleggio o ai mezzi tradizionali, spesso poco flessibili per spostamenti di pochi chilometri o all’interno di centri storici.

Muoversi in bici permette di osservare il paesaggio e i dettagli del territorio a un ritmo più lento, rendendo la visita un’esperienza più autentica e rispettosa. Inoltre, questo modo di spostarsi è coerente con le linee guida ambientali, soprattutto per le aree riconosciute come patrimonio Unesco. Il progetto è finanziato dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nell’ambito del programma dedicato ai siti naturali Unesco, che ha tra le finalità la salvaguardia del clima attraverso iniziative concrete.

A Vibonati e Villammare, dunque, si prova a costruire un modello di mobilità che mette al centro la sostenibilità e il benessere collettivo, partendo da una realtà territoriale precisa e da esigenze reali. L’avvio della bike sharing rappresenta una prima risposta di un comune che guarda al futuro con attenzione alla sua storia e al suo ambiente unico.

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