L’emergere dei legami fra ultras e criminalità organizzata nelle curve italiane

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L'emergere dei legami fra ultras e criminalità organizzata nelle curve italiane - Gaeta.it

La crescente interconnessione tra le formazioni ultras e le organizzazioni mafiose come la 'Ndrangheta e la Camorra solleva preoccupazioni sia per la sicurezza pubblica che per l'integrità degli eventi sportivi in Italia. Recenti episodi violenti, come l'omicidio di Antonio Bellocco, mettono in luce questa problematica, che non coinvolge solo il mondo del calcio ma affonda le radici in traffici illeciti e affari sporchi. Attualmente, l'attenzione si concentra su come queste dinamiche criminali influenzino il tifo organizzato nei principali centri italiani.

Intrecci tra ultras e mafia

La violenza a Cernusco sul Naviglio

Il recente omicidio di Antonio Bellocco, avvenuto a Cernusco sul Naviglio, si inserisce in un contesto di scontri tra gruppi ultras legati alla Curva Nord dell'INTER e organizzazioni mafiose. Bellocco è stato ucciso da Andrea Beretta, un fatto di sangue che segna l'apice di tensioni che risalgono a eventi precedenti, come l’omicidio di Vittorio Boiocchi, storico leader ultras. Questi episodi rendono evidente il coinvolgimento delle organizzazioni criminali nello spaccio delle sostanze stupefacenti e nelle estorsioni, mostrando come il mondo del tifo sia infiltrato da elementi mafiosi.

Questa connessione non è casuale: l'attività criminale offre risorse e protezione a chi controlla le curve, generando un circolo vizioso che lega l’immagine delle tifoserie a affari illeciti. Le dinamiche di potere tra i gruppi ultras si intrecciano quindi a rivalità tra bande mafiose, un mix esplosivo che ha portato a un incremento della violenza, non solo nei contesti sportivi ma anche nelle aree urbane.

Il caso di Fabrizio Piscitelli a Roma

Un'altra testimonianza di questa realtà è l'omicidio di Fabrizio Piscitelli, conosciuto come Diabolik, leader degli Irriducibili della LAZIO. La sua morte, avvenuta nell'estate del 2019, ha svelato una complessa rete di relazioni tra la malavita romana e la Camorra. La natura violenta dell'esecuzione ha sollevato interrogativi sulle alleanze tra le diverse fazioni ultras e la criminalità organizzata, evidenziando quanto queste realtà possano influenzare il tessuto sociale nei centri urbani.

Oltre ai legami noti tra Milano e Roma, altre città italiane stanno vivendo problematiche simili. Guamcomprendendo come le curve di MILAN e ROMA siano anch'esse al centro di queste relazioni, risulta chiaro che il fenomeno non riguarda solo situazioni locali specifiche, bensì una rete criminale diffusa che si estende su tutto il territorio nazionale.

Il ruolo del denaro nelle relazioni tra ultras e mafia

Monetizzazione delle dinamiche di tifo

In questo scenario, il denaro appare come il principale motore di queste interazioni. La gestione del controllo del territorio, il mercato dei biglietti, le trasferte e il merchandising 'parallelo' sono ambiti in cui le organizzazioni mafiose possono esercitare la loro influenza e i ricavi. Questi aspetti economici si intrecciano con una particolare cultura del tifo che, sebbene possa sembrare basata su valori di appartenenza e identità, è in realtà fortemente influenzata da motivi materialistici.

Le autorità, come la Digos, hanno osservato che i reati legati al tifo non rappresentano solamente aspetto marginale del fenomeno, ma un’attività criminale vera e propria, con menti organizzative capaci di pianificare e attuare strategie efficaci. L'influenza delle mafie è evidente anche nella gestione interna delle curve, dove operano personaggi con alleanze consolidate e pronte ad applicare metodi estorsivi ben collaudati.

Ristrutturazione e riorganizzazione sotto la pressione mafiosa

Quando si intensificano le attività illecite e si verificano cambiamenti nei rapporti di forza tra i vari gruppi, emerge un modello operativo simile a quello di altre organizzazioni mafiose. Le fazioni ultras, che potrebbero essere percepite come entità composte da appassionati di sport, si rivelano essere in realtà strutture in grado di interfacciarsi con le reti criminali locali, con gli interessi economici che predominano su qualsiasi valore identitario.

Anche in città come NAPOLI e PALERMO, dove la criminalità organizzata è ben radicata, si assiste a dinamiche di controllo e spartizione del potere che mettono in evidenza la crescita di un fenomeno sempre più complesso. Le curve ultras, in queste aree, svolgono spesso un ruolo decisivo nel mercato nero, attirando l'attenzione delle forze dell'ordine e accendendo il dibattito pubblico su queste problematiche.

La realtà delle curve ultras italiane si presenta quindi come un crocevia di interessi, dove sport e criminalità si intrecciano, con risvolti sociali e culturali che meritano un'attenta analisi. Il mondo del calcio, lungi dall'essere un semplice fenomeno sportivo, si rileva un campo di battaglia per affari illeciti che abbisognano di una risposta forte e congiunta dalle istituzioni competenti.

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