La difesa dei tribunali sub-provinciali in Abruzzo torna al centro del dibattito nazionale. Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha convocato per il prossimo 15 luglio un incontro decisivo, dopo la sospensione del precedente appuntamento previsto a maggio. I senatori Michele Fina e Gabriella Di Girolamo hanno annunciato questa nuova data per affrontare il futuro degli uffici giudiziari di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, fondamentali per garantire l’accesso alla giustizia sul territorio regionale.
La convocazione del ministero della giustizia e le richieste dei senatori
Il ministro Carlo Nordio ha riprogrammato la riunione al ministero della giustizia dopo una richiesta esplicita avanzata dai senatori Fina e Di Girolamo. L’incontro, fissato per il 15 luglio, arriva dopo mesi di attesa e serve a discutere della sorte dei tribunali abruzzesi che rischiano la chiusura. I due parlamentari hanno sottolineato l’urgenza di questo confronto e promettono di rappresentare con forza le istanze locali.
Questi tribunali sub-provinciali svolgono un ruolo cruciale perché garantiscono una giustizia più vicino ai cittadini, specie in aree dove la distanza dai capoluoghi di regione ostacola l’accesso ai servizi giudiziari. La possibile soppressione di queste sedi è vista come un danno serio per il tessuto sociale ed economico dei territori interessati.
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Gli impegni non rispettati e l’importanza del nuovo incontro
Nel maggio scorso, durante un incontro ufficiale con il ministro Nordio, erano stati presi due impegni concreti: prorogare le decisioni in merito ai tribunali entro luglio e inserire la proposta di legge per la riforma della geografia giudiziaria nel calendario parlamentare. A quella riunione, oltre ai parlamentari, erano presenti il presidente della regione Abruzzo Marco Marsilio, i sindaci locali e rappresentanti degli ordini professionali, a dimostrazione dell’ampio interesse intorno al tema.
Nei due mesi successivi, però, nessuna delle promesse è stata mantenuta. La mancata proroga e l’assenza di una calendarizzazione in parlamento hanno alimentato preoccupazioni e critiche da parte delle istituzioni abruzzesi. Questo crea un clima di incertezza per addetti ai lavori e cittadini che contano su questi tribunali per le proprie pratiche.
La tutela dei territori e la giustizia di prossimità nei tribunali di avezzano, sulmona, lanciano e vasto
I tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto rivestono un ruolo strategico per il territorio abruzzese. Essi assicurano un accesso diretto alla giustizia per migliaia di persone evitando lunghi spostamenti verso le sedi di livello superiore, spesso situate in città più distanti. La loro presenza si riflette anche nell’efficienza delle procedure e nella rapidità dei processi.
La possibile chiusura di questi uffici non riguarda solo aspetti amministrativi ma investe la qualità della vita dei cittadini abruzzesi. La giustizia di prossimità infatti sostiene il tessuto sociale e facilita la risoluzione di controversie in modo più diretto. Per questo motivo, il mantenimento di questi tribunali è diventato un tema centrale sul quale si giocano posizioni politiche e interessi territoriali.
Il ruolo dei senatori e l’appello al ministro nordio per risposte precise
I senatori Michele Fina e Gabriella Di Girolamo incarnano la voce del parlamento che sostiene la causa dei tribunali abruzzesi. Hanno dato visibilità alla questione mettendo pressione sul ministero e sul governo, chiedendo trasparenza sulle tempistiche e azioni concrete. La loro strategia punta a evitare che la riforma della geografia giudiziaria riduca i servizi a discapito della popolazione.
Il 15 luglio sarà quindi il momento per ottenere informazioni precise dal ministero. Fina e Di Girolamo hanno già espresso gratitudine a Nordio per aver riconvocato la riunione, ma da questo incontro si attendono segnali chiari, che favoriscano decisioni utili a salvaguardare i tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto. Non si tratta solo di una questione giudiziaria, ma di tutela di un’area vasta che si stringe attorno alle proprie istituzioni e ai propri servizi.