Il recente sviluppo di eventi a Milano ha messo in luce in modo eclatante la connessione tra le tifoserie di Milan e Inter e la ‘Ndrangheta. Questa problematica, tuttavia, si estende ben oltre i confini della città lombarda. Secondo le testimonianze di un investigatore della DIGOS, le dinamiche legate al tifo organizzato si ritrovano in altre realtà, in particolare a Roma. Questi collegamenti tra il mondo del calcio e la criminalità organizzata suscitano interrogativi sulla salute della società e sulla sicurezza pubblica, invitando a una riflessione più ampia su quanto sta avvenendo in questo campo.
Le dinamiche del tifo organizzato a Roma
Secondo l’investigatore, le modalità di interazione tra gli ultras e la criminalità a Roma rispecchiano le stesse dinamiche osservate a Milano. Il suo lavoro, svolto in anni di osservazione sul campo, ha dimostrato come il legame tra le due sfere sia influenzato dalla geografia criminale. “In momenti di alta tensione, come le faide tra bande, le relazioni tra ultras e organizzazioni criminali si intensificano, mentre nei periodi di calma relativa, le attività illecite tendono a fluire con maggiore semplicità”, dichiara l’investigatore.
Un episodio che ha segnato fortemente la scena degli ultras romani è l’omicidio di Fabrizio Piscitelli, noto come Diabolik, avvenuto nell’estate di cinque anni fa. Questo evento ha segnato una svolta significativa, evidenziando come le infiltrazioni mafiose nel mondo ultras avrebbero potuto avere conseguenze devastanti. “La rottura in quel momento ha messo in discussione l’equilibrio delle forze della criminalità a Roma”, spiega l’investigatore, sottolineando che la Curva Sud della Roma presenta, al pari della Curva Nord, un’infiltrazione criminale preoccupante.
Lo stadio come crocevia di interessi illeciti
Il mondo ultras non si limita a un semplice supporto passivo alle squadre di calcio, ma si intreccia in modo complesso con gli affari illeciti gestiti durante la settimana. “Lo stadio è un punto nevralgico, dove la presenza di un alto numero di pregiudicati non è solo una questione di rilevanza sociali, ma un vero e proprio mercato di interessi criminali”, racconta l’investigatore, che ha visto come questo ambiente sia un’evidente fonte di affari illeciti.
Le attività criminali che si svolgono negli stadi includono il traffico di droga, le estorsioni, la gestione dei biglietti per eventi e il merchandising non ufficiale. Questi aspetti rappresentano solo alcuni esempi delle tendenze preoccupanti che si sviluppano in questo contesto. La gestione delle trasferte, inoltre, crea ulteriori opportunità per le organizzazioni criminali di infiltrarsi e trarre profitto da eventi sportivi.
Indagini in corso e cronaca nera
Le indagini da parte delle autorità, secondo quanto narrato dall’investigatore, sono costantemente attive. I recenti eventi di cronaca nera, come l’omicidio di Antonio Bellocco, avvenuto a Cernusco sul Naviglio, hanno riacceso l’attenzione degli inquirenti sulla questione. Bellocco è stato ucciso, mentre il suo aggressore, Andrea Beretta, è rimasto gravemente ferito. “Questo scontro tra boss, che si manifesta anche tra ultras, è un campanello d’allarme per il contesto di tensione nel quale ci troviamo”, avverte l’investigatore.
La connessione tra ultras e criminalità organizzata non è un fenomeno limitato a Milano; Roma, Napoli e altre città italiane sono anch’esse teatro di questa fusione pericolosa. Il continuo monitoraggio da parte delle forze dell’ordine è essenziale per prevenire l’escalation di violenza e sostenere la sicurezza pubblica, sempre più minacciata da questi intrecci malavitosi. La situazione richiede un’attenzione costante e interventi mirati per interrompere la spirale di violenza e illegalità che avvolge il tifo organizzato e il crimine.
Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2024 da Marco Mintillo