Lo studio dell’università bocconi rivela come visitare musei riduca ansia e stress fino al 25%

Lo studio dell’università bocconi rivela come visitare musei riduca ansia e stress fino al 25%

Una ricerca dell’università Bocconi di Milano evidenzia come visitare musei e praticare mindfulness riduca ansia e stress, mentre a Carrara l’arte diventa terapia per demenza nel progetto Musei Toscani per l’Alzheimer.
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L'articolo evidenzia come visitare musei, soprattutto con pratiche di mindfulness, riduca ansia e stress, trasformando l'arte in un supporto concreto per il benessere psicofisico e la salute mentale. - Gaeta.it

Visitare musei non è solo un modo per scoprire arte e cultura, ma può avere effetti positivi sul nostro equilibrio psicofisico. Una ricerca recente condotta dall’università Bocconi di Milano ha rilevato che passeggiare tra quadri e sculture aiuta a ridurre ansia e stress in modo significativo. Questa scoperta suggerisce che il semplice atto di immergersi nelle opere d’arte, specialmente se accompagnato da pratiche di consapevolezza come la mindfulness, contribuisce a rallentare il ritmo cardiaco e a migliorare il benessere emotivo.

L’effetto calmante dell’arte secondo il progetto asba

Lo studio si basa sul progetto ASBA, acronimo di Anxiety, Stress, Brain-Friendly museum, Approach. In questa ricerca, i partecipanti sono stati guidati attraverso percorsi di mindfulness dentro a pinacoteche milanesi, esperienze pensate per combinare la fruizione artistica con tecniche di rilassamento. Il risultato ha mostrato una riduzione media di ansia e stress fino al 25%. Anche senza mindfulness, una visita guidata al museo ha contribuito a un calo dello stress intorno al 20%.

I dati raccolti indicano che l’arte esercita un effetto diretto sul sistema nervoso, provocando sensazioni di calma: il respiro si fa più lento e il battito cardiaco diminuisce. Si tratta quindi di uno strumento che va oltre la mera contemplazione estetica, agendo come un vero e proprio antidoto alla frenesia quotidiana. In un’epoca in cui molte persone lottano con ritmi serrati e sovraccarico di impegni, questo tipo di esperienza assume un valore nuovo e concreto.

La sperimentazione di carrara tra arte e terapia

Carrara, città nota per il suo marmo pregiato, ha adottato l’arte come risorsa terapeutica a partire dal 2023. Nei musei locali sono attivi programmi di art therapy rivolti principalmente a persone colpite da demenza e ai loro familiari o caregiver. Queste iniziative rientrano nel progetto regionale “Musei Toscani per l’Alzheimer”, pensato per mettere la cultura al servizio delle esigenze sociali e sanitarie.

La direttrice del polo museale, Cinzia Compalatti, ha spiegato come l’obiettivo sia rafforzare il legame tra proposta culturale e benessere dei visitatori. A tal fine, ogni sabato mattina l’Accademia di Carrara apre le sue porte con attività dedicate alla partecipazione attiva e al coinvolgimento emotivo, trasformando la struttura in uno spazio vivo, capace di offrire sollievo e stimoli creativi. Queste azioni evidenziano come i musei possano diventare luoghi di sostegno e dialogo per chi affronta malattie che incidono sulla memoria e sulle emozioni.

Musei come spazi per rallentare e ritrovare equilibrio

Non si tratta certo di sostituire terapie mediche o supporto professionale con una visita culturale, ma le evidenze raccolte offrono un’opzione in più per chi cerca momenti di quiete mentale. Lo stress da multitasking, tipico delle nostre giornate, spesso rende difficile prendersi delle pause vere. Passare alcune ore in un museo può essere come premere il pulsante “pausa” nella propria routine: lo sguardo si sofferma su dettagli concreti, il cervello si distende, e il cuore trova uno spazio per rallentare.

Le nuove esperienze immersive nei musei

Sono sempre più numerosi i musei che propongono percorsi dedicati a esperienze immersive e visite lente, con soluzioni meditate per coinvolgere i visitatori in modo consapevole. Questo trend riflette una crescente attenzione al valore che la cultura può avere nella gestione delle emozioni e nel migliorare la salute mentale. In molti luoghi d’arte si possono trovare attività che integrano pratiche di respirazione, ascolto guidato e meditazione, pensate per intensificare il rapporto tra pubblico e opere artistiche.

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