Maurizio Leo: La riforma fiscale punta a semplificare il carico per il ceto medio

Maurizio Leo: La riforma fiscale punta a semplificare il carico per il ceto medio

Il governo italiano punta a ridurre la pressione fiscale per sostenere il ceto medio, con interventi strategici nella legge di bilancio e un focus sull’IRES premiale per incentivare gli investimenti.
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Maurizio Leo: La riforma fiscale punta a semplificare il carico per il ceto medio - Gaeta.it

Il dibattito sulla pressione fiscale continua a essere al centro dell’attenzione in Italia. Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia, ha fatto il punto sulle intenzioni del governo durante il VIII Forum Nazionale dei Commercialisti e degli Esperti Contabili, sottolineando l’importanza di intervenire sulla tassazione per sostenere il ceto medio. La roadmap fiscale proposta si basa su interventi strategici nella legge di bilancio, incluso un focus particolare sull’IRES premiale, destinato a incentivare gli investimenti aziendali.

La riduzione della pressione fiscale come obiettivo centrale

Nel suo intervento, Leo ha enfatizzato che la riduzione della pressione fiscale rappresenta un componente cruciale della riforma fiscale in atto. L’obiettivo, chiarisce, è fornire un aiuto concreto a coloro che si trovano in un range di reddito tra i 28.000 e i 60.000 euro. Questa fascia, spesso considerata il “ceto medio“, è vista come una priorità nella strategia del governo per stimolare la ripresa economica e migliorare il benessere della popolazione.

Leo ha puntualizzato che qualsiasi intervento sarà supportato da un insieme di risorse che devono essere implementate attraverso precisi meccanismi di finanziamento, facendo riferimento in particolare all’IRES premiale. Questo strumento è pensato per incentivare le aziende che effettuano investimenti qualificati, creando un effetto positivo sull’intera economia. Inoltre, la stabilizzazione del personale contribuisce a generare risorse, rendendo l’intervento fiscale più sostenibile a lungo termine.

La lotta all’evasione fiscale è connessa a questa strategia. Il vice ministro ha indicato che, per garantire l’efficacia di queste misure, il governo sta sviluppando meccanismi collaborativi, tra cui il concordato, che prenotano un’importanza particolare nella “cooperative compliance“. Quest’idea prevede di lavorare a stretto contatto con i contribuenti per risolvere le questioni fiscali prima che possano diventare problematiche legate all’evasione.

Affrontare la mammoth della riscossione e ottimizzare le procedure

Uno dei punti più critici toccati da Leo riguarda il sistema di riscossione delle tasse. Ha stimato che il magazzino della riscossione ha raggiunto la cifra impressionante di 1.275 miliardi di euro. Questa enorme mole di crediti fiscali rappresenta il “tallone d’Achille” del sistema tributario italiano, creando un’applicazione inefficace delle normative fiscali.

Per affrontare questa situazione, Leo ha affermato che a partire dal 2025, tutti i carichi trasferiti all’Agenzia per la riscossione dovranno essere esecutivi entro cinque anni. Questo impegno indica una chiara volontà di snellire e agevolare il processo di riscossione dei tributi, evitando che le pendenze si accumulino nel tempo. Qualora non sia possibile riscuotere i carichi fiscali, questi saranno riaffidati all’ente impositore, segnando una drastica riduzione burocratica.

Un aspetto spesso trascurato è la rateizzazione delle imposte. Leo ha anticipato che da quest’anno sarà disponibile un piano di rateizzazione ampliato, passando dalle attuali 84 rate a una programmazione che potrebbe arrivare fino a 120 rate per i contribuenti che si trovano in situazioni di difficoltà. Una misura che punta a mitigare il peso delle scadenze fiscali su chi è già in difficoltà economica.

Per gestire il volume notevole di debiti fiscali pregressi, è stata insediata una commissione tecnica con il compito di effettuare una due diligence sul magazzino esistente. Il risultato atteso è un’operazione “verità” sui carichi fiscali, per evitare che si generino ulteriori pendenze e per identificare quelli recuperabili. Queste misure risultano fondamentalmente centralizzate su una necessità di rinnovamento e trasparenza nella gestione delle entrate fiscali del paese.

Le nuove strategie messe in atto dal governo mostrano un tentativo di rendere il sistema fiscale non solo più equo, ma anche più efficiente, mirando a un rapporto collaborativo fra contribuenti e istituzioni fiscali.

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