La regione Liguria si prepara a rafforzare la propria posizione nel settore marittimo e logistico, puntando su investimenti strategici e partnership tra pubblico e privato. Marco Bucci, presidente della regione, ha sottolineato l’importanza delle nuove infrastrutture portuali e delle tecnologie subacquee, chiamando lo stato a un ruolo attivo nel sostegno. In questo contesto, Genova vede crescere il suo ruolo come centro nevralgico per la gestione dati e lo sviluppo di nuove energie.
La nuova diga di Genova: infrastruttura chiave per il rilancio del porto
La diga foranea di Genova rappresenta uno degli investimenti più significativi per l’efficienza del porto e la competitività nazionale. Le sue dimensioni e funzioni aumenteranno la capacità di movimentazione merci, con effetti diretti sull’operatività e sulle imprese che lavorano nei terminal. Il progetto, già in fase avanzata, permetterà di ampliare le aree protette del porto, creando nuovo spazio utile per attività produttive e commerciali. Oltre all’impatto immediato sulla logistica, la diga favorirà lo sviluppo del settore nautico, soprattutto per la nautica da diporto che necessita di bacini e infrastrutture adeguate.
Marco Bucci ha dichiarato che “lo stato deve contribuire in modo sostanziale a questo progetto, che rappresenta un investimento a lungo termine per il sistema economico del paese.” Il porto di Genova, uno dei più importanti del Mediterraneo, potrà così affrontare la concorrenza internazionale e attrarre nuovi investimenti. Nel piano generale, la diga è anche legata a una visione più ampia di sviluppo tecnologico e ambientale, perché offrirà condizioni migliori per introdurre energie alternative e sostenibili.
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Il ruolo della tecnologia underwater e cavi sottomarini in liguria
La Liguria si sta affermando come protagonista anche nel segmento delle tecnologie subacquee, un campo che comprende la posa e la manutenzione di cavi sottomarini per la trasmissione dati. Questi cavi sono la spina dorsale delle comunicazioni digitali a livello globale e la regione ospita già un hub europeo per la gestione e distribuzione di queste infrastrutture. La presenza di questa rete strategica porta con sé esigenze di sicurezza molto specifiche: per questo la regione chiede il supporto della Marina militare e investimenti in sistemi di cyber protezione e dispositivi navali dedicati.
L’interesse per l’underwater non si limita alle infrastrutture digitali. La Liguria è attiva anche nella ricerca e applicazione di nuove tecnologie per l’esplorazione e lo sfruttamento sostenibile del mare, con attenzione alle energie rinnovabili. L’obiettivo è creare un modello integrato che accompagni la crescita economica, garantendo al tempo stesso la tutela dell’ambiente marino.
La nautica da diporto: un settore da valorizzare con spazi e servizi adeguati
La nautica da diporto rappresenta una parte importante dell’economia ligure, grazie a una filiera produttiva consolidata e alla presenza di cantieri navali specializzati. Questo comparto dipende dalla disponibilità di spazi come bacini e pontili in condizioni di sicurezza e funzionalità elevate. Regione Liguria ha evidenziato la necessità di destinare aree specifiche per queste attività, così da non limitare la crescita del settore.
La nuova diga fornirà circa tre milioni di metri quadrati di acqua protetta, un’estensione importante soprattutto per il diporto, che potrà così svilupparsi in modo più ordinato e competitivo anche nei confronti di altri paesi europei e continenti. Bucci ha richiamato la necessità di un impegno concreto delle istituzioni per sostenere la nautica, “evitando che l’Italia perda terreno in un mercato in crescita.” Lo sviluppo del settore non riguarda solo la produzione ma investe anche i servizi correlati, come la manutenzione e la gestione degli spazi portuali.
Il ruolo della regione liguria nel coordinare pubblico e privato
La Regione Liguria si presenta come un facilitatore nel rapporto tra soggetti pubblici e privati per spingere avanti questi progetti chiave. Il dialogo costante con le imprese ha già favorito investimenti importanti e stadi avanzati di pianificazione. Marco Bucci ha rimarcato come “una visione condivisa migliori le chance di successo, perché ogni intervento coinvolge diversi attori con interessi talvolta divergenti.”
Un punto centrale di questa strategia è la capacità della regione di attrarre fondi e risorse nazionali e europee, tanto per le infrastrutture fisiche quanto per le innovazioni tecnologiche. L’idea è di dare un impulso coerente e duraturo al sistema portuale ligure, rafforzandolo a livello nazionale e internazionale. Il paradigma è chiaro: continuità e collaborazione tra amministrazione pubblica e aziende permettono di affrontare le sfide di un mercato complesso e in rapida evoluzione.
La Liguria si posiziona così come un laboratorio concreto dove il mare diventa un’opportunità di sviluppo industriale e tecnologico, al centro di un sistema integrato che guarda a un futuro in cui la sostenibilità economica e ambientale camminano insieme.