Martinsicuro dà nuova vita ai beni confiscati: inaugurati centri per giovani e donne

Martinsicuro dà nuova vita ai beni confiscati: inaugurati centri per giovani e donne

A Martinsicuro inaugurati un centro ricreativo per giovani e uno sportello di ascolto per donne, segnando un passo significativo nella valorizzazione dei beni confiscati alle mafie e nella promozione della legalità.
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Martinsicuro dà nuova vita ai beni confiscati: inaugurati centri per giovani e donne - Gaeta.it

A Martinsicuro, si è concluso un importante progetto volto alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. La cerimonia di inaugurazione ha visto l’apertura di un centro ricreativo per i giovani e di uno sportello di ascolto per le donne. Entrambi gli spazi offriranno supporto e servizi vitali per la comunità. Questo passo segna non solo un successo per l’amministrazione locale, ma rappresenta anche un messaggio forte contro la criminalità organizzata, sottolineando l’importanza della legalità e della riqualificazione degli spazi urbani.

Il trasferimento e la riqualificazione dei beni confiscati

Nel 2019, il Comune di Martinsicuro ha ricevuto in donazione dall’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati un terreno ubicato sulla Statale 16, un locale commerciale in via Amendola a Villa Rosa e un appartamento in via Colombo. Questi beni, un tempo legati ad attività illecite, sono stati oggetto di un attento intervento di riqualificazione. La risistemazione delle strutture ha avuto l’obiettivo di trasformarli in luoghi di utilità sociale, conferendo loro una nuova vita. Durante l’inaugurazione, il sindaco Massimo Vagnoni ha messo in evidenza come questa iniziativa non solo ampli la dotazione patrimoniale dell’ente, ma renda possibile una miglior erogazione dei servizi alla comunità.

Il processo di riqualificazione ha comportato lavori significativi per adeguare gli spazi all’uso pubblico. Come affermato dall’assessore ai Lavori Pubblici, Monica Persiani, gran parte dell’intervento è stato sostenuto tramite finanziamenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , per un importo di circa 365.200 euro. Questo ha permesso la rimozione di opere abusive, la ristrutturazione e il ripristino degli impianti, creando così un ambiente che possa accogliere diverse iniziative sociali. Solo a livello del terreno è stato necessario procedere alla bonifica, rimuovendo i rifiuti e sostituendo il terreno contaminato con nuove terre fertili.

Servizi offerti nel nuovo sportello e centro ricreativo

All’evento di inaugurazione erano presenti autorità locali e rappresentanti delle forze dell’ordine, a conferma dell’importanza sociale e culturale che questa iniziativa riveste. Il Centro Antiviolenza La Fenice, situato nel locale di via Amendola, offrirà assistenza alle donne vittime di violenza, fornendo consulenze psicologiche, legali e sociali. Questo spazio multifunzionale sarà anche un punto di riferimento per le famiglie in difficoltà e per eventi di sensibilizzazione e culturali.

L’appartamento in via Colombo sarà adibito a Centro Aggregativo Giovani. Qui, i ragazzi potranno trovare uno spazio sicuro e stimolante, dove partecipare ad attività ricreative e formative, tre giorni alla settimana. Non meno importante, nei giorni rimanenti, si svolgeranno servizi educativi mirati al supporto dei più giovani, in un’ottica di inclusione e sviluppo sociale.

Il Comune ha inoltre aperto un avviso per coinvolgere il terzo settore nella gestione degli orti sociali, puntando a sperimentare forme di coprogettazione e iniziative di rieducazione e risocializzazione. Questa partecipazione attiva delle associazioni locali rappresenta un passo fondamentale per rafforzare il tessuto comunitario e promuovere una cultura di legalità.

Obiettivi della riqualificazione e della valorizzazione dei beni confiscati

La riutilizzazione dei beni confiscati agli organizzati mafiosi non si limita solo a un aspetto di legalità, ma si inserisce in un contesto più ampio di riqualificazione urbana e miglioramento della vita cittadina. Massimo Vagnoni ha sottolineato come la restituzione dei beni alla comunità risponda a una strategia nazionale volta a valorizzare questi patrimoni, invitando le istituzioni a collaborare nel valorizzare gli spazi abbandonati.

Questi progetti mirano a ridurre il consumo di suolo e aumentare la resilienza urbana, attraverso il potenziamento delle strutture pubbliche e il miglioramento della loro funzionalità. La sinergia tra le varie istituzioni e le comunità locali è fondamentale in questo processo, che può avere un impatto notevole sulla vita quotidiana dei cittadini.

A Martinsicuro, il lavoro degli uffici comunali, dei servizi sociali e delle diverse autorità ha creato un ambiente favorevole alla rinascita di luoghi una volta associati alla criminalità. La speranza è che tale coinvolgimento e impegno possano diventare un modello per altre comunità, contribuendo così a una società più coesa e legale.

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