L'economia lucana nel 2024: rallentamenti e segnali contrastanti secondo la Banca d'Italia

L’economia lucana nel 2024: rallentamenti e segnali contrastanti secondo la Banca d’Italia

L’aggiornamento della Banca d’Italia evidenzia una stagnazione nell’economia lucana nel primo semestre 2024, con settori in crisi e segnali di crescita limitati, richiedendo interventi strategici per il rilancio.
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L'economia lucana nel 2024: rallentamenti e segnali contrastanti secondo la Banca d'Italia - Gaeta.it

L’aggiornamento congiunturale della Banca d’Italia, presentato a Potenza, mette in luce un quadro dell’economia lucana poco incoraggiante nel primo semestre del 2024. I dati parlano di una situazione stagnante, in contrasto con la modesta crescita del 2023. Un’analisi approfondita dei vari settori della regione offre una visione complessa, sottolineando non solo le difficoltà ma anche alcuni segnali di incremento.

Indicatori di stagnazione nell’economia lucana

Il rapporto della Banca d’Italia evidenzia un calo dello 0,1 per cento nell’economia lucana rispetto a un aumento del 0,6 per cento nel Sud Italia e dello 0,4 per cento a livello nazionale. Gennaro Sansone, direttore della sede potentina, ha evidenziato che il settore automotive sta attraversando una fase particolarmente critica, riportando una contrazione della produzione del 58 per cento rispetto all’anno precedente. Anche il comparto della logistica sta affrontando momenti difficili, contribuendo a un quadro economico generale piuttosto in salita.

La diminuzione di investimenti e l’importante contrazione delle esportazioni, scese del 40,9 per cento, rappresentano ulteriori campanelli d’allarme. In questo contesto, il settore delle costruzioni ha risentito degli effetti della rimodulazione del Superbonus, evidenziando come i cambiamenti normativi possano influenzare pesantemente l’andamento di un’intera categoria economica.

Variabili in gioco tra petrolio e gas

Un aspetto interessante emerso dal report riguarda la produzione di petrolio, che ha registrato un aumento del 9,2 per cento. Tuttavia, lo stesso non si può dire per il gas, la cui produzione ha subito un decremento del 5 per cento. Questa dicotomia tra i due settori evidenzia le differenze presenti nel mercato energetico e come gli sviluppi economici e logistici possano impattare su produzioni diverse.

Se da un lato si evidenziano elementi di crescita, dall’altro il contesto complessivo rimane incerto e caratterizzato da numerose insidie. Le aziende del settore energetico devono affrontare non solo le povere performance economiche, ma anche le sfide legate a un mercato globale in continua evoluzione.

Andamento del mercato del lavoro e potere d’acquisto

Un altro aspetto fondamentale presentato nell’analisi riguarda il mercato del lavoro. Qui i dati offrono un’immagine più positiva, con un incremento del tasso di occupazione che ha raggiunto il 55,4 per cento, sebbene resti ancora sotto di 6,5 punti rispetto alla media italiana. La diminuzione del tasso di disoccupazione del 7,3 per cento è un segnale che potrebbe far sperare in un miglioramento futuro, anche se le ore di Cassa integrazione e Fondi di solidarietà sono in calo.

La crescita del reddito nominale del 3,6 per cento nel primo semestre di quest’anno, sostenuta dall’andamento positivo dell’occupazione, ha contribuito a mantenere il potere d’acquisto. Questo aumento è significativo soprattutto considerando il contesto di un aumento più contenuto dei prezzi, che ha permesso alle famiglie lucane di non vedere eroso il loro potere d’acquisto.

Un quadro complesso per il terziario

Nel settore terziario, la situazione mostra segni di crescita, anche se modesti. Fino ad agosto, il numero di presenze turistiche ha registrato un incremento del 2,3 per cento, ma l’estate ha visto un affievolimento di questa tendenza. La dinamica dei servizi presenta chiaramente la necessità di una strategia di sviluppo che possa sostenere e rafforzare ulteriormente questo comparto, fondamentale per l’economia regionale.

In sintesi, l’economia lucana nel primo semestre 2024 dimostra una realtà caratterizzata da contrasti: mentre alcuni settori faticano a mantenere un andamento positivo, altri mostrano segni di crescita. Diventa cruciale per le istituzioni locali e le aziende sviluppare un piano d’azione che possa affrontare le difficoltà e incentivare quelle aree in espansione.

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