Il trio musicale Milano 84, formato dai producer e musicisti Fabio Di Ranno, Fabio Fraschini e dalla vocalist Alice Silvestrini , si presenta con un nuovo progetto che lega passato e presente. Il loro ultimo lavoro, Nostaljoy, è il primo di una trilogia di album che reinterpretano alcuni dei capolavori pop degli anni ’80, rivisitandoli con sonorità contemporanee, senza perdere l’essenza originale.
Un progetto tra passato e attualità: il concept dietro Nostaljoy
Milano 84 si conferma come un gruppo attento alle radici della musica pop, scegliendo di dedicare questa trilogia a una selezione di brani internazionali iconici degli anni ’80. Il primo volume, Nostaljoy – One, è uscito per l’etichetta Hi-Qu Music con distribuzione digitale Ada / Warner Music Italia. La raccolta comprende cinque pezzi che hanno segnato un’epoca, riarrangiati in modo da offrire un’esperienza nuova ma fedele allo spirito originale.
L’intento del trio non è solo quello di suscitare nostalgia, ma di creare un dialogo sonoro tra due periodi storici. Attraverso una produzione raffinata, le tracce acquistano colori contemporanei, con sintetizzatori moderni e ritmi calibrati, rendendo il progetto adatto sia agli appassionati di musica anni ’80 sia a un pubblico più giovane in cerca di sonorità fresche e interessanti.
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I brani selezionati e le loro reinterpretazioni
La scaletta di Nostaljoy – One si apre con True Faith dei New Order, trasformata da Milano 84 in una versione sospesa e onirica, dove sintetizzatori delicati si combinano a ritmi leggeri. Questo brano mantiene la sua malinconia elettronica originale, ma la veste di suoni attuali offre una sensazione nuova e mozzafiato.
Paninaro, il pezzo culto dei Pet Shop Boys, viene ripreso con un taglio ironico e minimale. La traccia mantiene il legame con l’estetica italiana degli anni ottanta, ma attraverso un linguaggio musicale più asciutto e diretto. Il brano trasmette la stessa energia che aveva originariamente, pur mostrando l’evoluzione degli arrangiamenti e del gusto sonoro.
Il singolo di punta del progetto è Don’t Go degli Yazoo. Milano 84 lo rende più notturno e cinematico, proponendo un synthpop che si fa evocativo. La reinterpretazione rinforza l’atmosfera tipica del pezzo, ma amplifica la componente emozionale attraverso una produzione più profonda e moderna.
Chiudono Material Girl di Madonna, che si apre verso sonorità da club con una base pulsante e ritmica, e Shout dei Tears for Fears, riletta in chiave intimista. Quest’ultimo brano diventa un’esperienza di ascolto intensa e ipnotica, in cui il grido generazionale degli anni ottanta si trasforma in un appello raccolto in modo personale.
Il futuro della trilogia e l’attesa per il volume due
Il viaggio musicale di Milano 84 con Nostaljoy è solo all’inizio. La pubblicazione del primo volume lascia intendere un percorso coerente basato su reinterpretazioni di classici, con un occhio particolare alla cura dei dettagli e alla qualità sonora. Il secondo capitolo, annunciato per settembre 2025, è dedicato al repertorio italiano.
Questa scelta rappresenta un allargamento del campo d’azione del gruppo verso la musica italiana degli anni ’80, con la stessa attenzione al legame tra passato e presente. L’attesa cresce tra gli ascoltatori che apprezzano la capacità di Milano 84 di rinnovare brani storici senza snaturarli.
La trilogia Nostaljoy promette una raccolta che spazia tra pezzi amatissimi e reinterpretazioni attente, offrendo uno sguardo trasparente sulle radici della musica pop e sull’evoluzione dei suoni nelle ultime decadi.