Nel panorama musicale italiano, il Festival di Sanremo è da sempre un trampolino di lancio per artisti emergenti. Nel 2025, uno dei protagonisti indiscussi è stato Lucio Corsi, un cantautore toscano che ha catturato l’attenzione non solo per le sue doti canore, ma anche per i suoi audaci look sul palcoscenico dell’Ariston. Un mix di creatività musicale e spiccato senso dello stile ha permesso a Corsi di emergere come una figura unica nel crescente mercato musicale italiano, creando un legame profondo tra la musica e l’estetica.
Un artista fuori dagli schemi
Lucio Corsi ha saputo presentare al pubblico una proposta artistica che scardina i canoni tradizionali. Con il brano “Volevo essere un duro”, l’artista ha conquistato il secondo posto al Festival, diventando rapidamente un fenomeno virale sui social network. La sua personalità e autenticità traspaiono sia nella musica che nello stile, facendolo riconoscere come un artista da tenere d’occhio. La moda, per lui, è un modo di esprimere la propria individualità anziché semplicemente seguire le tendenze.
Corsi non si è mai fatto condizionare da esperti di stile e ha scelto di attingere a un guardaroba personale, selezionando capi vintage e fatti a mano per le performances. Questo approccio non solo sottolinea la sua originalità , ma lo distingue anche in un’industria spesso dominata da scelte stilistiche commerciali. Scegliere i propri vestiti è un atto di ribellione e un’affermazione di sé che segna il suo percorso artistico.
Le sfilate per Gucci: un passato da modello
Molti potrebbero non sapere che dietro l’immagine di cantautore si nasconde anche l’esperienza da modello di Lucio Corsi. Nel 2017, ha sfilato per la prestigiosa maison Gucci, all’epoca diretta dallo stilista Alessandro Michele. Durante la collezione “Cruise 2018”, tenutasi a Palazzo Pitti a Firenze, Corsi ha calpestato la passerella indossando un abito audace: un look che univa il contemporaneo al classico, con una gonna plissettata e un cappotto maxi foderato in pelliccia.
Quel giorno, il cantautore ha abbracciato uno stile che richiamava l’antichità , mixando elementi della Grecia e di Roma Imperiale. L’insieme di fiori, colori e dettagli ha reso Corsi una presenza memorabile, tanto sul palco quanto sulla passerella. Questo bagaglio di esperienze nel mondo della moda ha sicuramente influenzato il suo approccio alla sartorialità , alimentando la sua creatività artistica.
Stile personale e dichiarazioni audaci
Contrariamente all’immagine di un artista sempre vestito con i capi più in voga, Lucio Corsi ha dimostrato di non avere alcun interesse per le convenzioni del settore moda. “A me della moda non me ne frega assolutamente niente”, ha affermato infondendo trasparenza nel suo messaggio. Questa affermazione ha risuonato in modo profondo tra i fan, che hanno apprezzato la sua genuinità e il suo rifiuto nei confronti di un sistema che spesso impone regole rigide.
Per il Festival, Corsi ha indossato capi che rappresentano la sua personalità , privilegiando giacche dai colori accesi e spalline esagerate. Un dettaglio che ha colpito l’immaginazione è stato lo stivale indossato nella finale, con la scritta “Andy” sotto la suola, un chiaro omaggio al personaggio di Toy Story. Questa scelta dimostra come l’artista utilizzi la moda come un veicolo per comunicare messaggi e collegamenti culturali significativi, accentuando la sua presenza scenica.
Lucio Corsi incarna una nuova generazione di artisti che sfidano le aspettative, utilizzando la propria voce, sia musicale che stilistica, per esprimere un’individualità autentica, capace di coinvolgere e ispirare.