Marche, acquaroli conferma orientamento per regionali a cinque anni dal voto del 2020

Marche, acquaroli conferma orientamento per regionali a cinque anni dal voto del 2020

Le Marche confermano le elezioni regionali a settembre 2025, rispettando il mandato quinquennale; Francesco Acquaroli sottolinea l’importanza di tempi adeguati per bilancio e possibile coordinamento con altre regioni.
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Le Marche confermano le elezioni regionali per settembre 2025, rispettando il mandato quinquennale e garantendo tempi adeguati per la gestione amministrativa, con possibile coordinamento con altre regioni. - Gaeta.it

Le Marche si preparano per le prossime elezioni regionali rispettando i cinque anni previsti dal mandato attuale. Il presidente della regione, Francesco Acquaroli, ha spiegato ai giornalisti perché sia importante mantenere questo limite temporale, lasciando il tempo necessario alla nuova amministrazione per programmare la finanziaria e il bilancio. Le dichiarazioni arrivano nel contesto delle discussioni sull’individuazione della data elettorale, con un orientamento verso settembre 2025.

La scelta di fissare le elezioni regionali dopo cinque anni dal voto del 2020

Francesco Acquaroli ha chiarito come la linea della giunta regionale sia orientata a rispettare il mandato quinquennale. Le elezioni del 2020 si erano tenute proprio intorno a settembre e l’intenzione ora è quella di mantenere quella stessa finestra temporale per la tornata elettorale del 2025. Secondo il presidente la cosa più importante è garantire al vincitore un periodo adeguato non solo per festeggiare la vittoria, ma soprattutto per preparare la finanziaria e i bilanci che sono cruciali per la governance della regione.

Un tempo giusto per l’azione politica

La distanza di cinque anni tra una tornata e l’altra rappresenta un tempo giusto per l’azione politica e amministrativa, evitando forzature che potrebbero complicare l’attività legislativa. Acquaroli ha messo l’accento sul “buon senso” che dovrebbe guidare questa decisione, rimarcando il rispetto per il mandato dato dagli elettori nel 2020.

Modalità e tempistiche per la convocazione dei comizi elettorali

Il presidente della regione ha anticipato anche che l’ufficializzazione della data per le prossime elezioni arriverà con un anticipo di due mesi, massimo due mesi e mezzo, rispetto al giorno del voto. Questo intervallo è considerato utile per organizzare con tranquillità e trasparenza tutte le procedure, compresa la convocazione dei comizi elettorali.

Questa tempistica riprende quella applicata cinque anni fa, stabilita per lasciare margini adeguati agli uffici elettorali e ai candidati per predisporre ogni dettaglio. In queste fasi, ogni decisione ha un impatto sulla validità del processo democratico e sulla partecipazione dei cittadini.

Dettagli tecnici e principio generale

Acquaroli ha sottolineato come questi dettagli tecnici alla fine sono secondari rispetto alla linea generale presa: “l’importante è rispettare l’intervallo di cinque anni dal voto precedente.” Non a caso ha spiegato che faccia una differenza minima spostare la data di una settimana in più o una in meno, l’orientamento resta lo stesso.

Rapporti con altre regioni e prospettive di un’intesa sulla data elettorale

Sul piano più ampio, ecco che Acquaroli ha menzionato ipotesi di coordinarla con altre regioni per fissare una data elettorale unica o almeno condivisa. Questo permetterebbe di evitare sovrapposizioni o disallineamenti che potrebbero complicare il quadro nazionale.

Il presidente ha detto che, qualora si trovasse un’intesa tra le regioni, anche le Marche seguirebbero questa strada senza differenziarsi. Qualora invece non si raggiungesse un accordo comune, la regione sarà pronta a muoversi con decisione e autonomia, forte delle idee già chiare su tempistiche e modalità di svolgimento.

Questa dichiarazione mostra la volontà di mantenere un equilibrio tra rispetto degli impegni presi con gli elettori e pragmatismo nelle strategie politiche regionali, puntando a salvaguardare la coerenza istituzionale senza rinunciare a eventuali sinergie con altre realtà locali.

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