Merz critica l’estensione del bilancio europeo: “porta solo nuovi debiti per l’Ue”

Merz critica l’estensione del bilancio europeo: “porta solo nuovi debiti per l’Ue”

Il cancelliere Friedrich Merz avverte contro l’ampliamento del bilancio europeo, sottolineando i rischi di indebitamento permanente e la necessità di rispettare le regole finanziarie dell’Unione europea per garantire stabilità.
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Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha espresso forti riserve sull’ampliamento del bilancio europeo, avvertendo sul rischio di un indebitamento permanente che potrebbe compromettere la stabilità finanziaria dell’UE. - Gaeta.it

il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha espresso forti riserve sull’ampliamento del bilancio europeo, mettendo in guardia contro il rischio di accumulare nuovi debiti. durante la conferenza stampa estiva tenutasi a Berlino, Merz ha sottolineato che l’Unione europea non dispone di un’autorizzazione contrattuale per indebitarsi abitualmente e ha definito l’attuale situazione come un allontanamento dalle regole stabilite.

Le ragioni del no di friedrich merz all’estensione del bilancio europeo

mergendo nella questione del bilancio Ue, Merz ha spiegato che la normativa europea vieta all’istituzione di contrarre debiti in modo permanente. secondo il cancelliere, l’estensione del bilancio significherebbe invece un incremento dell’indebitamento collettivo degli stati membri, una dinamica che ha definito insostenibile. ha richiamato l’attenzione sulle possibilità di deroghe temporanee, come quelle adottate durante la pandemia, ma ha insistito che tali misure devono restare eccezioni, non diventare la norma.

Il pericolo della nuova normalità

Merz ha poi rimarcato che l’attuale tendenza a considerare l’estensione del bilancio come “la nuova normalità” rappresenta di fatto un pericolo per la stabilità finanziaria dell’Unione. il cancelliere ha posto l’accento sul fatto che superare i limiti di indebitamento potrebbe compromettere la fiducia nei confronti dell’Ue e alimentare tensioni tra i paesi membri.

Implicazioni politiche e finanziarie della posizione tedesca

la presa di posizione di Merz arriva in un momento delicato per le trattative sul bilancio pluriennale europeo e sulle strategie di finanziamento. l’opposizione della Germania si riflette nella volontà di mantenere rigorosi vincoli di bilancio, evitando che l’Ue diventi una comunità con un debito consolidato a lungo termine. questa linea rispecchia una filosofia tradizionale tedesca legata alla prudenza fiscale e alla responsabilità nella gestione della spesa pubblica.

Posizioni contrapposte nell’Unione

chi sostiene l’estensione del bilancio punta invece sulla flessibilità necessaria a far fronte a crisi economiche o investimenti collettivi. ma le parole di Merz confermano che una parte dell’Unione, con Berlino in testa, teme che oltrepassare i confini stabiliti possa creare squilibri economici e politici. le tensioni tra la rigida impostazione tedesca e la spinta all’espansione finanziaria europea restano quindi un nodo irrisolto, destinato a influire sulle future decisioni.

Il contesto attuale e le conseguenze per l’unione europea

a Berlino, Merz ha spiegato anche come la panoramica attuale segnali un cambio di passo rispetto al passato recente. le misure eccezionali introdotte durante l’emergenza sanitaria, utili per sostenere le economie, non devono trasformarsi in prassi abituale, sottolineando l’importanza di rispettare gli accordi originari. questo messaggio arriva mentre l’Ue valuta nuove proposte di bilancio che potrebbero incrementare la capacità di spesa e di investimento, ma anche di indebitamento.

Un avvertimento sulla responsabilità finanziaria

le parole del cancelliere avvertono quindi sui rischi legati all’approccio finanziario dell’Unione, richiamando alla responsabilità degli stati membri e alla vigilanza sugli strumenti adottati. il dibattito sulla sostenibilità del bilancio europeo proseguirà nelle prossime settimane, mentre le decisioni assunte influenzeranno le politiche di coesione e sviluppo per gli anni a venire. Berlino, come altri centri decisionali, resta al centro di queste scelte cruciali per il futuro politico ed economico del continente.

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