Mamma e figlia si laureano con 110 e lode lo stesso giorno all'università di pisa in una giornata speciale

Mamma e figlia si laureano con 110 e lode lo stesso giorno all’università di pisa in una giornata speciale

a montopoli valdarno mamma marica rossi e la figlia marta manzi si laureano lo stesso giorno all’università di pisa, celebrando un traguardo accademico condiviso e il valore della determinazione familiare
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A Montopoli Valdarno, madre e figlia si sono laureate con il massimo dei voti all’Università di Pisa nello stesso giorno, celebrando un significativo traguardo accademico e familiare. - Gaeta.it

Due generazioni unite in un traguardo accademico raggiunto insieme. A montopoli valdarno, ieri, mamma e figlia hanno concluso i loro percorsi universitari con il massimo dei voti alla stessa università. Un evento poco comune che ha coinvolto tutta la famiglia, tra emozione e orgoglio.

il percorso di studio di marica rossi: una storia di ripresa e dedizione

Marica rossi, 57 anni, imprenditrice nel campo del turismo e consigliera comunale a montopoli, ha vissuto una tappa importante nella sua vita accademica. Dopo aver interrotto gli studi circa vent’anni fa per motivi lavorativi e per la gravidanza, è riuscita a tornare sui banchi dell’università di pisa, scegliendo la facoltà di letterature europee per l’editoria e la produzione culturale. La sua discussione della tesi si è svolta nella mattinata, coronando un cammino ripreso con impegno e determinazione. Il percorso, interrotto ma non abbandonato, testimonia come sia possibile portare a termine un progetto personale anche dopo anni di pausa, nonostante gli impegni familiari e professionali.

Una combinazione fra lavoro e studio

Nel corso degli anni, marica ha unito la gestione della sua attività imprenditoriale con l’impegno istituzionale come consigliera comunale, riuscendo a trovare lo spazio per concretizzare un desiderio rimasto a lungo sospeso. La sua esperienza rappresenta un esempio per molte persone che, per diversi motivi, hanno dovuto interrompere gli studi e pensano di aver perso il treno. Marica ha voluto sottolineare come, “a qualunque età, sia possibile rimettersi in gioco e raggiungere risultati significativi.”

la laurea di marta manzi tra spettacolo e famiglia

Nel pomeriggio di ieri, è stato il turno di marta manzi, 22 anni, figlia di marica. Anche lei originaria di montopoli valdarno, ha discusso la sua tesi in discipline dello spettacolo all’università di pisa. Marta ha una consolidata esperienza teatrale iniziata già da molti anni, che ha accompagnato durante il percorso accademico. Il fatto di essersi laureata lo stesso giorno della madre ha creato un legame speciale tra loro, aggiungendo un valore simbolico alla giornata.

Un caso che emoziona tutta la famiglia

Marta ha raccontato di come non ci fosse alcuna intenzione di programmare questa coincidenza, e che invece è stato un “scherzo del destino”, che ha reso il momento ancora più emozionante per tutta la famiglia. La giovane ha espresso anche ammirazione per la madre e rispetto per la nonna cesarina, 84 anni, presente alla cerimonia e testimone delle scelte fatte dalle due generazioni. La nonna, pur avendo talento, non aveva avuto l’opportunità di studiare e ora vede con soddisfazione il percorso compiuto dalle discendenti.

L’importanza di un risultato condiviso in famiglia

La giornata di ieri a pisa non è stata solo la celebrazione di due lauree, ma anche un evento di valore familiare profondo. La presenza della nonna cesarina a entrambe le cerimonie ha portato in scena un passaggio generazionale che parla di sacrifici, scelte e determinazione. Marica ha dedicato il suo risultato anche a chi ha lasciato gli studi per situazioni personali o lavorative e ora prova a riprenderli, dimostrando che quel traguardo resta raggiungibile.

Un evento raro e ricco di significato

La doppia laurea rappresenta un momento raro, in cui il legame mentale e affettivo si coniuga con un risultato concreto e visibile. Montopoli valdarno si è fermata a riflettere su una storia che unisce impegno culturale e crescita personale, in un’epoca in cui studiare può essere messo in secondo piano da doveri e responsabilità diverse. La presenza di una famiglia così unita nel condividere la stessa soddisfazione richiama anche l’attenzione sulla socialità degli studi e sulle motivazioni che portano alla loro conclusione.

Ieri all’università di pisa, tra emozioni e applausi, si è racchiusa una vicenda che parla di tempo, scelte e possibilità.

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