Lettere in partenza per contattare 203 aziende interessate al sito triestino di Adriatronics, accordi in corso e tempistiche

Lettere in partenza per contattare 203 aziende interessate al sito triestino di Adriatronics, accordi in corso e tempistiche

La vertenza Adriatronics a Trieste entra in una fase cruciale con Vertus che contatta 203 aziende dei settori meccatronico, robotico, aeronautico e difesa per trovare un acquirente e salvaguardare posti di lavoro.
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La vertenza Adriatronics di Trieste entra in una fase decisiva con una campagna rivolta a oltre 200 aziende per trovare un acquirente che garantisca la continuità produttiva e la tutela dei posti di lavoro. Sindacati e istituzioni seguono attentamente la trattativa, in vista di una possibile cessione completa del sito entro settembre. - Gaeta.it

Una nuova fase della vertenza Adriatronics entra nel vivo: da Trieste parte una campagna di comunicazione rivolta a oltre 200 realtà industriali potenzialmente interessate all’acquisizione del sito produttivo. L’obiettivo è trovare un acquirente credibile e mantenere intatti posti di lavoro e competenze specializzate. Vediamo le tappe di questa strategia e le reazioni dei soggetti coinvolti.

Il contatto con aziende selezionate secondo competenze specifiche

Vertus, la società incaricata da Adriatronics di ricercare acquirenti industriali, ha annunciato l’invio di lettere a 203 imprese, tutte individuate per affinità con le attività del sito triestino. Le aziende appartengono soprattutto ai settori meccatronico, robotico, aeronautico e della difesa. Questo focus nasce dal tentativo di valorizzare le competenze sviluppate negli anni dal personale Adriatronics. Tra queste realtà ci sono anche competitor di Flex, recentemente coinvolti nelle trattative, a riprova dell’apertura nel mandato di vendita.

Analisi mirata e dialogo con le aziende selezionate

La selezione è il frutto di un’analisi mirata. Si tratta di realtà con progetti e produzioni affini, capaci quindi di integrarsi rapidamente con il know-how e di garantire continuità produttiva. I sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno riferito che con alcune aziende sono già in atto ragionamenti più approfonditi, soprattutto nel campo della meccatronica. L’invio delle lettere rappresenta dunque la fase iniziale di un dialogo che mira a raccogliere interesse concreto entro maggio.

Tempistiche serrate e fasi successive verso la chiusura della vendita

Vertus ha tracciato un calendario preciso sulle prossime mosse. Il periodo cruciale è compreso fra fine maggio e settembre. Entro fine mese si attendono i primi riscontri ufficiali delle imprese contattate. Le manifestazioni di interesse più concrete, e cioè quelle vincolanti, dovrebbero arrivare a giugno. Tra queste, è prevista la selezione di una o due aziende in grado di proseguire la trattativa in esclusiva.

Questa fase potrebbe concludersi con la definizione di accordi di vendita entro settembre. L’ambizione è quella di trovare un compratore che acquisisca integralmente il sito, evitando soluzioni parziali che potrebbero frammentare la produzione o mettere a rischio la stabilità del gruppo di lavoratori.

Mandato di vendita e collaborazione con esperti

Il mandato di Vertus comprende anche la gestione delle trattative con soggetti concorrenti, a garanzia di maggiore trasparenza e opportunità di buon esito. Il lavoro di ricerca e mediazione vede inoltre la collaborazione con Piero Fossati, esperto già noto nel campo.

Il ruolo delle istituzioni e la posizione dei sindacati

All’incontro di monitoraggio tenutosi presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy erano presenti, oltre a Vertus e Adriatronics, anche rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm, insieme a funzionari regionali del Friuli Venezia Giulia, Confindustria Alto Adriatico e Invitalia.

I sindacati hanno rimarcato la necessità di un controllo puntuale sulle varie fasi, vista la complessità e la velocità della trattativa. Hanno ribadito la richiesta che il sito triestino venga ceduto nella sua interezza, evitandosi così soluzioni di partnership che potrebbero compromettere la coesione produttiva e la tutela del personale dipendente.

La Regione Fvg, insieme agli altri soggetti istituzionali, segue da vicino l’evoluzione della vertenza per sostenere la piena occupazione e garantire che eventuali scelte industriali rispettino il territorio e le professionalità locali.

Il monitoraggio e l’impegno delle parti coinvolte

“È fondamentale che nessun aspetto venga trascurato, vista la delicatezza della trattativa e l’importanza strategica del sito per la regione” hanno sottolineato i sindacati.

Prossimi appuntamenti per il futuro del sito di adriatronics

Il calendario prevede il prossimo tavolo di confronto al Mimit il 24 giugno. Sarà un momento importante per valutare le manifestazioni di interesse, aggiornare i soggetti coinvolti sui progressi e confermare eventuali strategie da adottare.

Intanto il sito di Trieste resta al centro di una situazione delicata, con il tentativo di salvaguardare posti di lavoro specializzati e attività industriali locali. Le prossime settimane saranno decisive per capire come si chiuderà questa fase di vendita e quali saranno le prospettive concrete per Adriatronics.

Vertus continua a lavorare con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra le richieste di mercato e le esigenze sociali, mentre sindacati e istituzioni vigilano affinché ogni passaggio sia trasparente e tuteli la comunità lavorativa.

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