Majed al-shorbaji e la moglie lasciati la Striscia di Gaza e ora sono in Giordania al sicuro

Majed al-shorbaji e la moglie lasciati la Striscia di Gaza e ora sono in Giordania al sicuro

Majed al-shorbaji e sua moglie, dopo un anno e mezzo bloccati nella Striscia di Gaza, sono stati evacuati in Giordania grazie all’intervento di istituzioni italiane e associazioni; ora si preparano a tornare a Fidenza.
Majed Al Shorbaji E La Moglie Majed Al Shorbaji E La Moglie
Majed al-shorbaji e sua moglie, bloccati per oltre un anno nella Striscia di Gaza a causa del conflitto, sono stati evacuati in Giordania grazie all’intervento delle istituzioni italiane e delle associazioni; ora si preparano a tornare in sicurezza a Fidenza, in Italia. - Gaeta.it

Dopo un anno e mezzo di isolamento nella Striscia di Gaza, Majed al-shorbaji e sua moglie hanno finalmente lasciato il territorio e si trovano in sicurezza in Giordania. La coppia palestinese, che aveva scelto l’Italia come nuova casa, si prepara ora a tornare a Fidenza. Il lungo calvario ha attirato l’attenzione delle istituzioni e delle associazioni impegnate nel sostegno ai migranti.

Esperienza e percorso di Majed al-shorbaji in Italia

Majed al-shorbaji, 27 anni, è arrivato in Italia nel 2019. Trovato rifugio a Fidenza, dopo essere stato accolto dal Centro immigrazione asilo e cooperazione di Parma, ha ottenuto lo status giuridico di rifugiato. Grazie a questo riconoscimento ha potuto svolgere un lavoro stabile e costruirsi una vita nella cittadina emiliana. Nel mese di ottobre 2023, preoccupato per la salute del padre, è partito con la moglie verso Gaza.

Pochi giorni dopo la loro partenza, la regione è precipitata nel conflitto armato che ha impedito loro di rientrare in Italia. Majed aveva con sé documenti italiani validi, ma a causa della situazione d’instabilità è rimasto bloccato con la moglie in un territorio soggetto a continui bombardamenti e limitazioni. Il periodo trascorso in Gaza si è prolungato oltre un anno e mezzo, segnando un incubo fatto di isolamento e paura costante.

Attivismo e ruolo delle istituzioni italiane nel caso di Majed

Il sindaco di Fidenza, Davide Malvisi, ha seguito con attenzione la vicenda dall’inizio. Ha comunicato direttamente con il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e con l’ambasciatore italiano in Israele, Luca Ferri, per chiedere un intervento diretto. Parallelamente, il consolato italiano a Gerusalemme si è impegnato a fondo, affrontando difficoltà operative in una zona di conflitto per garantire la sicurezza della coppia.

Queste azioni diplomatiche hanno favorito l’apertura di un passaggio sicuro dalla Striscia di Gaza verso la Giordania, dove Majed e sua moglie sono stati accolti nell’ospedale italiano di Amman, per seguire le condizioni di salute soprattutto in vista del parto imminente della moglie. L’attenzione dedicata dalle autorità ha reso possibile la conclusione di una situazione drammatica.

Il supporto delle associazioni e la situazione dei civili a gaza

Il CIAA ha monitorato la vicenda sin dalle prime fasi, sottolineando la difficoltà di tante persone rimaste intrappolate nella Striscia di Gaza. La loro liberazione ha portato sollievo e gioia, ma resta forte la preoccupazione per milioni di civili che continuano a vivere sotto bombardamenti e rischio costante di morte.

Le organizzazioni impegnate hanno ribadito la necessità di assistenza e protezione a chi è ancora in quella regione, che affronta caos e violenze quotidiane. Promettono infatti di non fermare il loro lavoro e di continuare a fornire aiuto a chi è in pericolo, cercando vie per tutelare i diritti umani in un contesto molto delicato.

Rete di sostegno e mobilitazione politica per Majed al-shorbaji

La liberazione di Majed al-shorbaji e di sua moglie è stata possibile anche grazie a una mobilitazione ampia, che ha coinvolto figure politiche e gruppi civili. Oltre al sindaco di Fidenza, sono intervenuti la deputata Paola De Micheli, l’ex senatrice Albertina Soliani e il movimento politico Potere al popolo. La pressione esercitata su canali diversi ha contribuito a ottenere l’attenzione necessaria.

Majed si prepara al ritorno in Italia, previsto dopo il parto della moglie, atteso per i primi giorni di giugno 2025. La città di Fidenza lo aspetta, mentre questa storia, iniziata con un viaggio per motivi familiari, si conclude almeno per ora con un nuovo inizio, segnato da difficoltà superate grazie all’impegno congiunto di individui e istituzioni.

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