L'industria agrumicola italiana: focus su mandarini e clementine e l'innovazione del mandarino Tango

L’industria agrumicola italiana: focus su mandarini e clementine e l’innovazione del mandarino Tango

La produzione di mandarini e clementine in Italia, con un focus sulla varietà biologica Tango, è fondamentale per il mercato europeo, evidenziando l’importanza della sostenibilità e della qualità.
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L'industria agrumicola italiana: focus su mandarini e clementine e l'innovazione del mandarino Tango - Gaeta.it

La produzione di mandarini e clementine in Italia gioca un ruolo cruciale nel panorama agrumicolo europeo, con numeri significativi che variano a seconda delle condizioni climatiche e dell’andamento delle annate. Con una produzione annuale che oscilla tra le 600.000 e le 700.000 tonnellate, questi agrumi rappresentano una parte notevole dell’offerta complessiva del settore, il quale supera i 3 milioni di tonnellate ogni anno sul territorio nazionale.

Le regioni chiave nella produzione di agrumi

La Sicilia si conferma leader indiscussa nella produzione di clementine, contribuendo con circa il 65% del totale nazionale. Il successo di questa regione agrumicola è attribuibile alla presenza di terreni particolarmente fertili e a un clima ideale che favoriscono la crescita di varietà pregiate. Seguendo la Sicilia, la Calabria si classifica come la seconda regione più rilevante, con il 25% della produzione, mentre Puglia, Basilicata, Campania e Sardegna si spartiscono il restante 10%. Queste ultime regioni, pur non avendo quote dominate, offrono un contributo essenziale al panorama agrumicolo italiano.

Un elemento innovativo e particolarmente interessante è il mandarino Tango, la cui stagione di raccolta si estende da febbraio ad aprile. Conosciuto anche come Tang Gold, questo cultivar tardivo è considerato una vera e propria novità per l’agrumicoltura, sia convenzionale che biologica, poiché riesce a coniugare qualità e sostenibilità.

La domanda di novità nel mercato biologico

Il progetto It’s Bio, che coinvolge Italia, Belgio e Grecia, indirizza la sua attenzione verso la produzione biologica, cercando di soddisfare le aspettative dei consumatori sempre più attenti all’innovazione varietale. In Italia, l’abitudine al consumo di mandarini e clementine è ben radicata. Tuttavia, nei mercati belga e greco, emerge una domanda più focalizzata sulla qualità, sulla salute dei consumatori e sull’impatto ambientale dei prodotti.

Il mandarino biologico Tango risponde a queste necessità grazie alle sue caratteristiche, che uniscono gusto, praticità e rispetto per l’ambiente. In particolare, il Tango è un mandarino senza semi, altamente apprezzato per la sua dolcezza e succosità. Il ciclo produttivo di questa varietà è progettato per garantire la presenza di api nel ciclo di produzione, evitando al contempo l’uso di sostanze chimiche e reti protettive.

Caratteristiche organolettiche e produzione

Il mandarino Tango si distingue anche per il suo profilo organolettico. Infatti, il suo grado zuccherino, che si attesta tra il 13 e il 15% , unito alla buccia sottile che rende facile la sbucciatura, lo rendono un’ottima scelta come snack sano. Dal 2018, diversi produttori hanno adottato questa varietà, contribuendo a rendere il Gruppo AOP Vi.Va. un punto di riferimento per la produzione di agrumi di alta qualità.

Il progetto It’s Bio, finanziato dall’Unione Europea e dal Gruppo AOP Vi.Va., è composto da aziende di eccellenza nel settore, come Almaverde Bio, Apofruit, Codma OP, Ca’ Nova, Coop Sole, AOP La Mongolfiera, OrtoRomi e OP Terre di Bari. Questo consorzio non solo promuove la produzione sostenibile, ma educa anche i consumatori sul valore nutritivo e sui benefici ambientali del consumo di agrumi biologici.

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