L’evento annuale del Merano Wine Festival conferma la sua importanza come punto di riferimento per il settore enogastronomico. La fiera ha visto una partecipazione significativa delle aziende abruzzesi, in un contesto che celebra la tradizione culinaria e vitivinicola. Con 51 aziende coinvolte, questo evento rappresenta un’occasione unica per la promozione dei prodotti tipici abruzzesi, attraverso la sinergia tra istituzioni locali e operatori del settore.
L’importanza della prestazione abruzzese
Domenica, il Kurhaus di Merano ha accolto un gran numero di visitatori tra i vari stand e in particolare nella Gourmet Arena, dove è collocato lo Spazio Abruzzo. Questo insieme di attività non solo mette in risalto le specialità culinarie del territorio, ma testimonia anche l’impegno della Regione Abruzzo, di Gal e delle Camere di commercio nel creare opportunità di visibilità per il sistema produttivo locale. È proprio questa cooperazione che ha reso possibile la presenza delle aziende abruzzesi nei principali eventi fieristici a livello nazionale.
Il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, ha dichiarato che l’intenzione di farsi conoscere era sempre stata presente, ma ora c’è una crescente volontà di esporsi e interagire al di fuori delle frontiere locali. Questo approccio più audace è evidente nella partecipazione attiva e nei contatti proficui stabiliti dai produttori abruzzesi durante il festival, nonché nel networking tra buyer e giornalisti del settore.
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Show cooking e sapori tradizionali
Nella Gourmet Arena, lo Spazio Abruzzo è stato animato da vari show cooking, con chef locali che hanno presentato piatti della tradizione abruzzese. Tra le preparazioni più significative ci sono state la chitarra alla teramana con pallottine e pecorino di Farindola, curate da Angelo D’Alesio e Carlo Auriti. L’interpretazione innovativa di Stefano Tomassetti, unita all’estro di Auriti, ha dimostrato l’adattabilità della cucina tradizionale abruzzese anche ai palati moderni.
Altre preparazioni hanno incluso “La transumanza“, che ha visto la creazione di una tartare di pecora accompagnata da una salsa agrodolce di pastinaca. Un altro piatto da non perdere è stato “Dolce Abruzzo“, dove i visitatori hanno potuto assaporare le ferratelle abruzzesi con sciroppo di uve montepulciano. Queste eventi di show cooking non solo valorizzano i prodotti locali, ma offrono anche una dimostrazione della competenza culinaria presente sul territorio.
Collaborazione tra istituzioni e scuole
La presenza abruzzese al Merano Wine Festival non si limita solo alle aziende, ma coinvolge anche istituti di istruzione. I ragazzi provenienti dai vari istituti alberghieri della regione hanno avuto l’opportunità di interagire con il pubblico, distribuendo informazioni e brochure nel punto informativo allestito nello spazio “Terre d’Abruzzo”. Questo progetto, finanziato dal dipartimento Agricoltura della Regione tramite il Psr 2014-2022, evidenzia un approccio integrato che mira a formare le nuove generazioni su temi di sostenibilità e promozione del territorio.
L’interazione diretta tra studenti e visitatori ha contribuito a creare un’atmosfera accogliente e di scambio culturale, dove il sapere gastronomico trova il suo spazio non solo in cucina, ma anche nella comunicazione e nella sensibilizzazione. E non sono mancati eventi di degustazione, che hanno incluso spumanti selezionati dai produttori di “Abruzzo in Bolla“, soddisfacendo così i palati degli amanti dei buoni vini.
In sintesi, la partecipazione dell’Abruzzo al Merano Wine Festival ha rappresentato un passo significativo per il riconoscimento della sua offerta gastronomica e vinicola, oltre a funzionare come un veicolo per la valorizzazione delle tradizioni culinarie locali.