L’inizio di luglio 2025 porta con sé un mix di caldo intenso e temporali nel nord italia. Mentre bardonecchia cerca di riprendersi dai danni provocati dalla furia del maltempo, molte aree delle alpi e delle pianure settentrionali restano sotto osservazione per venti forti e precipitazioni improvvise. Oltre agli effetti sul territorio, diverse linee ferroviarie e stradali risultano bloccate, complicando gli spostamenti e le attività quotidiane.
Situazione delicata a bardonecchia dopo l’ondata di maltempo
Bardonecchia, comune dell’alta val susa, è uno dei luoghi più colpiti dall’ondata di maltempo iniziata ieri. La furia del torrente rio frejus ha trasportato fango e detriti, causando allagamenti e gravi problemi alle strade e ai ponti. Nei giorni scorsi una persona ha perso la vita, mentre decine di residenti sono stati sfollati o messi in sicurezza nei rifugi temporanei come il palazzetto dello sport locale.
La giornata del primo luglio ha visto un lento ritorno alla normalità, con il sole che ha dato tregua dopo le precipitazioni torrenziali. Le autorità locali e i tecnici hanno lavorato senza sosta per liberare le principali vie di comunicazione dagli ostacoli accumulati. La riapertura degli svincoli autostradali sulla A32 ha permesso di ridurre l’isolamento della zona, anche se la statale resta chiusa per la presenza di fango e detriti ancora insidiosi.
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I mezzi di emergenza hanno completato il rientro dei residenti dalle aree più a rischio, dove nei giorni scorsi si temeva un’esondazione più ampia del torrente. Alcuni cittadini hanno scelto di passare la notte presso amici o parenti, mentre le operazioni di pulizia e recupero proseguono senza pause. Tra i danni maggiori, edifici e infrastrutture sono stati danneggiati o rimasti parzialmente inaccessibili per diverse ore.
Interruzioni sulla tratta ferroviaria tra milano e parigi
Il maltempo ha causato problemi anche oltre i confini italiani. La circolazione ferroviaria tra milano e parigi è stata sospesa a causa delle condizioni instabili sulla tratta alpina tra modane e st michel de maurienne, nel versante francese. L’azienda sncf ha confermato che il blocco durerà diversi giorni, in attesa di verifiche e interventi di ripristino da parte delle squadre tecniche presenti sul posto.
Questa interruzione coinvolge treni internazionali e regionali, compromettendo i collegamenti di passeggeri e merci da e verso il nord italia. Le condizioni meteorologiche avverse, tra cui forti raffiche di vento e piogge abbondanti, hanno provocato smottamenti e danni alle infrastrutture ferroviarie, mettendo in sicurezza l’area interessata.
La sospensione del servizio influisce sui flussi di viaggio in un periodo dell’anno spesso caratterizzato da intensi spostamenti per turismo ed eventi estivi. Le autorità ferroviarie e i gestori della rete stanno valutando le misure da adottare per ridurre disagi e garantire tempi rapidi di ripresa del servizio.
Emergenza maltempo in provincia di sondrio
Un’altra zona molto colpita dalle condizioni climatiche estreme è la provincia di sondrio, in particolare nella valdisotto. Nel tardo pomeriggio del 30 giugno, una violenta ondata di tempesta con forti piogge e smottamenti ha colpito la zona, costringendo all’evacuazione di circa 50 persone dalle frazioni di tola e aquilone.
Le squadre dei vigili del fuoco sono intervenute tempestivamente, schierando più di 50 operatori e 24 mezzi speciali tra cui escavatori e attrezzature per il movimento terra. Le operazioni di soccorso hanno cercato di liberare le vie di comunicazione bloccate da frane e allagamenti, mentre si contano danni a edifici residenziali e fabbricati.
Il supporto è arrivato anche da comandi provinciali di lecco, como, brescia e bergamo. Lo scenario visto in valdisotto è quello di un territorio segnato da smottamenti e pericolo costante, con la necessità di continui interventi per evitare ulteriori crolli o danni.
Vento forte e danni nel trevigiano, interventi di emergenza
Nel territorio trevigiano il vento ha raggiunto intensità notevoli tra il tardo pomeriggio e la prima notte del 1 luglio. I vigili del fuoco della provincia sono stati impegnati in 25 interventi fin dalle 17.30, proseguendo sino alle ore 1 circa con operazioni di messa in sicurezza.
Le chiamate hanno riguardato principalmente alberi caduti o pericolanti, oltre alla rimozione di pali e coperture rischiose. Tra le località colpite ci sono comuni come montebelluna, paese e ponzano veneto. Il rapido succedersi degli eventi ha costretto le squadre a un lavoro intenso per tutelare la sicurezza pubblica.
Le condizioni meteo avverse in quest’area, pur non provocando danni molto estesi come in val susa o sondrio, hanno reso necessari numerosi interventi urgenti per limitare rischi alle persone e alle proprietà.
Chiusura della ss51 di alemagna in provincia di belluno
Nella notte tra il 30 giugno e il 1 luglio, la ss51 di alemagna è stata chiusa in provincia di belluno, tra san vito di cadore e cortina, a causa di una colata detritica. L’assessore all’ambiente e alla protezione civile gianpaolo bottacin ha informato sulla situazione tramite un post su facebook, spiegando che il materiale continua a scendere lungo il versante interessato.
La chiusura della strada ha evitato possibili incidenti e favorito le operazioni di rimozione. La colata ha trasportato grandi quantità di detriti e fango, rendendo impraticabile il tratto in attesa di bonifica.
La zona è monitorata costantemente per garantire la sicurezza degli automobilisti e dei residenti. Il contrasto tra caldo ed eventi estremi crea sempre condizioni instabili nell’area dolomitica.
Allerta temporali e caldo anomalo: le regioni a rischio
Nel bollettino della protezione civile del 1 luglio 2025, si segnala un’allerta gialla per rischio temporali in diverse zone d’italia. Le regioni più interessate sono emilia romagna, lombardia e veneto con particolare attenzione a aree montane e collinari.
Nell’emilia romagna la montagna emiliana centrale e le pianure reggiana e modenese, insieme alla collina piacentino-parmense, risultano tra le zone a rischio. Anche in lombardia si segnalano criticità in valchiavenna, valtellina, valcamonica, e nelle prealpi orientali e occidentali.
Nel veneto sono sotto osservazione l’alto piave e il piave pedemontano, dove potrebbero verificarsi temporali accompagnati da raffiche di vento. Parallelamente, la giornata è accompagnata da un caldo forte, con almeno 17 città inserite nel bollettino di “bollino rosso” per temperature elevate.
Queste condizioni creano un quadro meteo complesso dove si alternano fenomeni violenti e ondate di calore, richiedendo attenzione da parte della popolazione e degli enti di protezione civile. Lo stato di allerta spinge a mantenere attivi i servizi di emergenza e il monitoraggio continuo delle situazioni a rischio.