Una recente risoluzione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale delle Marche mira a proteggere i posti di lavoro e prevenire la chiusura degli stabilimenti, particolarmente in relazione alla situazione critica di Beko Europe. Questa iniziativa segue le preoccupazioni espresse riguardo a 1.935 esuberi previsti in Italia e alla possibile chiusura di alcuni stabilimenti entro la fine del 2025, inclusa la fabbrica di Comunanza, nel territorio ascolano.
Il contenuto della risoluzione
Il documento approvato impegna il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e la giunta a prendere misure decisive per affrontare le attuali crisi aziendali. Il testo, frutto di proposte presentate da diversi gruppi politici, tra cui PD e M5S, richiede ai rappresentanti regionali di attivarsi con il Governo e i ministeri competenti, cercando di applicare il golden power e altre politiche a favore di Beko Europe. Questo è considerato un passo fondamentale per tutelare l’occupazione, dato che la crisi del settore degli elettrodomestici, specialmente quello del “bianco”, non colpisce solo le Marche, ma si estende ad altre regioni italiane, generando oltre 2.000 esuberi diretti.
La risoluzione richiede anche che l’esecutivo intervenga a favore del rifinanziamento dell’Accordo di Programma per l’area di crisi industriale complessa “A. Merloni 2”, che comprende Fabriano, e sollecita il rinnovo di altri accordi essenziali per le aree di crisi “Fermo-Macerata” e “Val Vibrata-Valle del Tronto-Piceno”. Questi interventi sono considerati vitali per sostenere le * economie locali* e garantire la sopravvivenza delle aziende colpite dalle attuali difficoltà.
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Le strategie per il rilancio delle aziende marchigiane
Prendendo spunto dalle strategie suggerite nella risoluzione, la giunta è chiamata a collaborare con i rappresentanti delle aziende e delle parti sociali per sviluppare iniziative che aumentino la competitività della produzione di eletrodomestici nelle Marche. Un focus particolare verrà posto sulla ricerca e sviluppo, aree cruciali per rispondere alle sfide produttive e occupazionali. La giunta dovrà impegnarsi a definire contratti di sviluppo per attrarre investimenti superiori a 20 milioni di euro, in modo da supportare le aziende locali coinvolte nel processo di ristrutturazione.
La salute del settore elettrodomestici è stata fortemente compromessa a causa di fattori esterni, come le fluttuazioni del mercato e la crescente concorrenza internazionale. Per questo motivo, strategie mirate, che includano investimenti e innovazioni, appaiono come misure necessarie per rilanciare questo comparto fondamentale per l’economia marchigiana. Le aziende locali dovranno essere messe nelle condizioni di affrontare le sfide attuali attraverso un adeguato sostegno sia politico che economico.
Prossimi passi nel confronto su Beko
Un incontro cruciale sulla vertenza Beko si terrà a Roma presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy il 10 dicembre. Durante questo incontro, parteciperanno diversi esponenti regionali, tra cui il presidente Acquaroli e l’assessore al Lavoro, Stefano Aguzzi, che sarà presente a Comunanza per discutere dell’attuale situazione con il consiglio comunale. La Regione si prepara a richiedere una revisione completa del piano industriale di Beko, ritenuto insoddisfacente e inaccettabile per le Marche e per l’intero paese.
Questo incontro rappresenta un’importante occasione per delineare le misure da adottare nel breve termine e per programmare azioni concrete a favore della salvaguardia dei posti di lavoro e della produzione locale. La Regione sta dimostrando un impegno attivo per affrontare le difficoltà che affliggono il settore e per trovare soluzioni praticabili, nel tentativo di garantire un futuro sostenibile a uno dei settori industriali più significativi per il territorio.