Il mondo della pasta italiana ha trovato una sua “diva” nel 1965, quando Pietro Barilla, in un incontro a Roma, ha scelto Mina come volto rappresentativo della sua azienda. Questa scelta ha segnato un cambiamento epocale nella comunicazione pubblicitaria, portando la pasta a diventare un simbolo di eleganza e modernitĂ . Per commemorare questo importante legame, il Gruppo Barilla propone un’interessante esposizione all’Archivio Storico, nell’ambito della manifestazione ApritiModa 2024, prevista per il 19 ottobre.
La scelta di Mina: Un’icona per la pasta italiana
Quando Pietro Barilla decise di invitare Mina a diventare la testimonial dei suoi caroselli, sapeva che stava puntando su un’autentica icona della musica e della televisione italiana. Mina, con la sua voce inconfondibile e la sua presenza scenica, ha rappresentato perfettamente l’immagine che Barilla desiderava trasmettere: una pasta non solo da mangiare, ma da vivere e godere come un momento di eleganza e classe. La sua partecipazione ai caroselli Barilla tra il 1965 e il 1970 non è stata solo una questione di promozione commerciale, ma ha anche contribuito a elevare il concetto di pasta a una dimensione artistica.
I caroselli diretti da Piero Gherardi, insieme a quelli di altri registi di spicco dell’epoca, hanno non solo esaltato la qualitĂ del prodotto, ma anche creato un’immagine di stile che è rimasta impressa nella memoria collettiva. Durante quegli anni, Mina non si limitava a cantare; con ogni sua apparizione, indossava abiti sofisticati che rappresentavano il meglio della moda italiana, trasformando i suoi spot in piccoli eventi di alta moda. La sua eleganza ha fatto sì che la pasta diventasse un simbolo di convivialitĂ , un elemento che unisce le persone attorno a una tavola imbandita.
L’esposizione di ApritiModa 2024: Un’occasione imperdibile
Il 19 ottobre 2024, presso l’headquarter del Gruppo Barilla a Pedrignano, nei pressi di Parma, si aprirĂ un’esposizione che celebra questi cinque anni di collaborazione tra Mina e Barilla. Il visitatore avrĂ la possibilitĂ di ammirare otto abiti originali indossati dalla cantante durante i caroselli, tutti firmati da Piero Gherardi, un maestro della moda italiana. Questi costumi, con dettagli sfarzosi e ricercati, raccontano non solo della bellezza e della grazia di Mina, ma anche di un’epoca in cui la televisione e la pubblicitĂ iniziavano a diventare strumenti potentissimi di comunicazione.
Oltre ai costumi, l’esposizione includerĂ anche la proiezione di alcuni dei caroselli piĂą celebri in cui Mina ha recitato. Tra il 1966 e il 1967, la cantante ha lavorato con registi rinomati come Valerio Zurlini e Antonello Falqui, realizzando oltre sessanta cortometraggi, oggi archiviati nel patrimonio storico di Barilla. L’opportunitĂ di rivivere questi momenti storici attraverso video autentici rappresenta un’occasione unica per tutti gli appassionati della musica e della cultura italiana.
Un’esperienza gratuita per tutti
La mostra sarĂ aperta al pubblico e l’ingresso sarĂ gratuito, previa prenotazione sul sito ufficiale di ApritiModa. Questo evento offre una fantastica opportunitĂ di riscoprire non solo la figura di Mina come artista, ma anche il suo ruolo cruciale nella storia della pubblicitĂ italiana. Qui, la nostalgia per un’epoca d’oro si intreccia con l’apprezzamento per la tradizione culinaria italiana, rappresentando un omaggio a entrambi. L’interazione tra moda, canzone e cibo può essere vista come un richiamo alla bellezza di vivere esperienze che coinvolgono tutti i sensi, unendo il palato al gusto estetico.
L’esposizione rappresenta quindi un’importante collocazione tanto per la cultura del nostro Paese quanto per l’industria alimentare, mettendo in luce un’ereditĂ che continua a ispirare le generazioni future. Chiunque sia interessato a esplorare questa intersezione di arte, pubblicitĂ e gastronomia non si deve perdere l’occasione di partecipare a questo evento imperdibile nel cuore dell’Emilia-Romagna, una regione famosa tanto per la sua storia culturale quanto per la sua tradizione culinaria.