Migranti in arrivo in Albania: sbarco della nave Libra e il nuovo accordo tra Roma e Tirana

Migranti in arrivo in Albania: sbarco della nave Libra e il nuovo accordo tra Roma e Tirana

Un gruppo di 16 migranti, provenienti da Bangladesh ed Egitto, è stato accolto in Albania grazie a un accordo tra Italia e Albania per gestire i flussi migratori nel Mediterraneo.
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Migranti in arrivo in Albania: sbarco della nave Libra e il nuovo accordo tra Roma e Tirana - (Credit: www.ansa.it)

Un’interessante evoluzione nella questione migratoria si è verificata nel Mediterraneo Meridionale, dove un gruppo di 16 migranti ha preso una direzione imprevista. Invece di raggiungere l’Italia, questi, provenienti dal Bangladesh e dall’Egitto, sono stati accolti nel porto di Shengjin in Albania. L’evento rappresenta una tappa significativa nel contesto dell’accordo stipulato tra il governo italiano e le autorità albanesi, mirato a gestire i flussi migratori attraverso procedure accelerate che coinvolgono un Paese terzo.

Sbarco dei migranti nella cornice albanese

La nave della Marina Militare, denominata Libra, ha fatto il suo ingresso nel porto di Shengjin poco prima delle 8 del 16 ottobre. La procedura di sbarco si è svolta in modo ordinato e controllato. I migranti, 10 bengalesi e 6 egiziani, sono stati fatti scendere a gruppi di quattro e scortati dalle forze dell’ordine italiane verso la struttura di accoglienza locale. Qui, sia medici che mediatori culturali erano pronti a fornire supporto e assistenza, in un contesto che ha visto la presenza di rappresentanti dell’UNHCR e dell’OIM.

L’iter di accoglienza ha avuto inizio con uno screening sanitario, un passaggio cruciale per garantire la salute dei migranti. Seguito da una fase di rifocillamento, che ha incluso la distribuzione di nuovi vestiti, il processo di identificazione si è rivelato più lungo del previsto, estendendosi fino a tarda serata. La destinazione finale per questi migranti è il campo di Gjader, situato a breve distanza dal porto, dove le autorità locali prevedono di fornire un rifugio temporaneo.

Questo campo ha una capienza di circa 400 persone e sarà il luogo dove i migranti trascorreranno alcune settimane in attesa di una decisione riguardante la loro domanda di asilo. Coloro che vedranno rifiutata la loro richiesta saranno trasferiti in un Centro di permanenza per i rimpatri , all’interno del campo stesso, dove è stata attrezzata una piccola area per coloro che potrebbero violare le norme.

Il contesto locale e le reazioni all’arrivo dei migranti

L’arrivo della nave e dei migranti è passato quasi inosservato nella tranquilla località di Shengjin. Marash Prekbibaj, proprietario di un negozio locale, ha riferito che l’unica cosa che ha attirato la sua attenzione è stata la presenza di giornalisti e rappresentanti dei media. Tuttavia, ha espresso una visione positiva sull’accoglienza dei migranti, sottolineando che il popolo albanese ha vissuto esperienze simili in passato. Dal canto suo, un cameriere di un bar ha notato un aumento del consumo, attribuendo il merito alla presenza del personale italiano che quotidianamente si ferma a prendere un caffè.

Nonostante l’atmosfera generale di accettazione, il contesto politico rimane teso. Diverse settimane dopo la firma dell’accordo migratorio fra Roma e Tirana, le polemiche sull’impatto delle politiche di contenimento si sono rapidamente diffuse. Un gruppo di giovani attivisti, giunto da Tirana, ha manifestato il proprio dissenso di fronte al porto, esponendo uno striscione che recitava “The European dream ends here” e una foto dei leader albanesi e italiani, Edi Rama e Giorgia Meloni, in uniforme di polizia.

Le attiviste hanno portato avanti la loro critica, affermando che l’accordo rappresenta una violazione dei diritti umani e una pericolosa evoluzione per gli standard europei riguardanti l’accoglienza e il trattamento dei migranti. Le autorità locali e nazionali potrebbero dover affrontare un crescente dibattito pubblico su tematiche fondamentali legate ai diritti umani e alle politiche migratorie nei prossimi mesi.

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