Un’operazione di contrasto alla pesca abusiva ha portato al sequestro di quasi mille nasse nascoste sul fondale marino davanti a Forio, Ischia. La Guardia Costiera di Ischia e Forio, con il supporto della Direzione Marittima di Napoli, ha messo in atto un’azione congiunta per recuperare queste attrezzature non autorizzate. Nel blitz sono stati coinvolti anche i carabinieri e l’area marina protetta ‘Regno di Nettuno’. Il blitz punta a salvaguardare l’ecosistema marino e a tutelare le specie ittiche del Golfo di Napoli.
Sequestro delle nasse abusive a forio: come è stata scoperta l’operazione
L’azione si è svolta nel tratto di mare compreso tra il Soccorso e Zaro, zone costiere di Forio. Le nasse, strumenti rigidi usati per catturare varie specie marine, erano nascoste e non segnalate. Gli investigatori hanno scoperto queste attrezzature grazie a un lungo monitoraggio delle coste, con ispezioni mirate sul fondale. L’analisi ha richiesto l’esperienza di pescatori professionisti, che hanno affiancato la Guardia Costiera durante il recupero.
Fauna recuperata e rilascio degli animali
Le nasse risultavano appena calate e contenevano diverse specie ittiche ancora vive, tra cui murene, polpi, scorfani e numerosi esemplari sotto misura. A quel punto, gli animali sono stati liberati in mare per evitare danni alla popolazione ittica locale. Il recupero ha evidenziato il carattere illecito di queste attività di pesca, che non rispettano le normative vigenti e danneggiano l’ambiente marino. Le autorità proseguono con le indagini per individuare i responsabili di questa pratica irregolare.
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Tra le creature tratte dalle nasse abusivamente calate, sono state rinvenute 68 murene e 36 polpi ancora vivi, a dimostrazione che la pesca era in atto da poco tempo. Sono stati recuperati anche 232 sciarrani e 68 scorfani. Non mancavano 222 granchi e in totale 261 esemplari di pesci di varie specie sotto la misura regolamentare consentita. Questa presenza suggerisce un forte impatto sulla biodiversità del tratto di costa interessato. La liberazione degli animali vivi conferma la volontà delle autorità di evitare danni irreversibili alla fauna marina protetta.
Questa operazione rafforza la vigilanza nello spazio marittimo locale e rappresenta un intervento diretto nella tutela delle specie più vulnerabili. Le varie tipologie di fauna recuperata indicano una raccolta indiscriminata da parte degli autori delle attività abusive. Lo stato delle attrezzature e degli animali fa capire che la pesca non era ancora terminata al momento dell’intervento, velocizzando il sequestro.
Attività di controllo coordinate
L’operazione è stata possibile grazie alla collaborazione delle diverse forze impegnate nella salvaguardia del mare di Ischia. La Guardia Costiera di Ischia e Forio ha lavorato insieme a una motovedetta dei carabinieri, che ha supportato le attività in mare. È stato fondamentale anche il ruolo dell’area marina protetta ‘Regno di Nettuno’, che coordina la tutela ambientale del golfo partenopeo. Questi enti hanno unito risorse e competenze per eseguire verifiche su pesca e tutela della fauna.
Prevenzione e controlli in mare: attività coordinate tra guardia costiera, carabinieri e regio di nettuno
L’abbinamento tra personale istituzionale e professionisti ha garantito un’operazione efficace, capace di rimuovere un numero elevato di nasse abusive. Nell’ambito delle recenti azioni di controllo, la Guardia Costiera ha già sequestrato una rete da posta oltre la misura consentita e altre quattrocento nasse. Le multe amministrative sono state comminate per circa quattromila euro legate a questi episodi di pesca irregolare.
L’intensificazione dei controlli testimonia l’attenzione alle condizioni marine e ai rischi prodotti dalla pesca senza regole. La sinergia tra istituzioni locali e forze dell’ordine rafforza il presidio sulle acque intorno a Ischia, rendendo difficili le attività illegali.
Commento delle autorità sul sequestro e impatto ambientale
Antonino Miccio, direttore dell’area marina protetta ‘Regno di Nettuno’, ha sottolineato come questa operazione dimostri la collaborazione efficace tra enti e realtà locali impegnati nella salvaguardia del mare. Ha ricordato che “ogni azione che blocca la pesca abusiva contribuisce a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema marino e a tutelare le specie più a rischio.”
Il recupero di quasi mille nasse sottratte all’uso illecito aiuta a preservare una zona di mare particolarmente ricca e vivace. Le attività abusive come quella scoperta danneggiano la fauna marina e riducono le possibilità di pesca sostenibile sul lungo periodo. La vigilanza continua, supportata dalle risorse istituzionali, è fondamentale per contenere queste minacce.
L’intervento di Ischia aggiunge un altro tassello nella lotta contro la pesca fuori legge nel golfo di Napoli, prova che le istituzioni alzano la guardia sulle acque territoriali. Le indagini per identificare i responsabili proseguono per assicurare la giusta sanzione e tutelare il patrimonio marino locale.