L’italia leader europeo nella produzione di tabacco con un nuovo accordo decennale da un miliardo

L’italia leader europeo nella produzione di tabacco con un nuovo accordo decennale da un miliardo

Italia conferma il primato europeo nella produzione di tabacco con un accordo decennale da un miliardo tra Coldiretti e Philip Morris, che sostiene occupazione, innovazione e giovani agricoltori in Campania, Umbria e Veneto.
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L'Italia resta il principale produttore europeo di tabacco, rafforzato da un accordo decennale da un miliardo di euro tra Coldiretti e Philip Morris per sostenere la filiera in Campania, Umbria e Veneto, promuovendo innovazione, occupazione e il coinvolgimento dei giovani agricoltori. - Gaeta.it

L’Italia si conferma il primo produttore di tabacco in Europa, coprendo circa il 30% della produzione totale. La filiera coinvolge più di 30mila persone, di cui oltre 10mila soltanto in Campania. Questa realtà è al centro di un nuovo accordo decennale firmato tra Coldiretti e Philip Morris, destinato a sostenere la produzione di tabacco in Campania, Umbria e Veneto con un investimento di un miliardo di euro.

Importanza economica e territoriale della produzione di tabacco in italia

La produzione di tabacco rappresenta una voce significativa per l’economia agricola italiana, soprattutto in alcune regioni chiave come la Campania. Qui si concentra più di un terzo dei lavoratori impiegati in questo settore. L’intesa appena siglata mira a consolidare questa produzione, dando certezze operative ed economiche a tutto l’indotto, che comprende sia gli agricoltori sia le imprese industriali coinvolte nella trasformazione e commercializzazione.

Il ruolo di coldiretti e ont italia

Il ruolo di Coldiretti e ONT Italia, organizzazioni in prima linea per la tutela degli agricoltori, è centrale in questo processo. Hanno promosso l’accordo come uno strumento per mantenere competitiva una filiera complessa e delicata, che necessita di un investimento continuo sia in termini di risorse sia di innovazione. Lo scenario socio-economico italiano, e più in generale europeo, vede il tabacco come un prodotto agricolo che assicura occupazione a diverse migliaia di famiglie, soprattutto nel Sud, dove l’agricoltura rimane tradizionalmente meno meccanizzata e più dipendente dal lavoro manuale.

Caratteristiche e obiettivi del nuovo accordo industriale

L’accordo da un miliardo di euro siglato tra Coldiretti e Philip Morris si estende per un periodo di dieci anni e punta a integrare la filiera del tabacco con innovazioni tecnologiche e progetti di ricerca applicata. L’obiettivo dichiarato è rendere il comparto più competitivo nel mercato globale, tenendo conto delle sfide legate ai cambiamenti ambientali, alle normative e alle esigenze del consumatore.

Investimenti e giovani agricoltori

Questa intesa prevede investimenti mirati alla modernizzazione delle coltivazioni, aumentando la qualità del prodotto e riducendo al contempo l’impatto ambientale. Un punto chiave riguarda il ricambio generazionale: l’accordo vuole incentivare l’ingresso di giovani agricoltori, fornendo strumenti e garanzie per chi si avvicina per la prima volta a questa coltura. Ciò è particolarmente rilevante in un contesto dove la continuità produttiva spesso rischia di interrompersi per il calo dell’interesse verso l’agricoltura tradizionale.

L’impatto sociale e le prospettive per il sud italia

La coltivazione di tabacco nel Mezzogiorno, in particolare in Campania, mantiene un’importanza sociale oltre che economica. La minore meccanizzazione comporta una richiesta rilevante di forza lavoro, offrendo quindi occupazione stabile alle comunità locali. L’intesa mette in luce proprio questo aspetto, evidenziando il valore di un rapporto trasparente tra agricoltori e industria.

L’alleanza tra Coldiretti e Philip Morris va oltre le cifre. Si tratta di una scelta strategica volta a rafforzare il legame tra il mondo rurale e quello industriale. Riconosce la necessità di costruire un rapporto basato sulla chiarezza e sul rispetto reciproco, per supportare una filiera che fa ancora affidamento sul lavoro manuale e su una gestione attenta delle risorse. Il Sud, con queste caratteristiche, riveste un ruolo cruciale nella tenuta del settore. L’accordo evidenzia l’importanza di mantenere viva la produzione, valorizzando competenze e tradizioni locali, che si affiancano a tecniche e tecnologie moderne.

Il messaggio dall’apertura del roadshow e la visione futura della filiera

L’evento di presentazione a Napoli ha dato il via a un roadshow territoriale con l’intento di diffondere la conoscenza di questo accordo su scala nazionale, coinvolgendo produttori e altri soggetti interessati. Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti, ha sottolineato la necessità di passare dalle parole ai fatti, assicurando concretezza alle misure annunciate.

Il messaggio che arriva è chiaro: l’agricoltura italiana, specie quella del tabacco, continua a rappresentare un punto di riferimento solido. Coldiretti, ONT Italia e Philip Morris mostrano come, attraverso investimenti e collaborazioni, sia possibile costruire un percorso condiviso che tenga conto della realtà attuale ma apre anche a nuove prospettive. Il progetto guarda a un futuro in cui la filiera resta competitiva, manageabile e in grado di offrire opportunità realistiche sia agli attuali operatori sia ai giovani che si affacciano per la prima volta al settore. Nessuna promessa fine a se stessa, ma un piano basato su obiettivi concreti e impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti.

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